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  1. #561
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    Predefinito Re: Il NASCENTE Vortice Polare 2020/21 ed il futuro inverno

    Citazione Originariamente Scritto da Cloover Visualizza Messaggio
    Se sarà ESE avverrà ben prima di metà Gennaio, facciamo tra 6/10gg.... il monitoraggio dello zw non certifica un ESE e nemmeno ne possiamo presupporre l'intensità....
    e per mano dell'onda atlantica, per giunta..

  2. #562
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di mat69
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    Predefinito Re: Il NASCENTE Vortice Polare 2020/21 ed il futuro inverno

    E' opportuno, a mio avviso, ricordare che l'interazione, da parte della stratosfera, con la troposfera non si verifica solo e soltanto in occasione del condizionamento di quest'ultima laddove siano superati i limiti della cd. soglia del NAM.
    Allorché si verifichino idonee condizioni di sincronia nella colonna del vp proprio a partire dalla troposfera, la stratosfera in presenza di un apprezzabile gradiente verticale ( quindi in particolar modo in fase di raffreddamento radiativo), può richiamare dal basso flussi di calore che si attivano per ragioni non esaustive se guardiamo alle sole componenti teleconnettive presenti in troposfera.
    L'intensificazione prevista infatti dai modelli nella trasmissione verticale di calore e di momento è correlata più che a particolari condizioni mutate in troposfera (non esaustive) all'assonanza dei vari piani isentropici e al forte ma non eccessivo gradiente orizzontale che ha caratterizzato la troposfera nel mese di novembre (AO+).
    L'innesco partito dalla stratosfera a fronte di un vps non lontanissimo da valori vicini allo strat cooling ha trovato un buon equilibrio nelle predette condizioni della troposfera ed oggi siamo a commentare condizioni di relativa stabilità nella colonna del vp che in tutta sincerità non avrei ritenuto tanto longeva.
    Innegabile in tal senso il contributo della Nina che è stata in grado di limitare gli effetti in atmosfera di una nuovamente disastrosa condizione di partenza autunnale dei ghiacci artici soprattutto quelli addossati al continente eurasiatico.
    A fronte di tutto questo, la difficile prognosi per il futuro della stagione invernale sta nell'individuare la rottura di questo punto di equilibrio volendo pensare che i flussi di calore attivati e canalizzati sulla prima onda (W1) non dovrebbero completamente sopire quelli su 2 creste d'onda (W2).

    ecmwfzm_vt1_f240.png ecmwfzm_vt2_f240.png

    La stratosfera e quindi il vps pertanto tenderanno a mettere stasi al processo di approfondimento radiativo sostituendolo con un eventuale moderato approfondimento per compressione di massa.
    Il punto sta quindi nelle dinamiche della troposfera successive.
    Posto che sia poco credibile sulla base delle proiezioni odierne che il vps si vada ad indebolire in modo consistente a fronte di questa dinamica, occorrerà vedere quanta energia avrà speso invece la troposfera in una fase che parrebbe presentare le caratteristiche AO/NAO negative e quindi di un gradiente orizzontale in diminuzione.
    Se la diminuzione del gradiente persisterà a lungo è molto probabile che il vps riprenda il suo percorso di raffreddamento portando entro l'inizio della terza decade di dicembre allo strat cooling, diversamente se la troposfera dovesse riacquistare apprezzabile gradiente al termine di questa fase ( saremo grossomodo attorno al 10-15 dicembre) con una risalita degli indici AO/NAO allora è possibile che si ricreino le condizioni di stasi e si allontanino temporalmente i presupposti alla base dell'ese cold.

    Matteo



  3. #563
    Vento teso L'avatar di GiagiKarlo
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    Predefinito Re: Il NASCENTE Vortice Polare 2020/21 ed il futuro inverno

    Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio
    E' opportuno, a mio avviso, ricordare che l'interazione, da parte della stratosfera, con la troposfera non si verifica solo e soltanto in occasione del condizionamento di quest'ultima laddove siano superati i limiti della cd. soglia del NAM.
    Allorché si verifichino idonee condizioni di sincronia nella colonna del vp proprio a partire dalla troposfera, la stratosfera in presenza di un apprezzabile gradiente verticale ( quindi in particolar modo in fase di raffreddamento radiativo), può richiamare dal basso flussi di calore che si attivano per ragioni non esaustive se guardiamo alle sole componenti teleconnettive presenti in troposfera.
    L'intensificazione prevista infatti dai modelli nella trasmissione verticale di calore e di momento è correlata più che a particolari condizioni mutate in troposfera (non esaustive) all'assonanza dei vari piani isentropici e al forte ma non eccessivo gradiente orizzontale che ha caratterizzato la troposfera nel mese di novembre (AO+).
    L'innesco partito dalla stratosfera a fronte di un vps non lontanissimo da valori vicini allo strat cooling ha trovato un buon equilibrio nelle predette condizioni della troposfera ed oggi siamo a commentare condizioni di relativa stabilità nella colonna del vp che in tutta sincerità non avrei ritenuto tanto longeva.
    Innegabile in tal senso il contributo della Nina che è stata in grado di limitare gli effetti in atmosfera di una nuovamente disastrosa condizione di partenza autunnale dei ghiacci artici soprattutto quelli addossati al continente eurasiatico.
    A fronte di tutto questo, la difficile prognosi per il futuro della stagione invernale sta nell'individuare la rottura di questo punto di equilibrio volendo pensare che i flussi di calore attivati e canalizzati sulla prima onda (W1) non dovrebbero completamente sopire quelli su 2 creste d'onda (W2).

    ecmwfzm_vt1_f240.png ecmwfzm_vt2_f240.png

    La stratosfera e quindi il vps pertanto tenderanno a mettere stasi al processo di approfondimento radiativo sostituendolo con un eventuale moderato approfondimento per compressione di massa.
    Il punto sta quindi nelle dinamiche della troposfera successive.
    Posto che sia poco credibile sulla base delle proiezioni odierne che il vps si vada ad indebolire in modo consistente a fronte di questa dinamica, occorrerà vedere quanta energia avrà speso invece la troposfera in una fase che parrebbe presentare le caratteristiche AO/NAO negative e quindi di un gradiente orizzontale in diminuzione.
    Se la diminuzione del gradiente persisterà a lungo è molto probabile che il vps riprenda il suo percorso di raffreddamento portando entro l'inizio della terza decade di dicembre allo strat cooling, diversamente se la troposfera dovesse riacquistare apprezzabile gradiente al termine di questa fase ( saremo grossomodo attorno al 10-15 dicembre) con una risalita degli indici AO/NAO allora è possibile che si ricreino le condizioni di stasi e si allontanino temporalmente i presupposti alla base dell'ese cold.

    Ottima disamina.
    Non ho chiaro un punto, però.
    Non ho capito perché condizioni prolungate di AO/NAO negative possono condurre un nuovo raffreddamento stratosferico e quindi, di conseguenza, un ESE cold.
    Avatar: una data che sogno spesso la notte.
    PS: la neve caduta allora era più alta della mia altezza attuale.
    PPS: sì, è il 2005.

  4. #564
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di mat69
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    Predefinito Re: Il NASCENTE Vortice Polare 2020/21 ed il futuro inverno

    Citazione Originariamente Scritto da GiagiKarlo Visualizza Messaggio
    Ottima disamina.
    Non ho chiaro un punto, però.
    Non ho capito perché condizioni prolungate di AO/NAO negative possono condurre un nuovo raffreddamento stratosferico e quindi andando in ESE cold.
    Perché il movimento di una massa d'aria da un punto ad un altro (supponiamo sia il polo) ha bisogno di un gradiente che metta in atto un trasporto del flusso di calore e di momento (direzione di moto).
    Se la troposfera sfascia il suo gradiente non è più in grado di mantenere l'equilibrio necessario affinché i flussi verticali verso la stratosfera mantengano il vps lontano dal raffreddamento radiativo e quindi da un probabile strat cooling.
    Matteo



  5. #565
    Vento teso L'avatar di GiagiKarlo
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    Predefinito Re: Il NASCENTE Vortice Polare 2020/21 ed il futuro inverno

    Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio
    Perché il movimento di una massa d'aria da un punto ad un altro (supponiamo sia il polo) ha bisogno di un gradiente che metta in atto un trasporto del flusso di calore e di momento (direzione di moto).
    Se la troposfera sfascia il suo gradiente non è più in grado di mantenere l'equilibrio necessario affinché i flussi verticali verso la stratosfera mantengano il vps lontano dal raffreddamento radiativo e quindi da un probabile strat cooling.
    Ok, grazie ora ce l'ho charoIl NASCENTE Vortice Polare 2020/21 ed il futuro inverno

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  6. #566
    Bava di vento
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    Predefinito Re: Il NASCENTE Vortice Polare 2020/21 ed il futuro inverno

    Quindi o prima o poi lo stratcooling sara cmq una realtà leggendo quanto scritto sopra...se non ho capito male

  7. #567
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di mat69
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    Predefinito Re: Il NASCENTE Vortice Polare 2020/21 ed il futuro inverno

    Citazione Originariamente Scritto da Paolinpc78 Visualizza Messaggio
    Quindi o prima o poi lo stratcooling sara cmq una realtà leggendo quanto scritto sopra...se non ho capito male
    Rimane il rischio prevalente a mio avviso.

    Solo che guardando questa non vedo danni particolari arrecati nei prossimi giorni alla struttura del vps:

    epsmean10hPa60N.png
    Matteo



  8. #568
    Burrasca L'avatar di luca_mo
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    Predefinito Re: Il NASCENTE Vortice Polare 2020/21 ed il futuro inverno

    Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio
    Rimane il rischio prevalente a mio avviso.

    Solo che guardando questa non vedo danni particolari arrecati nei prossimi giorni alla struttura del vps:

    epsmean10hPa60N.png
    Per danni intendi dinamiche deleterie o disturbi alla struttura?
    "Una NAO persistentemente negativa può favorire il wave break del VPS ed indebolirlo con conseguente predisposizione del pattern AO-, introducendo così una sorta di feedback che si ripercuote sul segno della stessa NAO e sulle SSTA atlantiche."

  9. #569
    Tempesta violenta L'avatar di Fabry18
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    Predefinito Re: Il NASCENTE Vortice Polare 2020/21 ed il futuro inverno

    Citazione Originariamente Scritto da luca_mo Visualizza Messaggio
    Per danni intendi dinamiche deleterie o disturbi alla struttura?
    se ho capito il discorso lui crede che ESE cold sia ancora la strada più probabile, ma al momento qualche posto di blocco su quella strada ci sta
    No spoken word....Just a scream

    stazione meteo di casa: https://www.wunderground.com/dashboard/pws/ITAGLI6

  10. #570
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    Predefinito Re: Il NASCENTE Vortice Polare 2020/21 ed il futuro inverno

    Ciao, non sono un esperto in climatologia.. ma vorrei neve e freddo 364 giorni su 364, mi occupo di deep learning etc.. e mi pare che spesso si trascura il fatto che la materia è molto molto complessa.
    Mi è capitato di visionare un pdf scritto da quelli di ecmwf , usano le reti neurali(che sono delle black box cioè non saprai mai come e perchè hanno trovato delle soluzioni) per i calcoli per alcune semplici ragioni

    - We know the equations of motion but we cannot solve them
    - Discretisation and sub-grid-scale variability generates significant errors
    - The data handling system of ECMWF provides access to over 210 petabyte of primary data and the data archive of ECMWF grows by about 233 terabyte per day.

    ....
    .....
    etc...

    210 petabyte di dati primari per giorno, roba di cui davvero non si ha una idea.

    Percui davvero le uniche certezze sono non aver certezze .Prevedere un qualsiasi scenario con questi presupposti equivale a magia. Già è un enorme passa avanti avere delle previsioni che danno una tendenza.

    Il paper è interessante e lo potete trovare qui: https://climate.copernicus.eu/sites/...ben_merged.pdf


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