Originariamente Scritto da
mat69
E' opportuno, a mio avviso, ricordare che l'interazione, da parte della stratosfera, con la troposfera non si verifica solo e soltanto in occasione del condizionamento di quest'ultima laddove siano superati i limiti della cd. soglia del
NAM.
Allorché si verifichino idonee condizioni di sincronia nella colonna del
vp proprio a partire dalla troposfera, la stratosfera in presenza di un apprezzabile gradiente verticale ( quindi in particolar modo in fase di raffreddamento radiativo), può richiamare dal basso flussi di calore che si attivano per ragioni non esaustive se guardiamo alle sole componenti teleconnettive presenti in troposfera.
L'intensificazione prevista infatti dai modelli nella trasmissione verticale di calore e di momento è correlata più che a particolari condizioni mutate in troposfera (non esaustive) all'assonanza dei vari piani isentropici e al forte ma non eccessivo gradiente orizzontale che ha caratterizzato la troposfera nel mese di novembre (
AO+).
L'innesco partito dalla stratosfera a fronte di un
vps non lontanissimo da valori vicini allo strat cooling ha trovato un buon equilibrio nelle predette condizioni della troposfera ed oggi siamo a commentare condizioni di relativa stabilità nella colonna del
vp che in tutta sincerità non avrei ritenuto tanto longeva.
Innegabile in tal senso il contributo della Nina che è stata in grado di limitare gli effetti in atmosfera di una nuovamente disastrosa condizione di partenza autunnale dei ghiacci artici soprattutto quelli addossati al continente eurasiatico.
A fronte di tutto questo, la difficile prognosi per il futuro della stagione invernale sta nell'individuare la rottura di questo punto di equilibrio volendo pensare che i flussi di calore attivati e canalizzati sulla prima onda (W1) non dovrebbero completamente sopire quelli su 2 creste d'onda (W2).
ecmwfzm_vt1_f240.png ecmwfzm_vt2_f240.png
La stratosfera e quindi il
vps pertanto tenderanno a mettere stasi al processo di approfondimento radiativo sostituendolo con un eventuale moderato approfondimento per compressione di massa.
Il punto sta quindi nelle dinamiche della troposfera successive.
Posto che sia poco credibile sulla base delle proiezioni odierne che il
vps si vada ad indebolire in modo consistente a fronte di questa dinamica, occorrerà vedere quanta energia avrà speso invece la troposfera in una fase che parrebbe presentare le caratteristiche
AO/
NAO negative e quindi di un gradiente orizzontale in diminuzione.
Se la diminuzione del gradiente persisterà a lungo è molto probabile che il
vps riprenda il suo percorso di raffreddamento portando entro l'inizio della terza decade di dicembre allo strat cooling, diversamente se la troposfera dovesse riacquistare apprezzabile gradiente al termine di questa fase ( saremo grossomodo attorno al 10-15 dicembre) con una risalita degli indici
AO/
NAO allora è possibile che si ricreino le condizioni di stasi e si allontanino temporalmente i presupposti alla base dell'ese cold.
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