Poi che il "fallimento" dell'ESE cold porti al suo opposto, nuovo '85 nuovo '56 etc.. per carità, ma almeno facciamo chiarezza su quello che è stato.
Ciao Adriano.
Provo a risponderti in base a quello che so... Rispettivamente nella prima, seconda e terza immagine che hai messo vengono rappresentate (o penso vengano rappresentate in quanto non c'è una legenda in tutto):
1) Geopotenziale wave 2 alle varie quote, sulle ordinate trovi appunto i livelli di pressione (dal basso, 1000hpa, per salire verso l'alto sino agli 1hpa) mentre sulle ascisse trovi la latitudine... Da 0°N (equatore) a 90°N (Polo nord).
Per Wave 2 si intende in particolare un'onda planetaria costituita da 2 creste, e nell'analisi stratosferica quasi sempre si tende a "tagliare" il numero di onde sino ad un massimo di 2/3: nel caso di due creste d'onda, la prima in genere è collocata nel settore pacifico, mentre la seconda nel settore Euro-asiatico, in leggero sfasamento rispetto alla quota dei 300/500hpa:
wav.jpg
Dal grafico del forecast cosa si può capire? Secondo me che la seconda cresta d'onda è presente (cosa non scontata), che ha il suo massimo in prossimità dei 60 °N in quanto la sua altezza è "superiore" (colori tendenti a schiarirsi sin verso il bianco) e che potrebbe essere presente appunto una struttura di alta pressione in quanto si fa più fatica, ovvero si spende più energia, a sollevare una massa d'aria.
E' importante appunto che vi sia una certa attività perchè appunto siamo in presenza di un'onda planetaria a due creste, potenzialmente in grado di destrutturare il VP
2) Geopotenziale e temperatura alla quota di 1hpa: altezze di geopotenziale e temperatura alla quota di 1hpa (più o meno 50000 metri). Ti indica che a quella quota il VP è piuttosto centrato sul polo, che vi è una zona anticiclonica in prossimità delle Aleutine mentre in prossimità dell'Ucraina (zona più scura) è presente una zona più calda.
A mio modo di vedere, questa non è una mappa che ha particolare utilità in quanto la quota di riferimento è molto elevata e gli eventi di rilievo si svolgono più in basso , ma lascio comunque la parola anche agli altri.
3) Flussi di calore e venti zonali a varie quote: sull'asse delle ordinate trovi i livelli di pressione espressi in scala logaritmica (103--> 1000hpa, 102---> 100hpa, 101 ---> 10hpa, 100-->1hpa) mentre sull'asse delle ascisse trovi indicata la latitudine.
3A)Partiamo dai flussi... Sono indicati dalle frecce, ovvero i vettori, e un vettore con la punta verso l'alto indica una sua propagazione verso i piani più alti dell'atmosfera, mentre quelli con una punta verso il basso indicano una riflessione verso i piani più bassi dell'atmosfera.
Le aree tratteggiate indicano, secondo me, le aree dove vi è convergenza tra i flussi di calore e quindi dove, probabilmente, vi è il massimo "accumulo" di energia... Io da tale mappa, deduco che il forecast prevede un flusso di calore che inizia a svilupparsi attorno ai 200hpa... Una parte di questo viene riflessa verso il basso (aree tratteggiate attorno ai 200hpa e 30°N) ma un'altra parte riesce a penetrare sino in alta stratosfera dove ritroviamo una convergenza attorno ai 10hpa e 30° (linee tratteggiate nella parte alta).
In genere sull'asse orizzontale sono presenti anche i valori di latitudine dell'altro emisfero in mappe di altre fonti , tipo così:
ncl87.17.181.252.343.10.59.20.tmp.jpg
Dall'archivio NOAA
EP Flux from the NCEP/NCAR Reanalysis: NOAA Physical Sciences Laboratory
In sostanza, è una mappa di forecast che indica un possibile disturbo consistente in partenza dalla troposfera sino alla stratosfera.
3B) Per quanto riguarda, invece, i venti zonali possiamo vedere secondo me come la QBO da quel grafico abbia il comportamento anomalo che è stato evidenziato : dalla parte in alto a SX del grafico si vede che è negativa sin verso i 20/30 hpa (aree viola/blu/azzurre) mentre man mano che si scende dai 30 sin verso i 50 hpa è positiva (aree verdi)
Questo è quello che capisco io , vediamo anche se altri vogliono integrare o correggere mie ca.....e (così vedo se quel che ho capito è giusto o no)
Spero si veda... ieri sera il meteoman americano Eric Webb ha postato un'animazione di Ecmwf che a 50 hpa vede lo spit del VP
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Sinceramente, dopo quanto abbiamo vissuto in inverni come 2000/2001 e 2018/2019 preferirei che la stratosfera se ne stesse calmina, soprattutto in un momento in cui la troposfera pare avere (comunque) qualcosa da dire...
Un'attenta discussione in cui convergono le impressioni e le opinioni di tutti merita la curiosa situazione vista dai modelli (inglesi/italiani con particolare insistenza) e che riguarda il deciso aumento di geopotenziali in sede troposferico polare (cd. definito "ciambellone" )
ECH1-168.jpg
E' il risultato della rottura dell'onda planetaria sviluppata in seno ad un afflusso intenso di calore a ridosso della w.coast americana in una precedente fase connotata dalla perdita di caratteristiche tipicamente "la Nina like" ( che coincide con un momento "forzante" da parte della troposfera del tutto compatibile con il rinforzo di w1).
Il deposito del momento easterlies sul polo presenta delle conseguenze sia dal punto di vista delle dinamiche orizzontali (troposferiche) che verticali (verso la stratosfera) in quanto comporta delle modifiche sul piano circolatorio e anche delle "limitazione" proprio a carico dei flussi di calore.
ECH1-168.jpg
In troposfera si vanno a visualizzare alcuni effetti:
1) la limitazione dei flussi di calore orizzontali (tropici/polo) al di sotto del campo di influenza dell'alta dinamica polare. Di conseguenza prevalenza di onde dinamiche (gli agganci di natura termica sono altra cosa) di lunghezza media o corta e sostanzialmente mobili in quanto attraversate e quindi interrotte da una corrente a getto polare che, data la situazione, va a scorrere attorno ai 30/40°N salvo che nelle aree soggette a termicizzazione ove ovviamente scorre più bassa.
2) la scarsa o nulla mobilità dei nuclei di vorticità potenziale (masse artiche con bassi gpt) la cui circolazione in senso zonale viene trattenuta dal moto orario dell'alta polare
3) una conseguente circolazione " a strappi" ove la parte meridionale delle depressioni facenti capo ai nuclei artici viene stirata in senso zonale dai venti che scorrono a nord rispetto la linea del getto.
In stratosfera non appare visibile alcuna risonanza della dinamica troposferica in atto:
Cattura.JPG
dove invece appaiono evidenti gli effetti del precedente forcing troposferico causato dagli eddy heat e momentum flux su 2 creste d'onda (w2).
Tuttavia non è che la situazione in troposfera sia proprio priva di conseguenze in quanto l'inversione di gradiente in troposfera riferito alla "ciambella" dinamica sul polo è destinata a limitare il richiamo e l'afflusso verso l'alto degli eddy fluxes alle aree subartiche e questo è del tutto evidente se notiamo come il core del vps in bassa a stratosfera sia previsto in raffreddamento proprio sul polo:
Cattura.JPG
Si tratta quindi di una situazione di equilibrio...instabile che poco dovrebbe giustificare la permanenza dell'anomalìa polare.
In ossequio anche a quanto indicato dalla fase della Mjo in consolidamento (fase 5) non mi sento di escludere una probabile migrazione della "bolla altopressoria" verso l'artico russo - siberiano il cui avverarsi potrebbe essere prodromo di una dinamica di tutto interesse per il comparto europeo in ottica invernale.
Ma prima di ciò occorrerà aver conferme in tal senso.
Matteo
Non vede nessuno split. Non confondete le anomalie con i gpt, c'è una bilobazione che poi sembra andare in risoluzione rientrando, niente di più, tutto gia previsto da parecchi giorni. Dopo questa fase di allungamento è previsto il rimbalzo per ricongiunzione e accellerazione, poi vedremo se rimbalzerà di nuovo in senso destabilizzante.
Bellissima analisi Matteo!
Da un pò di tempo non si notavano sti movimenti...la ciambella non potrà che aumentare la termicizzazione dell'alta russa...quindi nel giro di 15 giorni si dovrebbero notare i frutti.
Molto probabile anche la tendenza a interazioni alle basse latitudini perchè il getto si ondulerà parecchio e scorrerà piuttosto basso... nelle code del determinismo si nota chiaramente.
Chissà per fine anno ...
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