Sarebbe tema OT ma era giusto per specificare visto che non trovo il nesso con quanto si diceva.
Non è che è sparita CO2 dall’atmosfera, calo del -6/7% è solo relativo allo scorso anno , ma anche nel 2020 le emissioni sono state moltissime, sui livelli di qualche anno (nel senso che l’aggiunta è al livello di qualche anno fa), ma come concentrazione assoluta siamo ai massimi storici.
Il problema, forse non immediato da capire è che nel trend di fondo multidecennale non solo aumentano le concentrazione assolute, ma pure il tasso di incremento annuo, quindi c’è pure una tendenza all’esponenzialità e sul secondo sì, il lockdown generale può aver detto la sua (già prima però capitavano oscillazioni annue).
Già solo per linearizzare il trend deve idealmente calare in modo importante il tasso annuo, e per calare le concentrazioni deve andare in territorio negativo , ma il tasso è ancora doppio rispetto gli anni’70 (non ho trovato ufficialmente il dato consolidato del 2020, ma sembra sui livelli del 2011).
Global Monitoring Laboratory - Carbon Cycle Greenhouse Gases
Sulla base di questo non vedo apparentemente che importanza possa avere nelle dinamiche atmosferiche, e polari nel caso specifico.
*Preciso giusto che il link precedente si riferisce alle concentrazioni in atmosfera quindi solo indirettamente le emissioni (peraltro le concentrazioni in atmosfera presentano variazioni anche naturali d’anno in anno). Quindi quel -7% potrebbe anche solo rientrare in un rumore di fondo.
Ultima modifica di AbeteBianco; 24/01/2021 alle 12:41
Va bene grazie...
La realtà è che nella meteorologia appena si esce dall'ovvio si entra nell'assurdamente complesso. G.B.
La verità imposta è una bugia.
Andremo ripetutamente vicino (molto vicino) ad una nuova inversione zonale a 10 hPa con il disturbo dei prossimi giorni
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Si tratterebbe comunque di una dinamica ancora di displacement, anche più canonico rispetto all’ibrido che abbiamo avuto ad inizio gennaio.
Si andrà a provocare una vistosa rotazione del VPS che andrà a collocarsi sul settore groenlandese, in rapido raffreddamento ed approfondimento
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Francamente guardandola così, con vorticità sempre molto deboli in medio-alta strato
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non lascerebbe pensare che tale dinamica possa influenzare i piani troposferici, se però andiamo a guardare le carte in medio-bassa e bassa strato, notiamo che avremo comunque una certa risonanza
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È quindi verosimile pensare che, in attesa di altre forzanti che potranno modificare tale pattern, anche la troposfera potrà essere influenzata da questi movimenti, che è poi quello che già mostrano i modelli. Avremo probabilmente uno snodo cruciale intorno alle 144/168h, in cui o la divergenza del getto va a creare uno SCAND+ (che sarebbe anche favorito dalla MJO in fase 7) oppure le correnti occidentali avranno strada aperta per sfondare sul continente, andando a destrutturare il blocco gelido continentale presente attualmente ad est.
Ultima modifica di cavaz; 26/01/2021 alle 07:05
Quale delle due è l'ipotesi più plausibile? Saremmo comunque in febbraio, se le vorticità saranno meno accorpate gli scambi meridiani potrebbero essere più probabili, mentre se avremo una ripresa dei flussi zonali e vorticità più accorpate il flusso freddo tenderà a prendere una via più settentrionale. Giusto?
Grazie
"E che prosegua così, muoiano le retrogressioni da Est: avanzi l'Atlantico"
Heinrich (16 ottobre 2023)
Senza guardare i GM attuali direi che l’ipotesi SCAND sarebbe leggermente più probabile ma dobbiamo fare i conti con il determinismo e questo ci dice che questa ipotesi è decisamente minoritaria. Non credo comunque possa essere un passaggio molto duraturo, se le masse artiche dovessero spostarsi gradualmente verso est come sembra dai modelli, potrebbe liberarsi maggior spazio in nord Atlantico per avere più spinta meridiana con il VPT che sarebbe finalmente in posizione più ottimale di quanto avuto fino ad ora. Certo pero questo passaggio andrebbe ad inficiare possibili dinamiche retrogressive per il resto della stagione probabilmente
Grazie Cavaz
"E che prosegua così, muoiano le retrogressioni da Est: avanzi l'Atlantico"
Heinrich (16 ottobre 2023)
Siamo arrivati allo snodo cruciale del primo febbraio e mi sembra di capire che l ipotesi flusso atlantico abbia avuto la meglio sul forte gelo ad est che rimane ancora confinato in russia e nord europa... da adesso cosa vi aspettate per l ultimo mese invernale? Una gran chiusura o finira’ cosi come e’ iniziato
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La partita non mi pare affatto conclusa per ora abbiamo da segnalare 2 punti principali:
- la concentrazione e disposizione delle vorticità tra Pacifico-Nord America ed Atlantico, che non sarà favorevole (ancora una volta) alla formazione di blocchi in Atlantico (Atlantic ridge)
-il forte gelo continentale che stazionerà sull’Europa nord orientale ma in possibile movimento verso quella centrale
Se andiamo a combinare questi due fattori arriviamo a comprendere il perché della difficoltà attuale da parte dei modelli nell’interpretare la dinamica che avremo sul settore europeo tra 5/10 giorni. A seconda del maggior peso del primo o del secondo elemento, le conseguenze possono essere molto diverse in quelle zone di confine tra differenti masse d’aria, come ad esempio potrebbe risultare l’Europa occidentale o la parte più settentrionale del mediterraneo.
Onestamente credo che solo il determinismo potrà dirci quale sarà la via giusta, quindi non possiamo fare altro che osservare i GM che, avvicinandosi temporalmente all’evento, andranno a “pesare” al meglio le variabili in gioco.
Per chiudere il discorso, non mi stupirei affatto se la dinamica fin qui disquisita, andasse ad influenzare anche il prosieguo dell’ultimo mese invernale, sia in uno che nell’altro caso
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