Mi prendo la brigadi aprire questo post per le prime sommarie valutazioni, in attesa che nei prossimi mesi/settimane Il fantastico CTS e non solo i tanti utenti incredibilmente preparati di questa realtà e non solo, facciano sentire il loro "peso".
Direi che partiamo da una situazione allucinante, l'artico russo area Barents in crisi profonda, meglio l'area nord atlantica, con anomalie calde impressionanti su tutto il nord emisfero.
Io non riesco ad immaginare come questo calore venga smaltito. Di sicuro il vortice polare ancora una volta parte con un gap in basso incredibile con Il rischio di approfondirsi tardi e male.
Con molta probabilità, si potrebbe manifestare il solito scarso supporto di calore dal basso con scarsa ripidita' dei flussi di calore, ed il VPS già orientato oltre il raffreddamento radiativo stagionale.
Gli elementi positivi per me? Forse la PDO anche se vedo già un peggioramento, potrebbe assieme alla NINA modulare il js in modo meno teso e più ondulato.
Altro aspetto possibili anticicloni scandinavi/baltici in seno alle forti anomalie. Cio mi farebbe pensare a tanto gelo quest'anno per l'est europeo.
Buona serata
La discussione è interessante, almeno per quanto riguarda le forme d'onda planetarie. Anche se la lettura del VP prima o poi, potrebbe lasciare di stucco tutto quanto il forum.
Si privilegiano entrate fredde verso il Mar Nero, più che Mediterraneo vero e proprio. Questo forse a causa dell'attuale stato EA e dell'intero sistema teleconnettivo emisferico, relativo alle SSTA.
Nell'Estate 2020, si segnala una sola ondata di caldo vera e propria al Nord (ultima decade luglio). Mentre nelle reanalysis NOAA o GFS bisogna quantificare per l'Italia centrale, meridione e Isole.
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Super subsidenza mediterranea direi.. accompagnata da subsidenza di origine antropica dalle isole cittadine. Per lo stato dell'Artico a voi la parola.
leggermente prestino![]()
Si vis pacem, para bellum.
E' prestissimo, però volevo volgere due domande, mi sa necessarie:
1) cosa è andato storto l'inverno scorso rispetto ad alcune attese (l'idea media era di un inverno movimentato e Nord Europeo) ? C'entra lo IOD del 2019 ?
2) è scontato che un deficit dei ghiacci pesante aumenti le possibilità di un VP massiccio e freddo al di là di indici buoni in prospettiva ?
mi sa che sono collegate forse le due domandeperò se la seconda è positiva mi sa che siamo fottuti in partenza
ormai sono quasi 7 anni che manca un inverno continentale (eccetto episodi o mesi tostissimi tipo Gennaio 2017 o Febbraio 2018)
la paura, mia personale, è che si instauri il solito meccanismo dell'ultimo decennio, cioè che il deficit artico possa far faticare il VP alle sue prime armi e che questi vada ipercompensando un po' tardi, inficiando buona parte della stagione. su questo sponsi ha ragione da vendere, ogni anno la preoccupazione oramai è questa e spesso è stata fondata.
però la speranza c'è sempreun bell'inverno ce lo meriteremmo
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Si vis pacem, para bellum.
Troppo presto.
Sino ad inizio di Settembre non "nasce" nulla.
Al momento solo la sola componente troposferica.
Poi di particolare interesse rimane parte di ottobre e inizio Novembre in ottica invernale.
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