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  1. #11
    Vento fresco L'avatar di Diego 14
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    Predefinito Re: Teleconnessioni per l'autunno 2020

    Citazione Originariamente Scritto da snowaholic Visualizza Messaggio
    Visto che ormai l'estate si avvia a conclusione, cominciamo a dare uno sguardo all'autunno, come sempre in collaborazione con @Alessandro1985. In quanto stagione di transizione è particolarmente difficile fare valutazioni complessive su base teleconnettiva, però possiamo farci un'idea di massima della circolazione emisferica analizzando i principali fattori che possono contribuire.

    Enso
    Ormai sembra che ci sia una niña ben avviata, che realisticamente sarà debole-moderata.
    Le fasi enso negative si caratterizzano per azzorriano gonfio e getto che passa alto in Atlantico, ma le implicazioni per il nostro orticello non sono particolarmente forti perché lo schema è compatibile sia con un azzorriano ingombrante sia con affondi del getto verso l'Europa occidentale.
    Allegato 535493

    La rilevanza del Niño cresce nel corso della stagione, quando la correlazione diventa più forte anche in Europa con condizioni marcatamente anticicloniche associate agli anni di niño.

    IOD

    Il dipolo indiano è finalmente sceso attorno allo zero a luglio ed è previsto restare su valori lievemente negativi o neutri nei prossimi mesi, coerentemente con la fase di rinforzo della niña.

    La distribuzione delle anomalie legate a IOD è molto simile a quelle legate alla fase ENSO, ma la correlazione risulta più debole in Pacifico e più intensa nel comparto euroatlantico, come già visto per l'estate, e delinea in maniera più netta gli scambi meridiani, quindi con iod negativo aumenta la probabilità di elevazione azzorriana verso nord rispetto al rischio di spanciamento verso est.

    Allegato 535494

    Al contrario del Niño la correlazione in Europa occidentale tende ad essere più forte a settembre, con un pattern più simile a quello estivo (anche se non mancano le eccezioni come settembre 2016).

    PDO
    Negli ultimi anni le SSTA pacifiche sono state dominate da diffuse anomalie positive, che ancora persistono.

    Allegato 535495

    La tendenza primaverile verso una PDO negativa si è arrestata nel corso dell'estate, anche a causa della fase di PNA fortemente positivo iniziata a fine luglio che ha condizionato le temperature superficiali oceaniche.

    Tuttavia sotto la superficie la situazione resta migliore, quindi è probabile una riemersione delle anomalie sottostanti che ci riporti verso SSTA da PDO- a inizio autunno, grazie anche al contributo della niña.
    Allegato 535496
    Questo potrebbe dare un ulteriore contributo alla caduta del getto verso l'Europa occidentale evitando un azzorriano eccessivamente ingombrante, ma è difficile prevedere in quale misura questo avverrà.

    SSTA Atlantiche
    In Atlantico continuano a persistere condizioni da AMO+, con il contenuto di calore che si è riportato vicino ai massimi dello scorso decennio. La distribuzione spaziale delle anomalie attuali è molto simile a quella che ha caratterizzato gli ultimi anni, ad eccezione del 2018.
    Complessivamente non sembra una disposizione che favorisce valori elevati di AO e NAO nel periodo autunnale, unitamente alla situazione drammatica dei ghiacci artici questo potrebbe anzi portare a forti anomalie positive di gpt sull'artico.

    Anche sotto la superficie le anomalie sono sempre le stesse degli ultimi anni, ma il loro effetto sulla NAO è forte solo per i mesi invernali, in autunno non sono particolarmente problematiche. In ogni caso sarebbe meglio ritardare la loro riemersione più a lungo possibile.

    QBO
    La QBO è piuttosto ambigua al momento, l'andamento molto anomalo degli scorsi mesi ha portato ad una debole fase positiva tra i 20 e i 50 hPa ma con un cenno di ritorno verso la negatività alle quote superiori, quindi questa precoce positività potrebbe restare debole e di breve durata. Impossibile dire quali effetti possa avere questo comportamento senza precedenti, ma visto che la fase è ambigua probabilmente nessuno.
    Allegato 535497



    Sulla base di questi parametri gli anni più simili sono 2005, 2016 e 2017, in misura minore anche 2007.

    Allegato 535498

    Complessivamente in Italia si tratta di autunni relativamente freschi per gli standard da GW (con la parziale eccezione del 2016 che però seguiva un super-niño).

    Quindi pur con tutte le cautele del caso potremmo avere una stagione senza forti anomalie positive sia in termini di temperature sia di gpt, ma potenzialmente scarsa dal punto di vista precipitativo, specie nei versanti tirrenici, per la prevalenza di correnti da nord-nordest rispetto a quelle occidentali.

    Uno sviluppo più rapido della niña o una più decisa negativizzazione della PDO e di IOD potrebbe aiutare ad avere affondi più incisivi anche ad ovest delle Alpi, ma al momento questa sembra una ipotesi meno probabile. L'incertezza riguardante l'andamento di queste variabili tuttavia aumenta sostanzialmente la difficoltà previsionale, sarà quindi necessario seguirne l'andamento durante la stagione.
    Ciao Snow!
    Vorrei portare qualche considerazione riguardo alle ssta in atlantico.
    Nonostante siamo in piena AMO positiva, dal 2013/2014 si è creato il famoso blob freddo atlantico.
    Secondo uno studio del 2018 https://www.annualreviews.org/doi/fu...article-denial la causa principale della formazione del blob sarebbe una forte perdita di calore attribuita alla circolazione atmosferica degli inverni 2013/2014 e 2014/2015.
    "The two successive winters of 2013–2014 and 2014–2015 were characterized by extreme winter heat loss in the subpolar gyre "
    heatflux.JPG
    "Intense heat loss has also been identified as the cause of the anomalous convection in the Irminger and Labrador Seas discussed above. De Jong & de Steur (2016) showed that the observed cooling of the upper 1 km of the central Irminger Sea"
    convezione labrador.JPG
    Il protrarsi nel tempo della stessa circolazione (anche delle cause a lungo termine come la fusione del ghiaccio groenlandese) ha fatto si che le anomalie si diffusero anche molto sotto al mixed layer
    ssta.JPGInfatti spesso siamo soggetti al fenomeno della riemersione che, insieme al feedback con la NAO, crea un loop infinito. Per me questo è un fattore chiave della strana circolazione atlantica degli ultimi anni, infatti si viene a creare un maggior gradiente che non fa altro che rinforzare il getto (molto spesso è più dipolo atlantico che tripolo).
    Tu cosa ne pensi?

  2. #12
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    Predefinito Re: Teleconnessioni per l'autunno 2020

    Citazione Originariamente Scritto da Diego 14 Visualizza Messaggio
    Ciao Snow!
    Vorrei portare qualche considerazione riguardo alle ssta in atlantico.
    Nonostante siamo in piena AMO positiva, dal 2013/2014 si è creato il famoso blob freddo atlantico.
    Secondo uno studio del 2018 https://www.annualreviews.org/doi/fu...article-denial la causa principale della formazione del blob sarebbe una forte perdita di calore attribuita alla circolazione atmosferica degli inverni 2013/2014 e 2014/2015.
    "The two successive winters of 2013–2014 and 2014–2015 were characterized by extreme winter heat loss in the subpolar gyre "
    heatflux.JPG
    "Intense heat loss has also been identified as the cause of the anomalous convection in the Irminger and Labrador Seas discussed above. De Jong & de Steur (2016) showed that the observed cooling of the upper 1 km of the central Irminger Sea"
    convezione labrador.JPG
    Il protrarsi nel tempo della stessa circolazione (anche delle cause a lungo termine come la fusione del ghiaccio groenlandese) ha fatto si che le anomalie si diffusero anche molto sotto al mixed layer
    ssta.JPGInfatti spesso siamo soggetti al fenomeno della riemersione che, insieme al feedback con la NAO, crea un loop infinito. Per me questo è un fattore chiave della strana circolazione atlantica degli ultimi anni, infatti si viene a creare un maggior gradiente che non fa altro che rinforzare il getto (molto spesso è più dipolo atlantico che tripolo).
    Tu cosa ne pensi?
    Hai colto un punto molto importante, con Ale lo avevamo discusso ormai due anni fa (purtroppo molte immagini sono andate perse).

    andamento NAO a variabilità climatica del nord Atlantico

    Il dipolo spiega gran parte della variabilità di lungo periodo della NAO invernale (ma non autunnale) e le interazioni tra dinamica atmosferica e circolazione oceanica producono un ciclo di lungo periodo che tende ad autoalimentarsi per alcuni anni finché non interviene un cambiamento esterno (generalmente innescato dal Pacifico) oppure il feedback si esaurisce spontaneamente perché vengono meno i suoi presupposti.

    Ad esempio io adesso sono molto curioso di vedere cosa succederebbe se un anno di NAO- consentisse all'enorme massa di acqua molto calda presente nell'atlantico subtropicale di diffondersi improvvisamente verso nord, come avvenne nel 1995/96.

    Il ghiaccio groenlandese però non mi convince nemmeno un po', i volumi sono troppo piccoli (ogni giorno la corrente del Golfo trasporta acqua pari a circa 5 volte il volume annuale proveniente dai ghiacci) e non c'è traccia di una diminuzione della salinità come avvenuto in passato, segno che le variazioni dei pattern di precipitazione possono portare a variazioni dell'afflusso di acqua dolce molto maggiori rispetto allo scioglimento dei ghiacci.

  3. #13
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    Predefinito Re: Teleconnessioni per l'autunno 2020

    Citazione Originariamente Scritto da andi Visualizza Messaggio
    Quindi un quadro con Nina moderata, IOD negativa, PDO che potrebbe diventare negativa, QBO se diventasse negativa come dovrebbe, sarebbe un quadro favorevole ad un buon autunno e sopratutto inverno, correggimi se sbaglio
    Sarebbe un quadro favorevole ad azioni meridiane verso di noi, indubbiamente, ma siamo ancora un po' al limite a meno che la PDO non diventi effettivamente negativa e la niña non acceleri già dalle prossime settimane.

    La QBO comunque ormai è impossibile che diventi pienamente negativa nei prossimi mesi a mio avviso.

    In inverno sarebbero certamente un elemento di rottura importante ma si dovrebbe fare attenzione a molti altri elementi, incluse le SSTA atlantiche e l'impostazione che avrà il VPS, quindi si dovrà analizzare la situazione a tempo debito.

  4. #14
    Vento fresco L'avatar di Diego 14
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    Predefinito Re: Teleconnessioni per l'autunno 2020

    Citazione Originariamente Scritto da snowaholic Visualizza Messaggio
    Hai colto un punto molto importante, con Ale lo avevamo discusso ormai due anni fa (purtroppo molte immagini sono andate perse).

    andamento NAO a variabilità climatica del nord Atlantico

    Il dipolo spiega gran parte della variabilità di lungo periodo della NAO invernale (ma non autunnale) e le interazioni tra dinamica atmosferica e circolazione oceanica producono un ciclo di lungo periodo che tende ad autoalimentarsi per alcuni anni finché non interviene un cambiamento esterno (generalmente innescato dal Pacifico) oppure il feedback si esaurisce spontaneamente perché vengono meno i suoi presupposti.

    Ad esempio io adesso sono molto curioso di vedere cosa succederebbe se un anno di NAO- consentisse all'enorme massa di acqua molto calda presente nell'atlantico subtropicale di diffondersi improvvisamente verso nord, come avvenne nel 1995/96.

    Il ghiaccio groenlandese però non mi convince nemmeno un po', i volumi sono troppo piccoli (ogni giorno la corrente del Golfo trasporta acqua pari a circa 5 volte il volume annuale proveniente dai ghiacci) e non c'è traccia di una diminuzione della salinità come avvenuto in passato, segno che le variazioni dei pattern di precipitazione possono portare a variazioni dell'afflusso di acqua dolce molto maggiori rispetto allo scioglimento dei ghiacci.
    Grazie! Mi leggerò con calma il vostro td

  5. #15
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    Predefinito Re: Teleconnessioni per l'autunno 2020

    Citazione Originariamente Scritto da Diego 14 Visualizza Messaggio
    Grazie! Mi leggerò con calma il vostro td
    Aspetto le tue considerazioni allora

    Ormai peraltro sarebbe anche ora di rivisitare un po' quei ragionamenti, secondo me l'impianto generale si è rivelato piuttosto solido ma alcuni aspetti credo che oggi non li scriverei allo stesso modo.

  6. #16
    Vento fresco L'avatar di Diego 14
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    Predefinito Re: Teleconnessioni per l'autunno 2020

    Citazione Originariamente Scritto da snowaholic Visualizza Messaggio
    Aspetto le tue considerazioni allora

    Ormai peraltro sarebbe anche ora di rivisitare un po' quei ragionamenti, secondo me l'impianto generale si è rivelato piuttosto solido ma alcuni aspetti credo che oggi non li scriverei allo stesso modo.
    Interessante la parentesi sui ghiacci artici.
    Da quanto so l'amplificazione artica dovrebbe indebolire il vp su tutta la struttura.
    Questo studio Characteristics of stratospheric polar vortex fluctuations associated with sea ice variability in the Arctic winter | SpringerLink ha utilizzato due metodi
    Il primo più generale mentre il secondo si basa su un dipolo tra barents/kara e labrador/hudson

    vp.JPG
    Metodo1 vede un iniziale raffreddamento stratosferico tra dicembre e gennaio seguito da un forte riscaldamento.
    Metodo2 (ovvero più ghiaccio in zona barents) vede una stratosfera più debole gia da dicembre.
    Ovviamente i ghiacci subiscono l'effetto diretto della nao quindi ci ricolleghiamo al vostro discorso sulla variabilità a lungo termine.
    Quello che sta succedendo negli ultimi anni potrebbe essere dovuto in gran parte alla circolazione troposferica, con flussi poco convergenti e stratosfera che parte subito scollegata con la troposfera.
    Spero di aver detto cose giuste

  7. #17
    Vento fresco
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    Predefinito Re: Teleconnessioni per l'autunno 2020

    Citazione Originariamente Scritto da Diego 14 Visualizza Messaggio
    Interessante la parentesi sui ghiacci artici.
    Da quanto so l'amplificazione artica dovrebbe indebolire il vp su tutta la struttura.
    Questo studio Characteristics of stratospheric polar vortex fluctuations associated with sea ice variability in the Arctic winter | SpringerLink ha utilizzato due metodi
    Il primo più generale mentre il secondo si basa su un dipolo tra barents/kara e labrador/hudson

    vp.JPG
    Metodo1 vede un iniziale raffreddamento stratosferico tra dicembre e gennaio seguito da un forte riscaldamento.
    Metodo2 (ovvero più ghiaccio in zona barents) vede una stratosfera più debole gia da dicembre.
    Ovviamente i ghiacci subiscono l'effetto diretto della nao quindi ci ricolleghiamo al vostro discorso sulla variabilità a lungo termine.
    Quello che sta succedendo negli ultimi anni potrebbe essere dovuto in gran parte alla circolazione troposferica, con flussi poco convergenti e stratosfera che parte subito scollegata con la troposfera.
    Spero di aver detto cose giuste
    Come sempre sei andato a pescare un articolo interessante.

    Io però su questo genere di studi sono sempre super scettico, perché i modelli ancora non riescono minimamente a modellare l'assetto del VP e le tecniche statistiche come questa sono tremendamente vulnerabili al rischio di individuare relazioni spurie, lavorano su serie troppo corte e caratterizzate da un rapido cambiamento di molte distinte forzanti tali da rendere difficilissimo districare gli effetti. In questo caso tuttavia il rischio maggiore è quello della causalità inversa, secondo altri studi è il VP a condizionare la distribuzione dei ghiacci e non viceversa, come spiegato in questo post.
    The atmosphere and Arctic sea ice: Who’s the dog, and who’s the tail? | NOAA Climate.gov


    Complessivamente quindi non abbiamo idea di quale effetto abbia la riduzione dei ghiacci artici, la letteratura è contrastante in merito e ci sono sia ipotesi di un indebolimento del VP che di un suo rinforzo.
    Personalmente tendo a propendere per la seconda ipotesi, la riduzione dei ghiacci incrementa la vorticità, rallenta lo sviluppo del VP e ostacola la formazione di inversioni termiche potenzialmente destabilizzanti, ma nessuna teoria è realmente supportata da evidenze inconfutabili quindi possiamo solo aspettare di vedere cosa succederà nei prossimi anni.

  8. #18
    Vento teso L'avatar di MarcoT
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    Predefinito Re: Teleconnessioni per l'autunno 2020

    A livello di teleconnessioni è possibile un'analogia con l'autunno 2011? Non so nulla a riguardo, quindi è semplice curiosità la mia domanda. Mi è venuta in mente perché si prospetta un mese di settembre caldo, anche se spero non a livello di quello sopracitato.

  9. #19
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    Predefinito Re: Teleconnessioni per l'autunno 2020

    Citazione Originariamente Scritto da MarcoT Visualizza Messaggio
    A livello di teleconnessioni è possibile un'analogia con l'autunno 2011? Non so nulla a riguardo, quindi è semplice curiosità la mia domanda. Mi è venuta in mente perché si prospetta un mese di settembre caldo, anche se spero non a livello di quello sopracitato.
    Non molto, nell'autunno 2011 eravamo nel secondo anno consecutivo di niña, con PDO fortemente negativa e IOD positivo, infatti fu caratterizzato da PNA negativo.

    Per intendersi quello è uno schema simile a quello dell'estate 2012 più che a quello attuale che invece ricorda maggiormente il 2016, con una radice anticiclonica più salda ad ovest e minori affondi del getto verso l'Atlantico orientale.

    Il risultato potrebbe non essere troppo diverso per noi, anche se spero in un cambio di passo piuttosto netto in terza decade, ma le dinamiche complessive sono diverse.

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