Ultima chiamata per la niņa 2021-2022, il passaggio della MJO si č concretizzato come da aspettative (anzi un pochino prima) e sembra destinato a persistere per qualche settimana.
Cominciamo infatti a vedere i segni di una intensa fase di venti orientali nel Pacifico, con la Kelvin calda ormai in gran parte smaltita potrebbe essere il momento buono per una virata verso il basso, a dispetto delle SSTA ormai positive.
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Ti chiedo questa cosa a scopo puramente didattico, dato che ultimamente mi sto molto interessando a queste tematiche. Qual č il legame tra la MJO e la fase ENSO? O meglio, in che modo le variazioni della MJO possono influenzare la fase ENSO? Grazie mille fin da ora per la risposta, anche se immagino che si possa scrivere un libro su questa tematica forse.
ĢL'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godonoģ (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Č relativamente semplice in realtā, le zone di convezione intensa associate alla MJO producono venti convergenti al suolo, quindi orientali ad est e occidentali ad ovest della zona di convezione pių attiva. Quando la MJO passa tra Oceano indiano e Indonesia si attivano venti orientali sul Pacifico che stimolano la niņa, viceversa i passaggi su Sudamerica e Atlantico o la soppressione in zona indonesiana producono venti occidentali e quindi favoriscono el niņo. Una volta avviato il pattern tende a mantenersi per un feedback positivo con le SSTA, che rinforzano la disposizione della convezione che le ha generate, fino a che fattori stagionali non ne determinano il decadimento tra inverno e primavera.
La MJO, che ha un periodo di 30-60 giorni quindi pių breve delle fasi ENSO, scandisce le oscillazioni di breve termine di questa relazione tra ENSO e convezione tropicale, alternando fasi pių favorevoli ad altre meno favorevoli per lo sviluppo del niņo o della niņa, se prevalgono le une o le altre si avrā la formazione di una niņa o di un niņo.
Ultima modifica di snowaholic; 08/07/2021 alle 09:23
La zona 3.4 oggi č tornata in negativo, per la prima volta da maggio.
Anche le temperature sotto la superficie sono migliorate molto, con il contenuto di calore nettamente negativo.
Abbiamo davanti ancora qualche giorno di forcing superficiale favorevole ad un ulteriore calo della zona 3.4, poi da fine mese invece si dovrebbe passare ad una fase meno favorevole e quindi ad un possibile stallo delle temperature superficiali.
A inizio agosto potremo valutare meglio se questo episodio sarā l'avvio di una vera niņa per il prossimo autunno inverno, ma finora sta andando tutto nella direzione giusta.
Tutte ottime notizie.
Sto aspettando con ansia il verdetto dell'IRI per luglio, arriva tra 24 ore
Entro il 9 agosto la preghiera si estenderā anche al verdetto di NMME
Per ora secondo NMME la prossima Nina sarā un po' pių intensa della scorsa, mentre per il BoM parrebbe essere pių debole; l'IRI (emissione di giugno) metā e metā perché piazza una media pių scarsa ma una probabilitā maggiore rispetto a un anno fa.
Voglio sperare che la stima di un'intensitā ancora generalmente ridotta rispetto allo scorso anno dipenda 1) dalle temperature attuali superficiali in zona ENSO, ancora tiepide e 2) dal contenuto di calore anch'esso preso peggio, nonostante il rapidissimo e notevole miglioramento avvenuto nelle ultime due settimane.
Dalla nostra parte, come emerso parlandone con snow in pvt, rimangono le SSTA del Pacifico orientale, messe nettamente meglio dello scorso anno. Nel 2020 erano da PDO positiva o al max poco caratterizzata (in primavera poco caratterizzata, dall'estate a novembre pieno invece positiva perché le coste W friggevano), mentre nel 2021 sono da PDO negativa/al max poco caratterizzata, sicuramente assetto pių ''collaborativo'' in ottica di un evento di Nina.
Tanta preoccupazione rimane comunque, da parte mia! Pare sempre di camminare su un filo sottile tra la tragedia e il relax. Vedi quel cavolo di blob ancora lė, domiciliato e residente sul NE Pacifico, talmente fisso che ormai si vedrā anche da Maps/Earth tra un po'.
Come l'etichetta applicata ai frutti al supemercato.
Ultima modifica di DuffMc92; 21/07/2021 alle 12:00
Diciamo che per ora, l'aspetto positivo č che questa seconda wave di Nina terrebbe ipoteticamente a bada il GW per ancora un altro anno/anno e mezzo, dove per "tenere a bada" si intende semplicemente che non ci dovrebbe essere il rischio di candidarsi, ne questo e ne il prossimo, come gli anni pių caldi della storia: č anche vero che comunque pure se fossero terzi, quarti o quinti non č che cambierebbe granché, ma non č che se arriva un fattore che determina un momentaneo rallentamento del trend in salita, lo buttiamo, voglio dire.
Per quanto riguarda invece gli esiti locali e sul prossimo inverno ... io direi che č sempre meglio avere una Nina ma se penso alla sfiga avuta lo scorso anno, con la Russia Europea nel freezer e noi sempre sfiorati, mi passa la voglia di pensare all'inverno !
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L'amarezza č stata infinita, la tortura anche, solo che alla fine me ne sono fatto una ragione dopo aver constatato che in setting da Nina viaggiava solo l'emisfero australe, mentre a nord delle zone ENSO il ritornello era pių o meno lo stesso degli autunni 2014, 2015 e 2019: PDO prevalentemente positiva e blob pacifico ancora presente, appiccicato alla costa W nordamericana.
Quest'anno se tutto va bene partiamo da almeno metā del lavoro giā fatta in quel settore, sperando che l'eventuale replay di Nina completi le cose.
Con agosto sono arrivati un po' di aggiornamenti dei modelli e sembra ci sia una buona convergenza verso una niņa debole per il prossimo inverno, con possibilitā di una rapida virata verso un Niņo potenzialmente intenso dalla prossima primavera (ma questa ultima parte č talmente incerta che possiamo far finta di non averla vista).
Intanto perō sembra che questa niņa sia ben avviata, con la precedente fase di forcing superficiale si č aggiustato bene il contenuto di calore fino a livelli simili allo scorso anno e anche le SSTA sono ormai stabilmente negative (ci sono tutte le immagini autoaggiornanti sopra). Il SOI ormai č ben positivo e queste settimane potenzialmente dannose sono passate senza fasi di venti occidentali intensi.
La progressione MJO dovrebbe portare ad un nuovo passaggio favorevole allo sviluppo della niņa nei prossimi giorni, che probabilmente si protrarrā per diverse settimane.
A questo punto mi sembra scontato che la stagione 2021-2022 sarā caratterizzata da una niņa, i modelli tendono a vederla debole ma chissā se non si riuscirā ad avere qualcosa di pių, visto che diversi elementi a contorno sono favorevoli (incluso un IOD- che raramente si osserva durante un secondo anno di niņa) e anche le previsioni a medio termine sono molto buone.
Ciao caro sono curioso di ciō che accadrā su nord pacifico...dove abbiamo la solita resistenza..per il resto magari quest'anno raccoglieremo quanto solo sfiorato la passata stagione, ma al di la di ciō se visto un calo termico termico livello globale che perdura e la NINA penso abbia contribuito...
Secondo me non avremo altrettanta resistenza, il contenuto di calore č buono, le SSTA della zona subtropicale anche e la situazione attuale pių a nord č il prodotto dell'oscillazione del PNA dei giorni scorsi e dovrebbe rientrare entro inizio autunno.
Rimane il forte aumento del contenuto di calore complessivo del nord Pacifico, ormai credo irreversibile e dagli effetti ancora da valutare. Queste sono le tipiche incertezze da GW nella valutazione delle teleconnessioni, anche se si ripristinasse un patter da PDO- lo farebbe ad un livello di temperatura pių elevato di prima, con SSTA in media o poco sotto lungo costa e fortemente positive nella parte centro-occidental, fino a che punto conta il livello e fino a che punto la distribuzione spaziale delle anomalie č una domanda ancora apertissima.
Ultima modifica di snowaholic; 13/08/2021 alle 15:10
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