Non sono Ale ma provo a risponderti per quello che penso io
L’anno scorso, la lentissima espansione dei ghiacci nella stagione autunnale portò ad un deficit notevole ad ottobre e novembre. Questo comportò una scarsa e difficoltosa comunicazione tropo-strato, come si può vedere dai flussi deboli
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che portarono ad un raffreddamento e approfondimento del VP in stratosfera
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L’accorpamento che ci fu anche in troposfera a novembre, si trovò ad impattare contro un settore asiatico già estremamente freddo nei bassi strati e questo portò inevitabilmente ad un’impennata dei flussi che andò prima a far abortire un ESE Cold altrimenti inevitabile e successivamente innescò l’MMW displacement di fine anno.
Passando invece alla stagione in corso, le differenze sono palesi
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a dimostrazione della più efficace comunicazione tropo-strato. Enormi differenze si riscontrano anche nel settore asiatico rispetto allo scorso anno, il marcato AD avuto nelle ultime settimane ha portato ad una concentrazione di vorticità in quel settore, impedendo quindi il deposito del freddo al suolo.
Fin qui ci siamo soffermati all’analisi, ora il difficile è capire come queste differenze andranno ad impattare sulla maturazione del VP. Personalmente ritengo che esaurito questo impulso T-S andremo incontro ad un approfondimento del VP a tutte le quote nella prima parte di novembre, rimane da capire se il settore siberiano continuerà ad essere interessato da vorticità (quindi sopramedia termica) o se durante il mese assisteremo assisteremo ad un graduale svuotamento e raffreddamento di quelle zone, come farebbe supporre un andamento NINA-like. Ad ora tenderei ad escludere forti Warming precoci simili allo scorso anno, vedrei invece possibile uno shift di 20/30 giorni in avanti nelle dinamiche, qualora si vedrà un robusto raffreddamento del settore siberiano
Concordo...un mio dubbio è legato all'andamento del SAI che, paradossalmente, in questo anno molto più normale nello sviluppo delle dinamiche invernali, potrebbe forse tornare a funzionare...d'altro canto però abbiamo degli heat flux in gran spolvero, anche se manca la spina nel fianco lo scorso anno sviluppatasi precocemente con un SH molto potente; personalmente sposo la tua tesi di un approfondimento fisiologico del VP ma escluderei approfondimenti e/o raffreddamenti oltre le soglie medie: per intenderci non credo affatto ci siano i preuspposti per un ESE di tipo cold....dopodichè bisognerà vedere come e se agirà il raffreddamento continentale, tenendo presente che personalmente farei molto volentieri a meno di eventi strato estremi e preferirei una stagione con un VP weak viste le buone frecce al nostro arco ( PDO -, tripolo NAO ormai in assetto da NAO -, IOD neutro negativo, QBO negativa e Nina...che però potrebbe sfavorire in parte le fasi 6/7/8 della mjp...).
Detto ciò , vista l'attività degli heat flux se proprio dovessi andare a stuzzicare la strato penserei ad un ese warm verso fine dicembre ma, come già detto, lo eviterei volentieri: diciamo che quest'anno dovremmo riprendere i "vecchi canovacci" delle tlc saltati negli ultimi anni, vista la condizione di partenza molto più old style.
splendido intervento di Daniele a cui non ho molto da aggiungere
come si diceva ieri la profonda modifica nel contenuto di calore nel nord pacifico e il cambio di segno nao dovrebbero portare anche a un diverso comportamento nel trasporto dei flussi di calore e sui rapporti di forza tra le onde planetarie
in questi anni, compreso l'ultimo, abbiamo avuto spesso un eccessivo sbilanciamento sulla prima cresta per via del pattern pacifico e della conseguente persistenza nelle fasi pna
ha fatto eccezione non a caso il 2018 che è l'unico con enso/qbo-
quest'anno inoltre la modifica di cui sopra unitamente a una stagione estiva fortunata ha garantito una formazione più omogenea del pack evitando che nel mese di novembre ci fosse ancora un enorme accumulo di calore da smaltire alle latitudini artiche
le conseguenze già discusse sono state una precoce sintonizzazione tra i piani
l'anno scorso pur in presenza di una prima parte di ottobre con flussi sopramedia questo non è avvenuto in ragione di un vpt ancora troppo acerbo
abbiamo comunque verificato una situazione molto interessante in cui il successivo rinforzo tropo strato è stato indipendente e slegato da interazioni successive con flussi che sono rimasti svariate settimane sostanzialmente assenti
per fortuna il clamoroso approfondimento del vpt nel mese di novembre con un ao da record ha permesso che alla successiva riattivazione il vpt fosse sufficientemente maturo da impedire una sincronizzazione in fase cold
C'ho la falla nel cervello
Concordo con tutti gli interventi prima di questo.
Diciamo che il setting del VP attuale è figlio della situazione teleconnettiva e non invece, in fase dispositiva, espressione degli esiti estivi sul NH.
Aggiungo che il modesto SH di quest'anno è proprio espressione del fatto che il VPT ha potuto approfondirsi in sede polare.
Se i giovani sapessero, se i vecchi potessero!!!
che poi quella è vecchia
ora siamo così
C'ho la falla nel cervello
No spoken word....Just a scream
stazione meteo di casa: https://www.wunderground.com/dashboard/pws/ITAGLI6
secondo me intendeva i warming, saranno + avanti, penso
-16,1 il 6 e il 14/02/2012 +41,1 il 04/08/2017
www.meteosystem.com/stazioni/savignanosulpanaro/
Aggiungo che anche un semplicistico raffronto tra il delta termico/GPT di quest'anno e quello dello scorso/i anno/i implichi un maggior impiego di energie volte al raffreddamento--> cooling del VP
Al netto delle TLC più o meno favorevoli.....
Se i giovani sapessero, se i vecchi potessero!!!
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