C'è una discussione dove provammo ad accennare qualche spiegazione:
il td della paleoclimatologia
Vai verso le ultime pagine.
La mia ipotesi è che nel MWP prevalessero in area euro-atlantica anticicloni simili a quelli anni 2000-2010, invadenti ad Occidente e portatori di clima mite, riflesso di una NAO tendenzialmente positiva.
Non ho paper particolari sul VP, ma confermo quanto riportato da @burian br riguardo a diversi studi riguardo la NAO frequentemente positiva durante quel periodo. Ancora dei dubbi ci sono tuttavia, come espressi ad esempio qui Just a moment... "If climate models are to be trusted, such a result suggests that the interpretation of proxy reconstructions of the NAO index in terms of atmospheric patterns [Trouet et al., 2009] should be revised (or at least moderated) considering synoptic meteorological processes."
Dottorando in Polar Sciences - Il mio libro su Amazon: L'apocalisse climatica del 536
Estremi termici dal 1774: -18.6° (1985) / +38.1° (2003)
Il mio sito e la mia stazione meteo: http://meteopsn.altervista.org/index.html
Per completare, l'estate. In questo caso le ricostruzioni nel lontano passato sono un po' più discordanti.
ATH:
ATH_Summer.jpg
Picco recente negli anni '80, ora siamo ai minimi; nel lontano passato potrebbe essere stato quasi del tutto assente.
ATL:
ATL_Summer.jpg
Abbastanza altalenante nell'ultimo secolo, prima è un rebus.
BLN:
BLN_Summer.jpg
Valori alti negli anni '70 e forse molto di più nel 1820/29, prima valori generalmente bassi.
ZON:
ZON_Summer.jpg
Picco negli anni 1990/99 e forse una forte presenza a cavallo tra '700 e '800.
EUH:
EUH_Summer.jpg
Valori attuali altissimi, in passato invece una qualche presenza c'è stata negli anni '40 e attorno a metà '800. Abbastanza frequente anche nel '500 e '600?
EUL:
EUL_Summer.jpg
Da diversi anni siamo a zero, dopo il picco degli anni '60. Prima era stato abbastanza presente o anche molto presente.
SCH:
SCH_Summer.jpg
Ultimo decennio in risalita ma non ai livelli degli anni '30; presente anche a metà '800 e forse a metà '700.
SCL:
SCL_Summer.jpg
Valori attuali molto bassi dopo i picchi degli anni '90 e '60 e della prima metà del'900. Abbastanza presente anche nella prima metà del '700.
Di nuovo come confronto, le 10 estati più calde e più fredde per la mia zona (i dati pre 1774 sono al solito ricostruzioni da prendere con le pinze):
1 1675 2003 2 1628 2022 3 1618 2012 4 1695 2019 5 1692 2017 6 1639 2018 7 1813 2015 8 1627 1822 9 1663 2009 10 1621 2021
L'estate freddissima del 1675 ha chiuso con un'anomalia di -5.2°C, quella bollente del 2003 con +3.7°C. Le estati fredde si concentrano insomma nel XVII secolo; nell'estate 1813, l'unica in classifica delle più fredde, non si sono mai superati i +30°C, inconcepibile oggi. Desolante la classifica delle più calde, con solo una del lontano passato, quella del 1822, che ci rientra ancora.
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Il concetto di freddo o caldo è relativo. Un periodo che consideri freddo lo è perchè il precedente è stato caldo, ma se arriva un periodo ancora più freddo il periodo in questione da freddo lo consideri caldo.
Fare considerazioni quindi di maggior o minore varianza su concetti relativi non ha senso secondo me. Ci possono essere altri motivi, legati ad altri fattori, ma di sicuro non al caldo o freddo in quanto tali.
Se poi hai qualche studio in merito approfondisco.
Ti ho detto che è un fatto, è scienza.
Non credo abbia bisogno di dimostrartelo, basta che apri un mese di Gennaio a Ojmjkon ed uno a Timbuctu per apprezzarlo. Vedrai che Ojmjakon può passare da anomalie a -20/-30° dalla media ad anomalie a +20/+30° con una facilità disarmante, mentre a Timbuctu è tanto se si scende a -5° o si sale a +5° dalla media episodicamente.
Ovviamente sì che il concetto di freddo è relativo, ma io infatti ho parlato di posti freddi sottintendendo "posti più freddi" che non credo abbia bisogno di dirti dove si trovano.
In generale, più un clima è freddo (= con temperatura media più bassa) maggiore è la varianza rispetto alla propria media climatica.
Suppongo che @burian br avesse in mente ad esempio i cicli di Dansgaard-Oeschger, ovvero fortissime oscillazioni avvenute durante l'ultima era glaciale: Abrupt Climate Change During the Last Ice Age | Learn Science at Scitable
Inoltre, l'aumento della varianza termica a livello globale non pare essere in aumento, anzi man mano che il clima si riscalda probabilmente si ridurrà: No increase in global temperature variability despite changing regional patterns | Nature (è un articolo di 10 anni fa, se ho tempo provo a trovarne anche di più recenti)
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Ma io non contesto che in un particolare momento possa essere successo. Vai a capire le cause però. Che non possono essere ridotte drasticamente a "quando fa più freddo" c'è più varianza. E quando fa più caldo meno. E l'esempio polo tropici con escursioni diverse non c'entra niente. Ai tropici o fa mediamente più caldo o fa più freddo l'escursione sarà sempre bassa. Che senso ha paragonarla con le zone polari?
Inoltre la mia considerazione a "spanne" che riscontro sia localmente ma anche in molte altre zone è che in un clima mediamente più caldo si continuano a fare svariati record di freddo.
Penso agli USA quest'anno, ma anche fine febbraio 2018 da noi. Record di freddo e con buona probabilità aumento dell'escursione annua. In un clima più caldo.
Ma comunque ribadisco: caldo e freddo sono concetti relativi. Se fosse vero in assoluto dovrei aspettarmi che se ipoteticamente scaldassi la terra continuamente arriverei al punto di non avere più escursione, da nessuna parte.
Ho letto l'abstract.
E dicono sostanzialmente che contrariamente a quanto ipotizzato da "altri", ovvero che col riscaldamento ci sarà maggior varianza, in realtà loro trovano che non cambia niente.
Che mi pare abbastanza diverso rispetto alle considerazioni fatte su climi freddi e caldi.
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