è ottimo
magari quest'anno non sentiamo dire che stava il blu causa lo scioglimento dei ghiacci groenlandesi
Schermata 2022-09-28 alle 23.06.08.png
C'ho la falla nel cervello
In realtà credo che la PDO sia negativa, perchè appunto se non vado errato (correggetemi se sbaglio) il segno della PDO è dato dalla differenza tra W-Pacifico ed E-Pacifico. Le anomalie positive ci sono in entrambi i settori ma se noti nell'W Pacifico sono più forti, da cui il segno meno (anche se magari non così marcato).
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Le proiezioni della Nina nella regione ONI (3.4) depongono a favore ancora di un segnale mediamente moderato (o debole/moderato) fino al mese di dicembre compreso.
20220927.sstOutlooks_nino34.png
Solo tra gennaio e febbraio i centri di calcolo ne decretano la fine.
Le caratteristiche insite nella circolazione troposferica e in prospettiva in stratosfera potrebbero essere in qualche modo assimilabili nel tardo/autunno e nella prima parte dell'inverno a quelle mediamente assunte nella parte prevalente della precedente stagione invernale.
In tal senso occorrerà, a mio avviso, ragionare in ottica del comportamento del vortice polare troposferico e soprattutto stratosferico a partire da fine novembre / inizio dicembre....
Matteo
Metà e metà
Il segnale è negativo quando le coste nordamericane presentano anomalie da neutre a negative mentre al largo le anomalie sono positive, viene da sè che la maggiore calura si accumula verso il Giappone in fase di PDO-.
Questo schemino trovato googolando è utile
E' possibile che il dipolo si stia ridimensionando.
Fatto sta che la Pdo era ancora nettamente negativa nel mese di agosto
Cattura.JPG
Matteo
Ultima modifica di DuffMc92; 30/09/2022 alle 10:52
Torniamo a parlare dei pattern non solo troposferici ma anche stratosferici indotti dalla Nina
Uno dei papers più affermati in tale senso viene dal Dipartimento di fisica di Madrid: The Stratospheric Pathway of La Niña
Vengono ipotizzati gli esiti sulle onde planetarie di due tipologie de La Nina facendo riferimento al valore ONI (si tratta quindi della regione 3.4 o La Nina cp) in quanto già da precedenti studi era stata confermata la scarsa influenza degli effetti SSTA- palesemente addossati all'America latina (La Nina Ep).
In caso di La Nina "estesa" (definita tale entro i paramentri di -1°C) la correlazione rispetto al segno del Nam è assai bassa e da qui la difficile prognosi legata a tale situazione, mentre in caso di La Nina forte (oltre anomalìe di -1°), in 5 casi su 7 esaminati si è assistito ad un processo di interazione distruttiva tra i flussi di calore e le waves a causa del diverso assetto dei vortici climatologici e quindi a NAM+.
In primis si è notato il forte indebolimento e occidentalizzazione della depressione semipermanente aleutinica (che risulta anche più bassa di latitudine) con tendenza a PNA- prevalente nel caso di La Nina forte.
L'impatto dirompente su wave 1 è già stato peraltro discusso:
Influences of ENSO on Stratospheric Variability, and the Descent of Stratospheric Perturbations into the Lower Troposphere
Si è riscontrato un forte di indebolimento di w1 e una scarsa capacità di penetrazione all'interno della massa del vps, contestuale ad una maggiore canalizzazione su w2 spesso tuttavia con trasferimento di momento limitato all'area subpolare.
Le dinamiche di distruzione del trasferimento delle onde planetarie verso la stratosfera polare sono concentrate, nel caso indicato, alla parte iniziale e mediana dell'inverno, mentre un recupero con possibili SSWs da parte delle waves, si è notato nel tardo inverno (segnatamente oltre il 20 febbraio).
Le dinamiche distruttive delle waves sono individuabili dal comportamento dell'E.P. flux ove non solo viene generata divergenza dell'attività dei flussi di calore ma addirittura inversione dei vettori in direzione dei tropici. Si assiste quindi ad un riscaldamento delle regioni subtropicali dovuto alla subsidenza delle masse d'aria respinte nel loro percorso verso il polo che aumenta il gradiente rispetto al vortice freddo incentivando zonalità e forte jet stream polare.
Vengono indicati anche alcuni compositi in troposfera rappresentativi delle anomalìe che generano l'interazione distruttiva tra i flussi e i vortici climatologici.
Cattura2.JPG
Nelle evidenze citate da ulteriori papers vi è un'ulteriore evidenza consistente nella creazione di un pattern Scand negativo in troposfera come esito di una già avvenuta dinamica distruttiva delle waves stratosferiche.
Non vengono, all'interno dello studio citato per primo, fatti riferimenti agli indiscutibili effetti di una Nina "forte" sulle dinamiche della Madden Julian Oscillation che tende mediamente a restare piuttosto bassa o quasi assente di magnitudo o uscire comunque nelle prevalenti fasi dello stage tipico de La NIna (0,5/1,5).
A fini meramente pronostici, ad oggi difficilmente azzardabili , occorrerà valutare nel corso dei prossimi mesi se la Nina manterrà una fase particolarmente attiva nel suo settore centrale e quindi anche la tendenza da parte del SOI a mantenersi su valori più o meno elevati come quelli attuali.
Ultima modifica di mat69; 30/09/2022 alle 11:33
Matteo
Aggiornamento di ottobre, nulla di nuovo sotto il sole
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