
Originariamente Scritto da
cavaz
La disposizione all’inversione dei venti zonali a 10hPa, necessaria per decretare l’MMW, è senza dubbio da evento displacement. Alcuni studi ci indicano tuttavia un certo periodo temporale da prendere in esame, sia prima (5 giorni) che dopo (10 giorni) la data dell’evento, per valutare la possibile suddivisione dei lobi del
VPS, che decreterebbe quindi un evento di tipo split. Ad ora comunque tutti i forecast indicano, per queste tempistiche, la prosecuzione della dislocazione del nucleo ma senza arrivare alla bilobazione.
Per quanto riguarda il riassorbimento delle anomalie termiche, è del tutto normale a seguito dell’inversione zonale, in quanto lo strato antizonale non consente la trasmissione dei flussi di calore. Il disturbo rimane comunque evidente nel campo barico, seppur affievolito in quello termico
BA180BF0-6034-4E50-8164-0D7336B38746.png
Passando all’analisi di una possibile linea di tendenza, va dapprima ammesso che è assai evidente il fatto che qualcosa non sia andata per il verso ipotizzato dal
CTS nella stesura dell’outlook. Andando ad analizzare le probabili cause di queste differenze, emergono 3 fattori importanti e probabilmente legati tra loro:
- la nuova recrudescenza dell’episodio di NINA o almeno della sua componente atmosferica, testimoniata dalla nuova impennata dei valori giornalieri del
SOI da inizio febbraio
- l’andamento della
MJO, rimasta per troppo tempo in una fase non forzante (3) ed ora in uscita sul settore Pacifico ma con magnitudo troppo debole
- l’MMW (di cui ho parlato sopra) che ci saremmo aspettati di tipo split dati alcuni predictor e la buona attività del pattern a 2 onde nel corse della stagione ma che invece risulterà (molto probabilmente) di tipo split
Fatte queste doverose precisazioni, credo che ci aspetto un periodo piuttosto lungo abbastanza monotono sul nostro settore. Passata la fase in cui il promontorio anticiclonico ci passerà direttamente sopra la testa, ormai ben inquadrata da giorni dai modelli, credo che subito dopo metà mese si manifesteranno in troposfera gli effetti del major warming e che consisteranno in un forte accorpamento delle vorticità sul settore nord Atlantico-Nord Europeo. La corrente a getto dovrebbe abbassarsi notevolmente di latitudine sul settore europeo in questa fase, andando ad interessare le zone dell’Europa centrale.
L’MMW displacement però non sarà l’unico evento degno di nota in stratosfera, in quanto a seguito di questo viene visto nei forecast un ESE warm, con
NAM in discesa fino a -3,5 ad inizio terza decade per
gfs
1A4377F9-F378-4783-867D-8F752389FBEB.png
Questa dinamica dovrebbe portare ad una maggiore destrutturazione del
VP anche a livello troposferico. La situazione pregressa dovrebbe comunque mantenere le vorticità disposte sul nostro quadrante, con
NAO che quindi dovrebbe permanere su valori positivi per gran parte della seconda metà del mese di febbraio. Rimane da valutare la possibile evoluzione a split in questa fase di ESE warm (ipotesi comunque al momento minoritaria), che potrebbe portare ad un’azione anticipata con calo della
NAO già verso metà della terza decade.
Segnalibri