
Originariamente Scritto da
mat69
Riprendo da questo mio post per evidenziare quanto detto in merito ai possibili step evolutivi indicati.
E' del tutto evidente che la fase forzante descritta dai principali indici a livello emisferico sia l'artefice dell'attuale e prossima futura configurazione nel comparto atlantico dove il segno negativo della
nao sia effetto del forcing avvenuto in sede pacifica e ben indicato da
PNA risalito e poi in nuova fase di repentino calo:
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A far da contorno la fase + del
AAM che ha prodotto, grazie al momento positivo del Mountain Torque asiatico, un disturbo in grado di rinforzare, seppure in modo temporaneo, la prima cresta dell'onda planetaria , risolvendo (1) la dissipazione di flusso verticale di calore avuta ad oggi e strutturando (2) un trasporto di calore e momento in grado di rivelarsi maggiormente intrusivo anche in stratosfera alle quote più elevate
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Se si può dire che ad oggi non vi siano segnali evidenti di un low flux nel passaggio in bassa stratosfera (ma neppure lo scorso anno fino ad oggi c'era stato!), l'eccessiva canalizzazione dei flussi indotti dalla debolezza di w1 producendo un elevato w.number in troposfera, ha prodotto scarso trasporto di eddy efficaci a dar sostegno alla principale onda planetaria e in tal senso il secondo grafico (heat su 1/2/3 w) è piuttosto chiaro.
Tornando alle premesse iniziali, la ripresa di w1, riducendo l'eccessiva frammentazione e canalizzazione verticale dei flussi, sta attualmente incidendo anche in alta stratosfera laddove il forcing appare oggi esistente:
gfs_nh-epvstream_1500K_20221126_f000.png
Si tratta tuttavia, come detto, di una ripresa solo temporanea e il crollo su valori molto bassi del
PNA e la stessa neutralizzazione della fase positiva di momento angolare mettono in evidenza un ritorno ad un wave number più elevato e un repentino raffreddamento della stratosfera nei piani medio alti ed alti.
T_2022120600_F240_ZMEAN.png
Si ritornerà nell'arco dei prossimi 10 giorni ad una configurazione 2 waves pattern in media stratosfera e ad una progressiva risoluzione del disturbo alle quote più elevate proprio a causa delle remissione di w1.
ecmwf_z50_anom_nh_240.pngecmwf_z10_anom_nh_240.png
Il minor warming visibile in stratosfera che contribuirà persino ad un'inversione del gradiente termico rappresenta, a tutte le quote, un sostanziale svuotamento di vorticità del settore canado groenlandese.
Il minor contributo dei flussi di calore all'interno della prima decade di dicembre, fa pensare ad una progressiva risoluzione del disturbo con gran parte della massa del vortice polare in rotazione in senso antiorario dall'artico orientale verso il polo geografico.
Il comportamento della troposfera proprio a questo punto (che rappresenta l'inizio del 3° step) sarà dirimente per riuscire a comprendere se e in che misura la ripresa dei flussi di calore potrà riuscire ad evitare un raffreddamento eccessivo del vortice polare ad iniziare dalle quote più elevate della stratosfera (già arrivate a quel punto ad un notevole raffreddamento).
In tal senso la ripresa della fase positiva di momento angolare descritta dal grafico, sarà essenziale per vedere se la troposfera possa riuscire o meno a strutturare disturbi di rilievo al
vps prima di un previsto calo del diagramma inquadrato verso la fine dell'anno....
Ci aggiorneremo.

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