Evoluzione cmq simil.2010 nulla di strano sarebbe
Buongiorno a tutti.
Fermo restando che a queste distanze le valutazioni sono di fatto sempre molto aleatorie (come già detto) è indubbio che quella dinamica potrebbe essere, se perdurante nel tempo, "nefasta" per un certo approfondimento del VPS.
Però al momento la distanza dal target e soprattutto l'eventuale durata sono al momento elementi che ci devono fare stare abbottonati.
Sarà molto importante capire se il " cerchio polare" sarà solo temporaneo. In tal senso l'andamento della Madden sarà da monitorare.
E vista la vivacità Pacifica vissuta fino ad oggi m'immagino una nuova frattura del getto in area Pacifica oltre le indicazione degli ultimi run di ECMWF
Certo è che se si proseguisse come il run di controllo 12 z di ECMWF potrebbe essere un problema.
Se i giovani sapessero, se i vecchi potessero!!!
È come vedere un film già visto temo..
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Ogni stagione invernale vista è peculiare a se.. Per me che arrivo adesso a seguire, sarebbe interessante capire questo trasferimento di vorticità, farà probabilmente mancare approvvigionamento di correnti gelide verso il Mediterraneo.
In merito a quanto espresso ieri mattina allego la dinamica di ECMWF00.
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Dinamica che mostra, al netto delle valutazioni circa il tempo Europeo si vede bene come sul comparto Pacifico il jet stream pilotato dai profondi GPT in uscita dall'Eurasia tenda a perdere forza.
Insomma buona dinamicità in quel comparto.
Stiamo sperimentando, dalle proiezioni dei GM, come da dinamiche simili si vada verso soluzioni opposte in troposfera e di riflesso in strato.
Se i giovani sapessero, se i vecchi potessero!!!
E riprendiamo da qui per provare a dare qualche linea distintiva al 4° step che segue la fase, ormai a breve in essere, della ripresa dei flussi nel Pacifico e la riattivazione in stratosfera di W1.
Come ormai assistiamo da diversi anni il forcing in atto sviluppato dal gradiente in essere va a scontrarsi contro una sostanziale frammentazione delle masse artiche nella troposfera polare e in una scarsa coesione e compattezza delle vorticità potenziali che proprio sul polo dovrebbero raggiungere la massima estensione e forza in questa stagione.
La dimostrazione ancora una volta evidente è mostrata dal grafico in essere:
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La facilità con la quale gli eddy calore e momento riescono a realizzare il wave breaking (ovvero la rottura dell'onda planetaria e l'inversione di gradiente) in troposfera prima di avere un significativo impatto alle quote più elevate (soprattutto tra i 10 e i 30 hpa) si porta dietro tutta una serie di conseguenze, prima fra tutte l'indebolimento dei flussi di calore dovuto al crollo del gradiente meridionale di pressione e temperatura che diminuisce in troposfera e aumenta in stratosfera dato l'approfondirsi del vortice stratosferico.
Il danno causato dal wave breaking troposferico non presenta tuttavia esiti scontati (quello di un ese cold a fine anno tanto per essere chiari) dal momento che nelle corde dei modelli è già presente una sua relativamente rapida risoluzione con una probabile riattivazione dei flussi di calore nei pressi delle feste di Natale quando indubbiamente il vps raggiungerà valori molto prossimi alla soglia (indicativa) di un raffreddamento estremo.
Lo stesso incremento del Pna ipotizzato dalle eps sia su base ecmwf che gfs darebbe ragione circa la ripresa dei flussi proprio tra Natale e fine anno.
Resta quindi non peregrino il fatto di mantenere come ipotesi sostenibile quella di conseguente fase in detto periodo assimilabile ad uno Scand+ pattern alternato ad influenze polari marittime, giusta la verosimile trasmissione d'onda dal Pacifico conseguente alla ripresa di una fase forzante d'onda.
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Matteo
Riguardo ai discorsi fatti ieri sera al webinar
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gli aggiornamenti odierni della MJO ci illustrano un quadro ancora poco chiaro, già nel breve termine. Quello che si può comunque dire è che il possibile passaggio sull’indiano (fase 2) nella migliore delle ipotesi è un passaggio molto rapido e anche troppo anticipato rispetto a quelle che potrebbero essere le problematiche derivanti dalla formazione dell’HP polare, che dovrebbe invece vedere la genesi con convezione assente o debole sul settore del continente marittimo, stando alle proiezioni attuali
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