Parto dalle considerazioni fatte nel 3d sulla Nina:
Analisi/aggiornamento NINA 2022
per ritenere che l'attuale condotta da parte del vortice polare si stia discostando in maniera apprezzabile rispetto gli autunni contraddistinti da un ritardato coupling tropo/stratosferico e assomigli al contrario molto di più a quanto visto nel corso dell'autunno 2021 ma con tempistiche più accelerate rispetto quelle di allora.
L'attività dei flussi di calore infatti appare già ben impostata e il trasferimento dell' heat flux in grado di strutturare i primi trasferimenti di momento delle aree subpolari del vps accennando ad un 2 waves pattern.
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La pervietà dei canali di flusso in grado di trasferire momento alla quote superiori è evidente come del resto anche il fatto che la prematura condizione del vortice polare stratosferico e il suo ancora poco spedito processo di raffreddamento possa far presumere efficace e in un certo senso atipica la conformazione del vps:
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Il setting verso il quale la troposfera si sta avviando decreta il definitivo termine della quiescenza circolatoria estiva e la ripresa di tonicità del jet stream polare.
Riemergono progressivamente, a scapito delle inerziali condizioni delle ssta nord atlantiche che non depongono a favore del segno positivo della Nao, caratteristiche circolatorie proprie di un avvio sincrono del vp a tutte le quote e gli input verso una fase temporanea di rinforzo zonale caratteristiche delle forzanti troposferiche in atto.
Occorre tuttavia a mio avviso porre ancora una volta la nostra massima attenzione al comportamento de La Nina nel corso dei prossimi mesi e, stante le attuali proiezioni, ipotizzare forse il fatto che le attuali abbondanti e tempestive condizioni di flusso, possano scarsamente incidere nel vps qualora le condizioni enso non favoriscano un'adeguata propagazione di calore a partire da novembre quando il vps si approfondirà in modo consistente.
Infatti la Nina soprattutto qualora di tipo cp (o west based) e di magnitudo pari o superiore a -1 (pari / inferiore di t. a -1) tende a favorire un vps strong (NAM+) e a dinamiche distruttive delle onde planetarie soprattutto di w1 che presenta portata determinante per incidere nel disturbo al core del vps una volta in stato di deciso approfondimento.
Influences of ENSO on Stratospheric Variability, and the Descent of Stratospheric Perturbations into the Lower Troposphere
La tendenza ad una canalizzazione degli heat flux su w2 (w1) è una caratteristica modulatrice dei pattern indotti da La Nina (El Nino) e ad una minore (maggiore) tendenza ad intrudere nel core del vps.
La portata infatti climatologica del flusso di w2 è inferiore a quella di w1 e da sola insufficiente ad evitare il progressivo raffreddamento del vps che tende a perseguire l'equilibrio radiativo nel proprio core.
Questa tendenza al raffreddamento attraverso l'insufficiente portata di W1 è visibile attraverso un trasferimento bilaterale di momento che tende a rimanere latente a latitudini subpolari consentendo al nucleo del vortice polare un deciso raffreddamento soprattutto in media stratosfera (30/50 hpa).
Deve, a mio avviso portarsi un occhio di particolare attenzione al comportamento del SOI nel prosieguo verificando la coerenza delle previsioni sullo stato dell'enso emesse dai maggiori centri di elaborazione.
In tal senso merita anche uno sguardo prematuramente attentola seconda parte della stagione invernale dove a quanto detto sull'enso potrebbe accompagnarsi anche un'attenta valutazione della combinata WQbo/ SFI > 150 secondo gli studi incidente nei disturbi al vps nella seconda parte della stagione fredda.
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Ultima modifica di mat69; 29/09/2022 alle 14:11
Matteo
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