Sì, ma non parliamo troppo di passato, il 2000/2001 è stato tirato in ballo (da me) proprio per alcune somiglianze teleconnettive, ad esempio l'uscita verosimile da una fase ENSO- di magnitudo importante e di lunghezza >2 anni, l'imprinting PDO- (all'epoca però più netta), la lunghissima fase di inverni NAO+ che precedette quell'inverno (nel periodo 1988/2000 ci furono solo 2 stagioni con NAO invernale negativa su base trimestrale e il solo 1995/96 ebbe NAO- per tutti e 3 i mesi), ci sono anche somiglianze nella modulazione del getto in ATL e qualcosa forse un pelo anche a livello di anomalie delle SST anche se quelle negative erano meno centrali e più spostate ad est, mentre era sicuramente meno attivo il monsone indiano.
2014/15 l'inverno più bello che abbia mai visto...contai 7 episodi nevosi a gangi in Sicilia, tra tutti quello di fine anno e quella del 9 febbraio..con tempesta di neve e venti a 100 km/h.. Anche in quel mese di ottobre ci fu una forte ondata di caldo, anche se può voler dire nulla.
non un VP distrutto ma certamente non da ESE Cold direi.
Si vis pacem, para bellum.
Intanto una situazione potenzialmente evolutiva anche per il comparto euroatlantico rischia di andare ad infrangersi contro un nuovo rinforzo in atto del segnale della Nina, non solo nella regione ONI ma anche in quella più avanzata (enso 4) dove si riscontrano anomalìe negative delle sst inferiori a -1°C.
Quanto previsto fino a pochi giorni fa dai forecast della Madden Julian Oscillation, con il passaggio da una fase 5 e poi in progressione verso 6/7, è stato abbandonato a favore di un esordio diretto in fase 6.
Viene a mancare l'attività iniziale di richiamo d'onda prevista dallo Stage 2 della Oscillazione del Vento Globale (GWO) durante la quale a seguito di una fase di rinforzo del vortice polare, la fase positiva del FT (frictional Torque) annuncia quella dei MT (mountain Torque) rispetto le catene più alte del nostro emisfero ovvero quella asiatica e le Rocky Mountains.
Tali profilo orografici incentivano la trasmissione di eddy calore e momento nella cresta d'onda e la successiva trasmissione di moto della stessa verso est.
La fase 5 (abortita) della Mjo costituisce proprio la parte di costruzione di tale dinamica con richiamo d'onda anche nel comparto centro occidentale del N.Atl. e migrazione di aria polare marittima verso il continente europeo alle medie latitudini.
Dalle anomalìe dei meridional winds mentre si nota che la dinamica si realizza a ridosso della catena asiatica, resta invece bloccata poco ad est dello Stretto di bering nel Pacifico, minimizzando anche temporalmente quelli che sono gli effetti di trasmissione di PNA+ verso la costa californiana.
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La situazione resta sostanzialmente bloccata nel Pacifico nonostante la Mjo in fase 6, mentre la successiva probabile evoluzione in fase 7 ricreerà un ATR e un nuovo blocking alle correnti occidentali con probabile aumento di gpt verso l'Europa occidentale e centro settentrionale.
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In questo contesto è del tutto probabile che vengano a mancare gli effetti di un riflesso d'onda alle quote superiori con un vps che in alta e media stratosfera si rinforzerà cospicuamente, restando invece piuttosto frammentato alle quote più basse.
Matteo
Se ho capito bene Matteo e se si confermasse questa evoluzione troposferica non mi pare che, tradotto in soldoni, si stia partendo con il piede giusto... Vero?
Cioè, in media alta strato abbiamo un VP che sta maturando bene (velocità zonali in rinforzo, buona presenza di ozono e buona area di estensione del VP dopo un inizio con il freno a mano tirato) mentre però più in basso abbiamo dei problemi a causa di una forte e anomala attività nel pacifico centro occidentale a ridosso dell'Indonesia.
Immagino che la cosa possa essere un problema nelle prossime settimane/mesi, in quanto una cattiva o scarsa comunicazione tra la stratosfera e la troposfera difficilmente porta a qualcosa di buono...
Si Gio.... in realtà il mio occhio si era un pò più spostato verso la situazione circolatoria votata alla siccità in diversi Paesi europei tra cui parte della nostra penisola ma in fondo poi pur per ragioni diverse anche l'aspetto che hai rimarcato è la conseguenza di una probabile fase futura di calo degli eddies sulla prima cresta d'onda dopo una partenza tutto sommato niente male.
Al momento tuttavia la cosa mi impensierisce fino ad un certo punto, data la precocità nella quale osserviamo questo rinforzo del vps in media ed alta quota.
Auguriamoci che i forecast enso abbiano buona vista nel aver considerato quello attuale, l'ultimo picco della Nina specie nella regione 3.4 ove viene misurato il SOI e nella regione 4 (quella più occidentale).
Matteo
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