Si attenzione però....
Obiettività vuole che di questa affascinante dinamica, bella da apprezzare in quanto si vede in pratica il risultato di anni di studi e di dottrina, debba essere valutata anche nei suoi "rischi" nei risvolti troposferici
Questa dinamica di split è molto sui generis in quanto le vorticita potenziali residue in sede canadese andranno a scemare rapidamente.
Il rischio di una forte deriva antizonale del blocco e' cosa possibile dopo un'iniziale sua prima fase di centralità.
Va quindi seguita con calma e attenzione dando nulla per scontato
Matteo
Tipo cosigfsnh-0-384.jpg
Inviato dal mio CPH2211 utilizzando Tapatalk
al momento mi sembra un displacement:
questo il link nel caso non si veda:
gfs_nh-gphtemp_030hPa_20230219_f300.png
e in tropo AD pronunciatissimo:
sia per GFS che per ECM (chiaramente controllo, va più avanti nel tempo dell'ufficiale ma la somiglianza è palese):
c'è ancora tanto tempo, ma sinceramente di run da split non ne ho visti ultimamente
Si vis pacem, para bellum.
Parlare di "trasmissione di moto" mi sembra eccessivo, essendo la stratosfera enormemente + leggera della troposfera, MA gli sbilanciamenti delle vorticità hanno certamente effetto sulla colonna imponendo di "cercare" soluzioni di equilibrio termodinamico. Di norma ti accorgi di una situazione di sbilanciamento (il displacement lo è, forte) quando la troposfera comincia a cercare equilibri in AD ... in molti casi, se non tutti, la prima fase di tentativo di equilibrio si attua con AD sul lato pacifico (2012 x esempio, anche se era un displacement senza inversione dei venti zonali) e questo si nota gia i prox giorni ... questo x esempio, 72-120h
ECH1-120.png
Poi le forze che tendono a riequilibrare la colonna tenderanno a portare in sincro le vorticità, e qui dovrebbe essere quello che si nota in long e extra-long con travaso sul lato euroasiatico, in pseudo-sincro con le vorticità anche stratosferiche .. es ..
gensnh-0-1-300.png
... qui è inutile fare "previsioni", hanno difficoltà i GM a capire gli equilibri dinamici, figuriamoci noi. Comunque la dinamica che mostrano i GM gia da qualche giorno è tipica di situazioni di displacement, minor o major che sia, non è fondamentale, fondamentali sono gli squilibri e i movimenti necessari x riequilibrare, o almeno provarci, la trottola atmosferica difficilmente trova equilibrio, altrimenti vivremmo sempre inverni demmerda
Si vis pacem, para bellum.
C'è anche da dire che la stratosfera ha dei moti che sono molto più coerenti di quelli in troposfera e anche questo determina un maggior trasferimento del segnale, malgrado la sua "volatilità", in un sistema quasi-caotico (che per sua natura tende ad auto-organizzarsi onde raggiungere il massimo dell'entropia) ...situazione comunque da seguire con interesse, malgrado al momento clou saremo già entrati in primavera...
Non cambierebbe molto se non il fatto che si viene a trovare un altra vorticità +/- importante, che comunque rimane anche nel displacement .. di fatto anche se "diventa" uno split, o meglio si accentua una vorticità ricreando un secondo nocciolo, non cambia molto, gli squilibri importanti riguarderanno il vortice + forte e importante in displacement. ... non è la stratosfera che detta le vorticità, in displacement c'è andata xhè le forze/attriti/flussi di calore e gpt sono arrivati dalla troposfera, questo crea squilibri sulla colonna che tenderanno ad essere colmati x le leggi della termodinamica e x questo che la troposfera tenderà ad avere certi movimenti che vediamo nella storia meteo in queste situazioni.
Giusto Sergio, ma il trasferimento può avvenire solo nell'ambito della stratosfera (che ha il gradiente invertito), con la troposfera sarà necessario un gioco di equilibri delle vorticità e antivorticità (che poi sono le valli e le colline della tropopausa tramite la quale si vanno a sentire i due status. .. primavera si, ma meteo, saremo in pieno Inverno astronomico e a marzo di eventi importanti ne possono avvenire (es. 71, 85, 87, 2003 ...)C'è anche da dire che la stratosfera ha dei moti che sono molto più coerenti di quelli in troposfera e anche questo determina un maggior trasferimento del segnale, malgrado la sua "volatilità", in un sistema quasi-caotico (che per sua natura tende ad auto-organizzarsi onde raggiungere il massimo dell'entropia) ...situazione comunque da seguire con interesse, malgrado al momento clou saremo già entrati in primavera...
I diagrammi strato continuano a confermare l'assoluta atipicita' di questa dinamica s-t in realizzo ai primi di marzo.
Un deterioramento del vps che segue la prima inversione dei venti zonali ove è evidente la componente troposferica di trasferimento calore e momento.
La seconda inversione è autoprodotta a causa dell'erosione delle PV nella zona di "surfing" del vps e avviene senza alcun particolare apporto di calore.
ens_nh-hgtwaves_010hPa_20230220.png
ens_nh-eddyfluxes_010hPa_20230220.png
Matteo
Come diceva il buon Andrea @4cast sul gruppo whatsapp, la componente fotochimica è palese in questa seconda inversione zonale e lo si nota appunto dalla scarsa intensità dei flussi di calore. La stagione ormai avanzata (con raggi solari che arrivano ora sulla verticale del Polo) e il buon livello dell’ozono stanno alla base di questa dinamica che, nonostante una configurazione barica un po’ sgangherata (con un vortice secondario canadese nettamente minoritario), ha certamente caratteristiche chiare da evento split, come ad esempio la destrutturazione delle EPV in medio/alta strato e la ripartenza del VPS dall’alto.
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