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Risultati da 11 a 20 di 46
  1. #11
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di mat69
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    Predefinito Re: ITCZ 2023: discussione e analisi

    La fase attuale ma soprattutto quella in divenire a breve viene annunciata, da un importante avanzamento della linea del W-ITF oltre i 19°N con influenza del West Africaan Monsoon su Niger, Mali fino a sud dell'Algeria mentre la posizione di avanzamento climatologica del periodo dovrebbe passare dai 17.5 ai 18°N.

    Cattura.JPG

    Un importante balzo in avanti messo in atto da un confusa attività tropico equatoriale indopacifica con una fase temporaneamente remissiva dell'ONI proprio a ragione dell'interazione con centri convettivi che stanno operando ad alta frequenza anche nell'oceano indiano oltre che, a bassa frequenza condizionati dallo stato Enso +, nel Pacifico.
    Da ciò ne è derivata una fase condizionante il diagramma RMM della mjo rimasto quasi costantemente nel cerchio.
    Dal calo del PNA, benché in costanza di un momento angolare sempre positivo e di una fase 6 di GWO (stage 3 tipicamente da El Nino), nasce questa heat wave per trasmissione del wave train dal Pacifico settentrionale all'oceano atlantico.
    Da qui una marcata ondulazione che porta ad un quasi totalmente prevalente pattern NAO negativo.

    Cattura.JPG

    Se però ci riferiamo al comportamento medio dell'atmosfera, in questo scorcio estivo, possiamo notare proprio dagli indici summenzionati condizioni di gradiente più apprezzabile e una ritrovata componente zonale che verosimilmente è smossa dal recupero di gradiente tra le fasce tropico equatoriali e le medie latitudini.
    Per questa ragione ritengo che il trend ondulatorio, benché marcato ed enfatizzato in area mediterraneo anche da componenti locali (quali le pronunciate anomalìe calde superficiali del Mediterraneo centro occidentale) non presenti quei caratteri di stasi e di staticità già vista in altre occasioni durante il periodo estivo.
    Le medie latitudini in area europea oltre i 42°/43° nord potrebbero infatti risentire di questa fase in modo temporaneo mentre assai più dolente il tasto per le zone più a sud in quanto andrebbero a risentire anche di un avanzamento importante delle fasce tropicali alla base quindi di un rinforzato gradiente.
    Naturalmente le regioni a nord della linea di calore più stabile temporaneamente invase dalla heat wave dovranno fare i dovuti conti con l'abbassamento successivo del getto e potrebbero dover porre su questo la loro attenzione.
    La risalita del PNA e quindi una ripresa di tensione del Jet stream polare nel Pacifico è alla base di una fase forzante di sottofondo che dovrebbe riemergere dopo questo periodo di remissione in cui il SOI daily è risalito fino a valori positivi.
    E' anche probabile che questa ripresa vada a stemperare il pattern nao negativo a favore di una nuova fase di blocking segnatamente nella terza decade di luglio.
    L'elemento costante che ci indica il percorso tracciante al di fuori delle interferenze di sottofondo rispetto alle condizioni di El Nino è sempre costituito, come detto, da una costante e marcata fase positiva di momento angolare.

    Screenshot_20230706_140943_Chrome.jpg

    Ultima modifica di mat69; 06/07/2023 alle 13:10
    Matteo



  2. #12
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    Predefinito Re: ITCZ 2023: discussione e analisi

    Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio
    La fase attuale ma soprattutto quella in divenire a breve viene annunciata, da un importante avanzamento della linea del W-ITF oltre i 19°N con influenza del West Africaan Monsoon su Niger, Mali fino a sud dell'Algeria mentre la posizione di avanzamento climatologica del periodo dovrebbe passare dai 17.5 ai 18°N.

    Cattura.JPG

    Un importante balzo in avanti messo in atto da un confusa attività tropico equatoriale indopacifica con una fase temporaneamente remissiva dell'ONI proprio a ragione dell'interazione con centri convettivi che stanno operando ad alta frequenza anche nell'oceano indiano oltre che, a bassa frequenza condizionati dallo stato Enso +, nel Pacifico.
    Da ciò ne è derivata una fase condizionante il diagramma RMM della mjo rimasto quasi costantemente nel cerchio.
    Dal calo del PNA, benché in costanza di un momento angolare sempre positivo e di una fase 6 di GWO (stage 3 tipicamente da El Nino), nasce questa heat wave per trasmissione del wave train dal Pacifico settentrionale all'oceano atlantico.
    Da qui una marcata ondulazione che porta ad un quasi totalmente prevalente pattern NAO negativo.

    Cattura.JPG

    Se però ci riferiamo al comportamento medio dell'atmosfera, in questo scorcio estivo, possiamo notare proprio dagli indici summenzionati condizioni di gradiente più apprezzabile e una ritrovata componente zonale che verosimilmente è smossa dal recupero di gradiente tra le fasce tropico equatoriali e le medie latitudini.
    Per questa ragione ritengo che il trend ondulatorio, benché marcato ed enfatizzato in area mediterraneo anche da componenti locali (quali le pronunciate anomalìe calde superficiali del Mediterraneo centro occidentale) non presenti quei caratteri di stasi e di staticità già vista in altre occasioni durante il periodo estivo.
    Le medie latitudini in area europea oltre i 42°/43° nord potrebbero infatti risentire di questa fase in modo temporaneo mentre assai più dolente il tasto per le zone più a sud in quanto andrebbero a risentire anche di un avanzamento importante delle fasce tropicali alla base quindi di un rinforzato gradiente.
    Naturalmente le regioni a nord della linea di calore più stabile temporaneamente invase dalla heat wave dovranno fare i dovuti conti con l'abbassamento successivo del getto e potrebbero dover porre su questo la loro attenzione.
    La risalita del PNA e quindi una ripresa di tensione del Jet stream polare nel Pacifico è alla base di una fase forzante di sottofondo che dovrebbe riemergere dopo questo periodo di remissione in cui il SOI daily è risalito fino a valori positivi.
    E' anche probabile che questa ripresa vada a stemperare il pattern nao negativo a favore di una nuova fase di blocking segnatamente nella terza decade di luglio.
    L'elemento costante che ci indica il percorso tracciante al di fuori delle interferenze di sottofondo rispetto alle condizioni di El Nino è sempre costituito, come detto, da una costante e marcata fase positiva di momento angolare.

    Screenshot_20230706_140943_Chrome.jpg

    Buon pomeriggio, analisi molto interessante; se ho ben capito, dopo l'imminente fase rovente, dovrebbe ripristinarsi un pattern medio più in linea con quello osservato finora, con migrazione delle maggiori anomalie positive verso UK e/o Europa settentrionale.
    Grazie

  3. #13
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    Predefinito Re: ITCZ 2023: discussione e analisi

    Molto bene Matteo.
    Certo è che, come detto stamattina in chat CTS, al Sud si dovrebbe prospettare una seconda decade veramente eccezionale proprio perchè in fase di migrazione dei massimi di GPT verso ovest avremo molto caldo da smaltire che presumibilmente verrà smaltito verso est con un onda calda molto forte in fase di "prefrontale lungo"......

    Poi vedremo se ciò che hai correttamente detto troverà riscontro nei prossimi giorni
    Se i giovani sapessero, se i vecchi potessero!!!

  4. #14
    Uragano L'avatar di Marcoan
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    Predefinito Re: ITCZ 2023: discussione e analisi

    Citazione Originariamente Scritto da Porano444 Visualizza Messaggio
    Molto bene Matteo.
    Certo è che, come detto stamattina in chat CTS, al Sud si dovrebbe prospettare una seconda decade veramente eccezionale proprio perchè in fase di migrazione dei massimi di GPT verso ovest avremo molto caldo da smaltire che presumibilmente verrà smaltito verso est con un onda calda molto forte in fase di "prefrontale lungo"......

    Poi vedremo se ciò che hai correttamente detto troverà riscontro nei prossimi giorni

    A livello teleconnettivo l'analisi generale è condivisibile mentre alla luce degli ultimi aggiornamenti deterministici su base ens , meno: a mio modesto avviso lo strumento ens resta il migliore per identificare in termini di spazio e tempo ( entro max i 12/15 gg) le tendenze...perchè se la stirata zonale inquadrabile su base teleconnettiva si mantiene alta non intaccando neanche al nord italia la bolla di calore, ai fini previsionali tendenziali per i prox 10/15 gg , lo strumento ens per me resta dirimente.
    Questo non significa screditare le analisi teleconnettive, ma semplicemente specificare che sono strumenti diversi: l'uno, quello delle tlc, per inquadrare una visione generale di massima, l'altro, quello deterministico/ ENS, per inquadrare la tendenza in maniera più puntuale (spazio/tempo).

  5. #15
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di 4ecast
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    Predefinito Re: ITCZ 2023: discussione e analisi

    Anche oggi osserviamo un innaturale innalzamento delle fasce tropicali che vanno a inglobare il basso mediterraneo. È innaturale con la climatologia ma è ben stato giustificato da Matteo.

  6. #16
    Uragano
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    Predefinito Re: ITCZ 2023: discussione e analisi

    L'innalzamento pronunciato giustifica l'imminente ondata africana direi

  7. #17
    Uragano L'avatar di Marcoan
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    Predefinito Re: ITCZ 2023: discussione e analisi

    Citazione Originariamente Scritto da Stefano De C. Visualizza Messaggio
    L'innalzamento pronunciato giustifica l'imminente ondata africana direi
    Ma io su questo esprimo dubbi ricordando che lo scorso anno con un ITCZ sempre in media ,sappiamo quello che abbiamo avuto...l'itcz è un indice che, come tutti gli altri, sa solo dice poco.

  8. #18
    Uragano
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    Predefinito Re: ITCZ 2023: discussione e analisi

    Citazione Originariamente Scritto da Marcoan Visualizza Messaggio
    Ma io su questo esprimo dubbi ricordando che lo scorso anno con un ITCZ sempre in media ,sappiamo quello che abbiamo avuto...l'itcz è un indice che, come tutti gli altri, sa solo dice poco.
    Sì certamente, da sola non è sufficiente

  9. #19
    Uragano L'avatar di Marcoan
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    Predefinito Re: ITCZ 2023: discussione e analisi

    Citazione Originariamente Scritto da 4ecast Visualizza Messaggio
    Anche oggi osserviamo un innaturale innalzamento delle fasce tropicali che vanno a inglobare il basso mediterraneo. È innaturale con la climatologia ma è ben stato giustificato da Matteo.
    Solo il basso mediterraneo??...non mi pare, non arriverà decisamente oltralpe come accaduto in recenti estate passate, ma DI CERTO non sarà un'onda mobile/non stazionaria neanche al nord e limitata/confinata sotto i 42/43°N....tolto il break di 24 h a metà settimana (pericoloso), poi il nord è preso pieno dalla bolla di calore...i dettagli entro i 15 gg è sempre il determinismo (su base ens fra i 6 ed i 15 gg) a darli, non le anslisi teleconnettive.

  10. #20
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    Predefinito Re: ITCZ 2023: discussione e analisi

    Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio
    La fase attuale ma soprattutto quella in divenire a breve viene annunciata, da un importante avanzamento della linea del W-ITF oltre i 19°N con influenza del West Africaan Monsoon su Niger, Mali fino a sud dell'Algeria mentre la posizione di avanzamento climatologica del periodo dovrebbe passare dai 17.5 ai 18°N.

    Cattura.JPG

    Un importante balzo in avanti messo in atto da un confusa attività tropico equatoriale indopacifica con una fase temporaneamente remissiva dell'ONI proprio a ragione dell'interazione con centri convettivi che stanno operando ad alta frequenza anche nell'oceano indiano oltre che, a bassa frequenza condizionati dallo stato Enso +, nel Pacifico.
    Da ciò ne è derivata una fase condizionante il diagramma RMM della mjo rimasto quasi costantemente nel cerchio.
    Dal calo del PNA, benché in costanza di un momento angolare sempre positivo e di una fase 6 di GWO (stage 3 tipicamente da El Nino), nasce questa heat wave per trasmissione del wave train dal Pacifico settentrionale all'oceano atlantico.
    Da qui una marcata ondulazione che porta ad un quasi totalmente prevalente pattern NAO negativo.

    Cattura.JPG

    Se però ci riferiamo al comportamento medio dell'atmosfera, in questo scorcio estivo, possiamo notare proprio dagli indici summenzionati condizioni di gradiente più apprezzabile e una ritrovata componente zonale che verosimilmente è smossa dal recupero di gradiente tra le fasce tropico equatoriali e le medie latitudini.
    Per questa ragione ritengo che il trend ondulatorio, benché marcato ed enfatizzato in area mediterraneo anche da componenti locali (quali le pronunciate anomalìe calde superficiali del Mediterraneo centro occidentale) non presenti quei caratteri di stasi e di staticità già vista in altre occasioni durante il periodo estivo.
    Le medie latitudini in area europea oltre i 42°/43° nord potrebbero infatti risentire di questa fase in modo temporaneo mentre assai più dolente il tasto per le zone più a sud in quanto andrebbero a risentire anche di un avanzamento importante delle fasce tropicali alla base quindi di un rinforzato gradiente.
    Naturalmente le regioni a nord della linea di calore più stabile temporaneamente invase dalla heat wave dovranno fare i dovuti conti con l'abbassamento successivo del getto e potrebbero dover porre su questo la loro attenzione.
    La risalita del PNA e quindi una ripresa di tensione del Jet stream polare nel Pacifico è alla base di una fase forzante di sottofondo che dovrebbe riemergere dopo questo periodo di remissione in cui il SOI daily è risalito fino a valori positivi.
    E' anche probabile che questa ripresa vada a stemperare il pattern nao negativo a favore di una nuova fase di blocking segnatamente nella terza decade di luglio.
    L'elemento costante che ci indica il percorso tracciante al di fuori delle interferenze di sottofondo rispetto alle condizioni di El Nino è sempre costituito, come detto, da una costante e marcata fase positiva di momento angolare.

    Screenshot_20230706_140943_Chrome.jpg


    Buon salve !

    Una domanda da perfetto ignorante.
    Come mai viene imputato alla presunta o desunta risalita dell'equatore termico africano, che sia d'ovest o centrale, alla circolazione che vede promontori o cunei di alta pressione nord africani spingersi nel mediterraneo o in Europa ?

    Se analizziamo le anomalie della precipitazione in tutta la fascia del Sahel nel periodo GIUGNO-OTTOBRE quale buon predictor per determinare i movimenti dell'equatore termico posto sul continente africano



    Oppure specificatamente della fascia centrale ed occidentale




    Ne consegue che nel periodo tra il 1950 e il 1970 le precipitazioni specie sulla fascia occidentale ( quella a cui è imputata la colpa della maggior presenza di cellule di alte pressioni dal nord africa verso l'Europa e mediterraneo ) erano sopra media e a seguire e fino ai tempi moderni, sotto media.

    Analizzando le anomalie al Geo Potenziale del periodo in cui le precipitazioni erano sopra media i risultati sono di un pattern estivo diverso da quello pronosticato, anomalie positive in oceano e negative in Europa e parte del mediterraneo.



    La domanda è, come mai è accaduto e accade il contrario di quanto viene spesso citato ?
    Le cellule di alta pressione hanno cominciato ad invadere spesso il mediterraneo e l'Europa in un momento di trend negativo delle precipitazioni sul Sahel, perchè ?

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