Vpt/vps 2023/24 verso il trimestre freddo, ipotesi e prospettive

**luca_mo** · 26/12/2023, 10:57

Originariamente Scritto da Marcoan

Più che altro di un MMW quel che conta è poi il suo condizionamento a livello troposferico ovvero dai paper noti, 45/60 gg mediamente in NAO - ....questo è quello che conta, poi le cose storiche lasciamole stare ...il 2018 andò proprio così, e ci andò anche bene perché comunque avemmo anche gli eventi...ma poi avemmo anche la NAO - in marzo che infatti qua è il più freddo dal 1998...peccato che eravamo a fine stagione.

I paper parlano di AO- non di NAO

**maurino** · 26/12/2023, 11:02

Originariamente Scritto da Marcoan

Più che altro di un MMW quel che conta è poi il suo condizionamento a livello troposferico ovvero dai paper noti, 45/60 gg mediamente in NAO - ....questo è quello che conta, poi le cose storiche lasciamole stare ...il 2018 andò proprio così, e ci andò anche bene perché comunque avemmo anche gli eventi...ma poi avemmo anche la NAO - in marzo che infatti qua è il più freddo dal 1998...peccato che eravamo a fine stagione.

qui il + freddo fu il 2022 +7,0 di media, il 2018 +7,1, 2013 +7,2, 2006 +7,3

**maurino** · 26/12/2023, 11:08

comunque la NAO è vista cosi, vedremo se cosi sarà

**mat69** · 26/12/2023, 23:26

Qualcuno si ricorderà i papers di O Neil e Mitchell che, analizzando le tipologie classiche di Mmw split e displacement, ne classificarono una terza definita hybrid case o mista dal momento che il 2° ridge di W2 interveniva posteriormente rispetto il giorno nel quale veniva stabilito l'Mmw (o SSW) coincidente con l'inversione dei venti zonali sul polo stratosferico a 10 hpa anzichè contemporaneamente come nei casi di split puri o canonici (SS).
Questo viene ribadito nel paper di Hyesun Choi, Baek-Min Kim and Wookap Choi in: Type Classification of Sudden Stratospheric Warming Based on Pre- and Postwarming Periods in: Journal of Climate Volume 32 Issue 8 (2019)
Il lag time rispetto al day0 (dei casi SS) classifica i cd. eventi displacement-split (DS) e sono rappresentativi di una risonanza di un flusso eddy più debole nel comparto atlantico.
Anche la posizione iniziale del centroide del vps maggiormente decentrata in direzione del comparto euroatlantico rispetto all'asse passante per il polo geografico porta a considerazioni che illustrano una dinamica nella quale è probabile una maggior divergenza positiva dei flussi eddy e quindi una loro minore intrusione del core del vps a chiudere la dinamica di divisione del vortice.
NH_HGT_10mb_300.gif
Quindi, al di là di cosa in concreto possa accadere da qui al 7/8 gennaio, data nella quale, i gm ipotizzano avvenire l'inversione degli zw., maggiore sarà il lag time rispetto ad eventuale rottura del vortice, minore potrebbe risultare l'incidenza della 2a cresta d'onda e quindi più assimilabile l'evento ad un displacement che ad uno split.

Del resto, se guardiamo la troposfera (e dobbiamo farlo in quanto quel che accade in stratosfera fino ad un eventuale dinamica s-t è frutto e risonanza della stessa), sembra prevalere l'eventualità di una difficile strutturazione di un blocco vero e proprio tenendo presente le prevalenti fasi della mjo (1) e del gwo (fase 7) che enfatizzerebbero un intensificazione del flusso zonale tra 30°N e 30°S

Cattura1.JPG Cattura.JPG

Non si vedono infatti condizioni idonee a trasferire un flusso eddy costante in grado di portare ad un blocco coriaceo in troposfera e la stessa inversione del segno della nao sembra potersi ascrivere ad un'oscillazione d'onda che potrebbe strutturare un wave breaking abbastanza isolato tra Islanda e la Groenlandia (Greenland high)

Cattura2.JPG

Si prospetta, a partire dalla fine della 1a decade di gennaio, una circolazione caratterizzata in Atlantico da un flusso medio basso occidentale (NAO-) più o meno ondulato verso l'Europa meridionale, a contrapporsi ad una fase maggiormente invernale coinvolgente l'Europa centro settentrionale fino alla Russia occidentale.
Difficile ovviamente ipotizzare possibili eventuali interazioni che, al momento, parrebbero del tutto occasionali dati gli elementi tropo e stratosferici analizzati in premessa.

**luca_mo** · 27/12/2023, 21:22

A giudicare anche dall'aggiornamento degli ZW di ECMWF pare che alla fine si tratterà di un minor warming displacement.

**Fabry18** · 27/12/2023, 21:35

Troppo deve girare la giostra prima di poter avere potenzialità per cose interessanti..potenzialità che non è detto si manifestino poi in cose tangibili

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**Alesa** · 27/12/2023, 21:59

Originariamente Scritto da luca_mo

A giudicare anche dall'aggiornamento degli ZW di ECMWF pare che alla fine si tratterà di un minor warming displacement.

Ma dici che dopo questo minor potrebbe raffreddarsi di brutto il vp?

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**Marcoan** · 27/12/2023, 22:15

Originariamente Scritto da luca_mo

A giudicare anche dall'aggiornamento degli ZW di ECMWF pare che alla fine si tratterà di un minor warming displacement.

Se sarà un minor (molto probabile per fortuna) quindi senza inversione degli ZW, non è nulla , né split e né displacement

**luca_mo** · 27/12/2023, 22:25

Originariamente Scritto da Marcoan

Se sarà un minor (molto probabile per fortuna) quindi senza inversione degli ZW, non è nulla , né split e né displacement

Hai ragione giusta precisazione, ho scritto cosi perche facevo riferimento ad un'azione a carico di W1

**luca_mo** · 27/12/2023, 22:29

Originariamente Scritto da Alesa

Ma dici che dopo questo minor potrebbe raffreddarsi di brutto il vp?

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Penso che al momento sia un'ipotesi lontana, il VP avrà vorticità potenziali piuttosto lasche per poter abbozzare una ripresa. È piu probabile che vi sia un successivo nuovo warming (al momento di entità incognita).