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  1. #71
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    Predefinito Re: ENSO 2024, dal Nino strong alla Nina moderata (senza passare dal via)?

    Aggiorno soltanto per scrivere che le ultime anomalie in zona Nino 3.4 e Nino 1.2 risalgono al 30 dicembre ed evidenziavano gėā una risalita verso valori meno negativi rispetto a quelli toccati attorno al giorno di Natale, in cui si evidenziō un picco attorno ai -1°C di anomalia nella prima e attorno ai -0.3/-0.4 °C nella seconda.
    Il passaggio della convezione verso il pacifico orientale ha sicuramente inciso in modo non indifferente in questa variazione . Come puro esercizio di stile ho dato un'occhiata alle anomalie di GPT a 500hpa da inizio dicembre ad ora, in ambito pacifico sono risultate secondo me piuttosto simili a quelle del 2005/2006 con quella LP a ovest del Canada mentre piuttosto marcate le anomalie in ambito euro-atlantico soprattutto in prossimitā (credo) delle Svalbard:


    compday.wUaBX1SZVu.gif

    compday.Yi4V8zAyf7.gif


    Comunque, al di lā di questo, č difficile preventivare cosa accadrā adesso... I forecast vedono un progressivo ridimensionamento delle anomalie di Nina pacifica a partire dalla primavera, mentre in atlantico avremo la possibile insorgenza di una Nina atlantica a ridosso del Golfo di Guinea .
    Va tuttavia detto che le anomalie del termoclino sono ancora pesantemente negative, per cui non penso che il passaggio verso una condizione Nino-like sarā immediato (per immediato intendo entro fine 2025).
    TAO_5Day_EQ_xz.gif

    glbSSTSeaadj.jpg

    Ad ogni modo, come ho cannato nella previsione di quest'anno posso benissimo ripetermi con quella di fine 2025

  2. #72
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    Predefinito Re: ENSO 2024, dal Nino strong alla Nina moderata (senza passare dal via)?

    Analisi dell’Ultimo Rapporto ENSO (El Niņo/Southern Oscillation) del NOAA – 9 gennaio 2025
    Introduzione
    Il 9 gennaio 2025 il Climate Prediction Center (CPC) della NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration) ha pubblicato un nuovo aggiornamento riguardante le condizioni ENSO (El Niņo/Southern Oscillation). Secondo il rapporto, č in corso un episodio di La Niņa, caratterizzato da temperature superficiali del mare (SST) al di sotto della media in alcune aree dell’Oceano Pacifico equatoriale. Questa fase, iniziata a dicembre 2024, č prevista persistere fino all’inizio della primavera (59% di probabilitā), con un probabile ritorno verso condizioni di ENSO-neutral tra marzo e maggio 2025 (60% di probabilitā).


    Di seguito una sintesi scientifica e articolata dei dati e delle previsioni contenute nell’ultimo aggiornamento.

    1. Stato attuale delle condizioni oceaniche e atmosferiche

    • Temperature superficiali del mare (SST)
      • Dalle analisi condotte, le SST registrano anomalie negative (al di sotto della media) nel Pacifico equatoriale centrale e in quello centro-orientale.
      • Gli indici Niņo-3.4 e Niņo-4 presentano valori rispettivamente di -0,7°C e -0,6°C, confermando la presenza di La Niņa in forma debole. Nelle regioni Niņo-1+2 e Niņo-3, invece, i valori delle anomalie sono prossimi allo zero.

    • Strato subsuperficiale oceanico
      • I dati mostrano un raffreddamento del sottosuperficie pių marcato rispetto al mese precedente, con acque pių fredde che occupano l’area centrale e orientale del Pacifico equatoriale.
      • L’approfondimento e l’espansione di masse d’acqua fredda suggeriscono un consolidamento delle condizioni tipiche di La Niņa.

    • Venti e convezione atmosferica
      • A bassa quota (low-level wind anomalies) si osservano anomalie di venti orientali (cioč da est verso ovest) sopra il Pacifico centrale e occidentale, in linea con il pattern di La Niņa.
      • In quota (upper-level wind anomalies), i venti risultano anomali da ovest verso est nel Pacifico centrale e orientale.
      • Sul piano della convezione, si rileva un’attivitā convettiva soppressa intorno alla linea del Cambio di Data (Date Line) e un rinforzo della convezione sopra l’Indonesia.

    • Indicatori climatici
      • Gli indici Southern Oscillation (SOI tradizionale ed equatoriale) risultano positivi, un elemento che rafforza ulteriormente la diagnosi di La Niņa.


    2. Evoluzione attesa: La Niņa fino a primavera e poi ENSO-neutral

    • Previsioni dei modelli dinamici
      • Le simulazioni dei principali modelli climatici internazionali (riuniti nell’IRI plume e in particolare nel North American Multi-Model Ensemble, NMME) suggeriscono che la fase di La Niņa, seppur debole, proseguirā ancora nei prossimi mesi.
      • Il consenso dei modelli indica un progressivo riscaldamento delle SST che dovrebbe portare la transizione verso ENSO-neutral tra marzo e maggio 2025.

    • Probabilitā di persistenza
      • La NOAA stima una probabilitā del 59% che le condizioni di La Niņa perdurino tra febbraio e aprile 2025.
      • Successivamente, č atteso un ritorno a condizioni di neutralitā ENSO con una probabilitā del 60% tra marzo e maggio 2025.

    • Intensitā della La Niņa
      • Secondo il rapporto, la La Niņa in corso non appare destinata a rafforzarsi in modo marcato; le anomalie SST si mantengono in una fascia di valori deboli (tra -0,5°C e -1,0°C per l’indice Niņo-3.4).


    3. Implicazioni climatiche e possibili impatti

    • Imprevedibilitā relativa di un evento debole
      • Gli episodi deboli di La Niņa non sempre producono la tipica gamma di impatti climatici in modo lineare e uniforme. Tuttavia, restano validi alcuni segnali probabilistici che possono incidere sulle previsioni stagionali.

    • Impatto su inverno e primavera 2025
      • Negli Stati Uniti, La Niņa tende spesso a influenzare i pattern di precipitazione e temperature, soprattutto nel Sud e nel Nord-ovest del Paese. Sebbene sia un La Niņa di debole intensitā, potrebbero comunque manifestarsi alcune anomalie termiche o pluviometriche coerenti con la fase ENSO negativa.
      • A livello globale, zone come l’Indonesia e parti del Sud-est asiatico potrebbero continuare a sperimentare precipitazioni al di sopra della media, in linea con un potenziamento della convezione in quella regione.

    • Monitoraggio costante
      • Data la variabilitā tipica del sistema ENSO, il CPC/NOAA continuerā a monitorare l’evoluzione delle temperature del mare, dei venti e della convezione, per fornire aggiornamenti regolari sull’andamento di La Niņa e sulla prossima transizione verso la neutralitā.


    4. Conclusioni

    L’aggiornamento ENSO del 9 gennaio 2025 conferma la presenza di una La Niņa debole, iniziata a dicembre 2024, con la tendenza a rimanere in atto fino alla fine dell’inverno e all’inizio della primavera boreale. Le previsioni modellistiche, sostenute dal North American Multi-Model Ensemble, indicano un passaggio graduale verso condizioni di ENSO-neutral entro la fine della primavera (marzo-maggio 2025).
    Nonostante l’intensitā moderata o debole, La Niņa č in grado di influenzare il clima a scala globale: dagli Stati Uniti all’Asia, le anomalie di temperatura e precipitazioni potrebbero comunque manifestarsi, seppur in misura non estrema. Gli esperti sottolineano che l’evoluzione futura dipenderā dall’equilibrio tra le anomalie termiche sottomarine, la circolazione atmosferica e la risposta del Pacifico equatoriale nei prossimi mesi.

    Il consiglio dei centri meteorologici č di mantenere alta l’attenzione sugli aggiornamenti periodici del NOAA/CPC, in modo da poter cogliere in tempo reale eventuali modifiche significative nelle condizioni ENSO e adeguare le previsioni stagionali di conseguenza.
    Sinossi: Condizioni di La Niņa presenti e probabilitā di persistenza fino ad aprile 2025, con successiva transizione verso la neutralitā ENSO
    Le condizioni di La Niņa si sono manifestate a dicembre 2024 e si riflettono in temperature superficiali del mare (SST) inferiori alla media nelle zone centrale e centro-orientale dell’Oceano Pacifico equatoriale [Fig. 1]. Gli ultimi indici settimanali mostrano una temperatura di -0,7°C nell’indice Niņo-3.4 e di -0,6°C in quello Niņo-4, con valori vicini allo zero per Niņo-1+2 e Niņo-3 [Fig. 2]. Il raffreddamento del sottosuperficie nell’Oceano Pacifico equatoriale si č significativamente intensificato [Fig. 3], con temperature sotto la media che dominano le aree centrale e orientale dell’Oceano Pacifico equatoriale [Fig. 4]. Le anomalie dei venti a basso livello erano orientali nel Pacifico occidentale e centrale, mentre quelle dei venti ad alto livello erano occidentali nel Pacifico centrale e orientale. La convezione č stata soppressa sulla Linea del Cambio di Data ed č stata potenziata sopra l’Indonesia [Fig. 5]. Gli indici tradizionali e equatoriali dell’Oscillazione Meridionale sono risultati positivi. Complessivamente, il sistema accoppiato oceano-atmosfera indica condizioni di La Niņa.

    I modelli dinamici nel plume dell’IRI continuano a prevedere una La Niņa debole durante le stagioni invernali, come indicato dai valori dell’indice Niņo-3.4 inferiori a -0,5°C [Fig. 6]. Il North American Multi-Model Ensemble (NMME) prevede anomalie delle SST leggermente pių fredde, con condizioni di La Niņa che persistono da febbraio ad aprile 2025. Il team di previsione si affida alle indicazioni del NMME, prevedendo condizioni deboli di La Niņa fino all’inizio della primavera, prima della transizione verso la neutralitā ENSO. Le condizioni deboli di La Niņa sono meno probabili nel produrre impatti tipici invernali/primaverili, anche se segnali prevedibili possono ancora influenzare le guide di previsione (ad esempio, le prospettive stagionali del CPC). In sintesi, le condizioni di La Niņa sono presenti e si prevede che persistano da febbraio ad aprile 2025 (59% di probabilitā), con una probabile transizione verso la neutralitā ENSO durante il periodo da marzo a maggio 2025 (60% di probabilitā; [Fig. 7]).

  3. #73
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    Predefinito Re: ENSO 2024, dal Nino strong alla Nina moderata (senza passare dal via)?

    La Figura 1 illustra le anomalie delle temperature superficiali del mare (SST) per la settimana centrata sul 1 gennaio 2025, con le anomalie calcolate rispetto al periodo di base 1991-2020, espressa in gradi Celsius (°C). Questa rappresentazione copre una vasta area dell’Oceano Pacifico, estendendosi dalla regione asiatica alle coste americane, ed č fondamentale per l’analisi delle condizioni climatiche attuali, specialmente in relazione al fenomeno La Niņa.
    Analisi delle anomalie SST:

    • Zone con anomalie negative (colori blu):
      • Le aree colorate di blu chiaro a blu scuro indicano anomalie negative, ossia temperature inferiori alla media, concentrate principalmente lungo l’equatore nel Pacifico centrale e centro-orientale. Le anomalie pių marcate, vicine a -3°C, sono localizzate in una banda stretta che evidenzia una significativa deviazione dalla temperatura media, tipica degli eventi di La Niņa.
      • La presenza di queste anomalie negative č associata a un rafforzamento degli alisei e a una maggiore risalita di acque profonde pių fredde verso la superficie, fenomeni che influenzano direttamente il clima globale.

    • Zone con anomalie positive (colori arancioni e rossi):
      • Le anomalie positive, indicate dai colori che vanno dal giallo all’arancione e al rosso, mostrano temperature superiori alla media. Queste sono evidenti nelle regioni nord e sud del Pacifico equatoriale, lungo la costa occidentale dell’America del Sud e nelle zone costiere del Pacifico occidentale.
      • Queste aree pių calde del normale possono influenzare la distribuzione e l’intensitā delle piogge nelle regioni adiacenti e modificare i pattern di circolazione atmosferica globale.

    • Implicazioni della distribuzione delle anomalie:
      • Le anomalie negative lungo l’equatore sono cruciali per la diagnosi di La Niņa, che modifica significativamente i pattern di venti, pressione atmosferica, e convezione. Questo fenomeno č noto per ridurre le precipitazioni lungo la costa occidentale del Sud America e aumentare le precipitazioni in regioni come l’Indonesia e l’Australia.
      • L’interazione tra le anomalie di SST e l’atmosfera puō anche portare a variazioni significative nelle temperature invernali e nei pattern di precipitazione in aree lontane come il Nord America e parti dell’Europa.

    • Contesto climatico globale:
      • Le anomalie rilevate in questa mappa non solo delineano l’estensione e l’intensitā dell’evento La Niņa ma anche servono come indicatori di potenziali cambiamenti climatici a breve termine. L’interpretazione di queste anomalie SST, insieme ad altri dati meteorologici e oceanografici, č essenziale per la previsione climatica stagionale e per la gestione delle risorse idriche e agricole nelle regioni interessate.

    In conclusione, la Figura 1 fornisce una rappresentazione visiva critica delle anomalie di SST che sono centrali per comprendere l’impatto globale di La Niņa, evidenziando come tali condizioni influenzino non solo il Pacifico ma anche il clima globale in modi complessi e interconnessi.
    La Figura 2 rappresenta le serie temporali delle anomalie delle temperature superficiali del mare (SST) nelle quattro principali regioni Niņo del Pacifico equatoriale: Niņo-1+2, Niņo-3, Niņo-3.4 e Niņo-4. Le anomalie sono espresse in gradi Celsius (°C) e mostrano le deviazioni rispetto alle medie settimanali del periodo di riferimento 1991-2020.
    Analisi dettagliata delle regioni

    1. Niņo-4 (parte superiore della figura)


    • La regione Niņo-4 copre il Pacifico equatoriale occidentale (5°N-5°S, 160°E-150°W).
    • Osservazioni:
      • Da febbraio a ottobre 2024, le anomalie SST si mantengono positive (colori arancioni), indicando temperature sopra la media.
      • A partire da novembre 2024, le anomalie diventano negative (colori blu), raggiungendo valori di circa -0,6°C a gennaio 2025.
      • Questa tendenza indica una progressiva transizione verso condizioni tipiche di La Niņa.

    2. Niņo-3.4 (secondo pannello dall’alto)


    • La regione Niņo-3.4 si estende sul Pacifico centrale (5°N-5°S, 170°W-120°W) ed č cruciale per identificare le fasi di ENSO (El Niņo/La Niņa).
    • Osservazioni:
      • Dopo anomalie positive nei primi mesi del 2024, si osserva una graduale diminuzione delle temperature, con anomalie che diventano negative da agosto 2024.
      • Le anomalie raggiungono circa -0,7°C a gennaio 2025, un chiaro segnale di condizioni La Niņa deboli.

    3. Niņo-3 (terzo pannello dall’alto)


    • La regione Niņo-3 copre il Pacifico centro-orientale (5°N-5°S, 150°W-90°W).
    • Osservazioni:
      • Simile alla regione Niņo-3.4, le anomalie SST si riducono gradualmente durante il 2024, diventando negative da settembre.
      • A gennaio 2025, le anomalie raggiungono valori vicini a -1,0°C, evidenziando un raffreddamento pių intenso rispetto alla regione Niņo-3.4.

    4. Niņo-1+2 (parte inferiore della figura)


    • La regione Niņo-1+2 č situata pių a est (0°-10°S, 90°W-80°W), vicino alla costa occidentale del Sud America.
    • Osservazioni:
      • Questa regione mostra fluttuazioni pių marcate rispetto alle altre. Le anomalie SST diventano negative durante la seconda metā del 2024 e raggiungono valori intorno a -1,2°C a gennaio 2025.
      • L’intensitā del raffreddamento in questa regione č coerente con la tipica risposta della costa sudamericana durante un evento La Niņa, con acque fredde pių pronunciate.


    Interpretazione scientifica


    • Andamento generale:
      • I grafici mostrano un progressivo raffreddamento delle SST in tutte le regioni Niņo durante il 2024, culminando in valori negativi entro la fine dell’anno.
      • La persistenza delle anomalie negative fino a gennaio 2025 conferma le condizioni di La Niņa, con un raffreddamento pių marcato nelle regioni centro-orientali (Niņo-3 e Niņo-1+2).

    • Significato delle anomalie:
      • La regione Niņo-3.4 č particolarmente importante per monitorare ENSO, e i valori negativi attuali (-0,7°C) sono coerenti con un evento La Niņa debole.
      • Le regioni Niņo-3 e Niņo-1+2 evidenziano un raffreddamento pių marcato, che puō influenzare i pattern climatici nelle aree adiacenti, come il Sud America.

    • Implicazioni climatiche:
      • Le anomalie SST negative lungo le regioni Niņo contribuiscono a modificare la circolazione atmosferica globale, con impatti su venti, precipitazioni, e temperatura su vasta scala.
      • Ad esempio, si potrebbero osservare precipitazioni ridotte lungo la costa occidentale del Sud America e condizioni pių umide in regioni come l’Indonesia e l’Australia.


    Conclusione

    La Figura 2 fornisce una chiara rappresentazione temporale delle anomalie SST nelle diverse regioni Niņo. La transizione da anomalie positive a negative nel 2024 e l’accentuazione del raffreddamento entro gennaio 2025 confermano l’evoluzione di un evento La Niņa debole, con implicazioni climatiche significative sia per l’area del Pacifico che per il clima globale. Le regioni Niņo-3.4 e Niņo-1+2, in particolare, evidenziano le dinamiche principali di questo fenomeno.
    La Figura 3 rappresenta le anomalie del contenuto di calore nell’oceano superiore nella regione equatoriale del Pacifico, specificamente tra i 5°N e 5°S e dai 180° a 100°W. Le anomalie sono espresse in gradi Celsius (°C) e calcolate come deviazioni dalle medie pentadiche del periodo di riferimento 1991-2020.
    Dettaglio dell’analisi della figura


    • Inizio dell’anno 2024 (Febbraio):
      • Si osserva una breve fase con anomalie positive (color arancione), dove il contenuto di calore supera lo zero, indicativo di acque pių calde rispetto alla media storica. Questa condizione puō derivare da un residuo termico di condizioni ENSO neutrali o di un precedente evento di El Niņo.

    • Progressione annuale (Marzo – Dicembre 2024):
      • Le anomalie rapidamente diventano negative e si mantengono tali per la maggior parte dell’anno, indicando un contenuto di calore significativamente inferiore alla media. Questa situazione č tipica di una fase di La Niņa, caratterizzata da un rafforzamento dell’upwelling di acque pių fredde.
      • Le anomalie raggiungono un minimo di circa -1,2°C, soprattutto nei mesi estivi e autunnali, evidenziando un forte raffreddamento delle acque superficiali equatoriali.

    Implicazioni scientifiche delle osservazioni


    • Indicatori di La Niņa:
      • La persistenza di anomalie negative profonde sottolinea una fase robusta di La Niņa, associata con un aumento della risalita di acque profonde e fredde. Questo processo influisce notevolmente sul clima globale, alterando modelli di precipitazione e temperature atmosferiche.

    • Conseguenze climatiche globali:
      • Un ridotto contenuto di calore nell’oceano superiore puō tradursi in una riduzione delle precipitazioni in aree adiacenti il Pacifico equatoriale. Ad esempio, regioni come il sud-ovest degli Stati Uniti potrebbero sperimentare precipitazioni inferiori alla norma, mentre l’Australia e l’Indonesia potrebbero vedere condizioni pių umide.

    • Interazione con altri fattori climatici:
      • Le anomalie di contenuto di calore devono essere considerate in sinergia con altre variabili come le anomalie delle temperature superficiali del mare (SST), le anomalie dei venti alisei, e la pressione atmosferica per ottenere una comprensione olistica delle condizioni ENSO e delle loro proiezioni climatiche.

    Conclusioni

    La Figura 3 fornisce un’importante visualizzazione dell’impatto di La Niņa sul contenuto termico delle acque equatoriali del Pacifico, dimostrando come un marcato raffreddamento sia un indicatore chiave delle condizioni di La Niņa. Questo tipo di analisi č fondamentale per monitorare l’evoluzione di La Niņa e per prevedere i suoi effetti a largo raggio sul clima regionale e globale, rendendola essenziale per la pianificazione in settori sensibili al clima come l’agricoltura, la gestione delle risorse idriche e la protezione delle zone costiere.
    La Figura 4 illustra un profilo longitudinale delle anomalie di temperatura nell’oceano subsuperficiale lungo l’equatore nel Pacifico, coprendo una profonditā da 0 a 300 metri. Queste anomalie sono rappresentate per la pentade centrata sul 29 dicembre 2024 e calcolate in riferimento alle medie pentadiche del periodo 1991-2020.
    Dettaglio delle anomalie termiche


    • Scala dei colori:
      • La scala di colore varia da blu scuro a rosso, con il blu che indica temperature significativamente inferiori alla media (fino a -6°C) e il rosso che indica temperature superiori alla media (fino a +6°C).

    • Distribuzione longitudinale delle anomalie:
      • Zone blu (temperature inferiori alla norma):
        • Ampie anomalie negative si estendono prevalentemente tra i 150°E e 100°W, con la maggior intensitā tra i 50 e 300 metri di profonditā. Queste condizioni indicano acque notevolmente pių fredde rispetto al normale, raggiungendo anomalie fino a -6°C.
        • Queste caratteristiche sono tipicamente associate con un intenso evento di La Niņa, dove l’upwelling di acque fredde dall’oceano profondo č pių marcato lungo l’equatore.

      • Zone arancioni e gialle (temperature superiori alla norma):
        • Si osservano anomalie positive nelle zone occidentali (vicino ai 130°E-160°E) e orientali (vicino ai 80°W-100°W). Queste aree mostrano temperature leggermente al di sopra della media, potenzialmente indicate come residui di calore o meno influenzate dalla dinamica di risalita delle acque fredde.

    Implicazioni scientifiche e climatiche


    • Indicatori di La Niņa:
      • La presenza dominante di acque pių fredde nella parte centrale e orientale del Pacifico equatoriale rafforza l’identificazione delle condizioni di La Niņa. Queste anomalie subsuperficiali sono cruciali per valutare la forza e la persistenza di tale evento climatico.

    • Effetti a cascata sul clima globale:
      • Le anomalie di temperatura nell’oceano subsuperficiale hanno un impatto diretto sulla circolazione oceanica e atmosferica, influenzando cosė i pattern climatici globali. Ciō include alterazioni nelle precipitazioni, distribuzione di calore e potenziale formazione di eventi meteorologici estremi.

    • Previsione delle fasi ENSO:
      • La comprensione dettagliata delle anomalie termiche a diverse profonditā č essenziale per monitorare l’evoluzione di La Niņa e anticipare le transizioni verso condizioni ENSO-neutral o verso un potenziale evento di El Niņo. Queste informazioni sono fondamentali per la modellazione climatica e la preparazione a cambiamenti significativi nei pattern climatici.

    Conclusioni

    La Figura 4 fornisce un’immagine esauriente e dettagliata delle variazioni termiche nell’oceano equatoriale subsuperficiale, evidenziando come queste condizioni influenzino direttamente l’attuale episodio di La Niņa. Queste osservazioni sono vitali per i climatologi e meteorologi nel prevedere l’impatto futuro di La Niņa e nel prepararsi per i cambiamenti climatici correlati a lungo termine.
    La Figura 5 visualizza le anomalie della radiazione infrarossa a lunga onda emessa in uscita (OLR, Outgoing Longwave Radiation) registrate dal 6 al 31 dicembre 2024. Queste anomalie sono calcolate rispetto alle medie pentadiche del periodo di base 1991-2020 e sono espresse in watt per metro quadrato (W/mē).
    Analisi Dettagliata della Figura


    • Scala dei colori:
      • La scala dei colori varia dal blu al rosso, con il blu che indica anomalie negative (valori da -40 a -10 W/mē) e il rosso che indica anomalie positive (valori da +10 a +40 W/mē). I colori neutri (giallo) rappresentano valori vicini alla media storica.

    • Distribuzione delle anomalie:
      • Zone con anomalie negative (blu):
        • Le aree in blu scuro, che indicano forti anomalie negative, sono prevalentemente visibili nel Pacifico equatoriale e in alcune parti del Sud-Est asiatico. Queste anomalie suggeriscono un’elevata attivitā convettiva e una copertura nuvolosa intensa, che impediscono alla radiazione infrarossa di essere emessa verso lo spazio.

      • Zone con anomalie positive (rosso):
        • Le aree in rosso, con anomalie positive significative, si trovano soprattutto in Australia, parti del Pacifico orientale, e in alcune regioni dell’America del Sud. Questi valori indicano una ridotta copertura nuvolosa e condizioni pių asciutte, permettendo una maggiore emissione di radiazione OLR.

    Implicazioni Scientifiche e Climatiche


    • Indicatori di Eventi Climatici:
      • Le anomalie negative di OLR sono spesso correlate a condizioni di La Niņa, che sono caratterizzate da un aumento della convezione lungo l’equatore del Pacifico. Ciō č coerente con altre misurazioni che indicano una fase attiva di La Niņa durante il periodo in questione.

    • Effetti su precipitazioni e temperatura:
      • Regioni con anomalie negative di OLR possono sperimentare precipitazioni pių abbondanti e frequenti a causa dell’intensa attivitā convettiva, influenzando settori come l’agricoltura e la gestione delle risorse idriche.
      • Al contrario, le regioni con anomalie positive potrebbero affrontare siccitā e temperature elevate, con impatti significativi sull’accesso all’acqua e sulla gestione del rischio di incendi.

    Conclusioni

    La Figura 5 fornisce una rappresentazione chiave delle anomalie di OLR, offrendo una visione preziosa delle condizioni meteorologiche e climatiche a fine dicembre 2024. Questi dati sono fondamentali per analizzare l’intensitā e la distribuzione di fenomeni come La Niņa e per anticipare le relative conseguenze climatiche e meteorologiche. L’analisi dettagliata di queste anomalie contribuisce in modo critico alla comprensione delle dinamiche atmosferiche globali e all’accuratezza delle previsioni climatiche.
    La Figura 6 presenta una comprensiva analisi delle previsioni delle anomalie della temperatura superficiale del mare (SST) nella regione Niņo 3.4 (5°N-5°S, 120°W-170°W), basata su un insieme di modelli sia dinamici che statistici, aggiornata al 19 dicembre 2024 dall’International Research Institute for Climate and Society (IRI).
    Dettaglio delle Informazioni Mostrate nella Figura


    • Linee colorate e legenda:
      • Ogni linea colorata rappresenta le previsioni di un modello climatico specifico, come indicato nella legenda a destra. Questi includono una varietā di modelli dinamici e statistici, ciascuno rappresentato da un colore diverso.
      • Le linee DYN AVG (dinamica media, in rosso) e STAT AVG (statistica media, in verde) rappresentano rispettivamente la media delle previsioni dai modelli dinamici e statistici.

    • Asse delle ordinate (y):
      • L’asse verticale misura le anomalie di SST in gradi Celsius, con un intervallo da -2.5°C a +3.0°C.

    • Asse delle ascisse (x):
      • L’asse orizzontale rappresenta i mesi, estendendosi da settembre dell’anno precedente (SON) a settembre dell’anno seguente (ASO), evidenziando in modo particolare i mesi da novembre (Nov) a settembre (ASO).

    Analisi delle Previsioni


    • Trend osservato:
      • Le anomalie osservate fino a novembre mostrano valori significativamente sottozero, indicando condizioni di La Niņa forte nei mesi precedenti.

    • Previsioni future:
      • Le traiettorie previste dai modelli mostrano una tendenza generale all’aumento delle temperature, suggerendo un’amenuazione delle condizioni di La Niņa nei mesi successivi.
      • Č rilevante notare che da giugno (JJA) in poi, la maggior parte dei modelli converge verso anomalie vicine allo zero o lievemente negative, indicando un potenziale ritorno a condizioni ENSO-neutral o il mantenimento di una La Niņa debole.

    Implicazioni Scientifiche e Climatiche


    • Valore delle previsioni:
      • Queste previsioni sono di vitale importanza per settori come l’agricoltura, la gestione delle risorse idriche, e la pianificazione delle risposte ai disastri naturali, poiché le condizioni ENSO influenzano significativamente i pattern meteorologici e climatici globali.

    • Fiducia e incertezza nei modelli:
      • La varietā nelle previsioni dei modelli illustra l’incertezza intrinseca nelle previsioni climatiche a lungo termine. Tuttavia, le medie dei modelli (DYN AVG e STAT AVG) offrono una stima robusta delle tendenze probabili, basata su un ampio insieme di dati e metodologie di modellazione.

    Conclusioni

    La Figura 6 fornisce un’analisi dettagliata e critica delle proiezioni di anomalie SST nella regione Niņo 3.4, essenziale per anticipare le evoluzioni future di ENSO e i loro impatti climatici globali. Questo strumento č fondamentale per la comunitā scientifica e per i decisori, permettendo di pianificare con maggiore efficacia rispetto alle variabili climatiche influenzate dai fenomeni ENSO.
    La Figura 7 presenta le probabilitā ufficiali di NOAA CPC (Climate Prediction Center) relative alle fasi del fenomeno ENSO (El Niņo-Southern Oscillation), basate sui threshold di anomalie di temperatura superficiale del mare (SST) nella regione Niņo 3.4 (5°N-5°S, 120°W-170°W). Queste previsioni sono state aggiornate il 9 gennaio 2025.
    Dettaglio delle Informazioni Mostrate nella Figura


    • Barre colorate:
      • Le barre blu rappresentano la probabilitā di La Niņa.
      • Le barre grigie indicano la probabilitā di condizioni ENSO-neutral.
      • Le barre rosse denotano la probabilitā di El Niņo.

    • Asse delle ordinate (y):
      • L’asse verticale mostra la percentuale di probabilitā, estendendosi dal 0% al 100%.

    • Asse delle ascisse (x):
      • L’asse orizzontale mostra i trimestri, da dicembre-febbraio (DJF) a agosto-settembre-ottobre (ASO) dell’anno seguente, permettendo di visualizzare l’evoluzione stagionale delle probabilitā di ciascuna fase ENSO.

    Analisi delle Probabilitā


    • Trend Iniziale:
      • Durante i mesi invernali (DJF), si osserva una prevalenza marcata di La Niņa con probabilitā superiore all’80%, riflettendo condizioni fortemente influenzate da acque pių fredde del normale nel Pacifico equatoriale.

    • Variazioni stagionali:
      • Le probabilitā di La Niņa mostrano un declino nel corso dell’anno, con un incremento simultaneo delle probabilitā di condizioni neutrali e di El Niņo, soprattutto a partire da maggio-agosto (MJJ).

    • Transizione verso El Niņo:
      • Verso la fine dell’anno, in particolare nei trimestri JAS e ASO, le probabilitā di El Niņo aumentano significativamente, suggerendo una potenziale transizione da La Niņa a El Niņo o una fase neutrale pių stabile.

    Implicazioni Scientifiche e Climatiche


    • Importanza delle Previsioni:
      • Queste probabilitā offrono dati cruciali per settori dipendenti da accurate previsioni climatiche, come agricoltura, gestione delle risorse idriche e preparazione ai disastri naturali, aiutando a pianificare in anticipo rispetto ai cambiamenti previsti nei pattern meteorologici.

    • Impatto sui pattern meteorologici globali:
      • La Niņa e El Niņo influenzano notevolmente i pattern di precipitazioni e temperature a livello globale; La Niņa č spesso associata a precipitazioni sopra la media in parti del Sud-Est asiatico e all’est dell’Australia e condizioni pių secche nel sud-ovest degli Stati Uniti.

    Conclusioni

    La Figura 7 fornisce un quadro chiaro e dettagliato delle proiezioni stagionali per le fasi di ENSO nel corso dell’anno 2025, basato su dati aggiornati e accurati. La comprensione di queste tendenze č fondamentale non solo per gli scienziati climatici ma anche per i policy-maker e i professionisti in campi impattati dai cambiamenti climatici, facilitando una migliore preparazione e risposta ai fenomeni ENSO.
    Climate Prediction Center: ENSO Diagnostic Discussion

  4. #74
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    Predefinito Re: ENSO 2024, dal Nino strong alla Nina moderata (senza passare dal via)?

    e alla fine dopo che per diversi mesi la variabilitā intrastagionale ne ha limitato lo sviluppo fu la nina con l'atmosfera ben accoppiata alle anomalie oceaniche:


    January 2025 update: La Nina is here | NOAA Climate.gov

    eqsoi.png


    l'indice relativo continua ad essere considerevolmente inferiore a quelli tradizionali poichč abbiamo diffuse anomalie positive nel resto dei tropici ed un forte gradiente est-ovest nel pacifico:

    https://www.cpc.ncep.noaa.gov/data/i...RONI.ascii.txt

  5. #75
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    Predefinito Re: ENSO 2024, dal Nino strong alla Nina moderata (senza passare dal via)?

    Si, alla fine siamo in uno stato di Nina debole dichiarata dal NOAA come avete giustamente evidenziato... Al momento io rileverei di consistente un moderato riscaldamento del Pacifico centrale, mentre quello orientale sta registrando un discreto calo sin su valori negativi (zona ENSO1+2 --> circa -0.3 gradi).
    Probabilmente e' in corso, con il passaggio dei venti westerly dal pacifico centrale, uno spostamento della "pozza fredda" piu' ad est, mentre a breve potrebbe riprendere un certo raffreddamento anche di quella centrale con l'inversione degli ZW:

    20250116125726-315cea67c12d65ef994288428e1441f9bc26743a.jpg

    crw_ssta_graph_nino12.jpg

    Se siete d'accordo, io terrei aperta questa discussione sin sul finire di gennaio in modo da vedere l'ONI trimestrale che comprende anche dicembre del 2024 , poi magari ne apriamo una nuova provando, per quanto possibile, a buttare giu' una tendenza per l'ENSO 2025 (compreso inverno)

  6. #76
    Burrasca forte L'avatar di Gio83Gavi
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    Predefinito Re: ENSO 2024, dal Nino strong alla Nina moderata (senza passare dal via)?

    Sembra si sia alzata un po' dai forecast modellistici la probabilita' di un ritorno della Nina con il prossimo autunno , e' molto presto per capire cosa succedera' all'ENSO tuttavia questa e' la mappa di meta' dicembre dell'IRI con proiezione sino al trimestre ASO (2025):

    figure3.png

    Questa, invece, e' quella piu' recente di meta' gennaio che va fino a SON:

    figure3 (1).png

    Screenshot 2025-01-22 135109.png

  7. #77
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    Predefinito Re: ENSO 2024, dal Nino strong alla Nina moderata (senza passare dal via)?

    L'indice relativo č adesso di -1.1 (novembre-gennaio), il soi equatoriale č su mede trimestrali pių alte dal 2011-12 e la convezione fortemente soppressa nel pacifico centrale, direi che č come da titolo del TD anche se partita tardi e non durerā a lungo.

    https://www.cpc.ncep.noaa.gov/data/i...RONI.ascii.txt

    https://www.cpc.ncep.noaa.gov/data/indices/reqsoi.for


    olr.anom.90day.gif
    Ultima modifica di elz; 06/02/2025 alle 20:24

  8. #78
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    Predefinito Re: ENSO 2024, dal Nino strong alla Nina moderata (senza passare dal via)?

    Si, adesso c'e' una certa risalita dei valori delle anomalie sia in ENSO3.4 che in ENSO1+2, le ENS di ECMWF mi sembra vedano svilupparsi anomalie positive nel pacifico equatoriale centrale a partire dalla tarda primavera/estate.
    Non so quanto questo sia realizzabile , ad ogni modo i prossimi giorni vedranno un'ulteriore limata delle anomalie negative delle SST con lo spostamento della convezione verso est... Tuttavia al di sotto della superficie abbiamo ancora anomalie negative piuttosto importanti e con un'indice RONI su quei valori mi pare complicato avere un Nino per l'inverno 2025/2026.
    Comunque vedremo, qua un po' di carte poi magari nei prossimi giorni apriamo un nuovo trend se siete d'accordo... Grazie comunque a tutti per i bei spunti di riflessione

    crw_ssta_graph_nino12.jpg

    crw_ssta_graph_nino34.jpg

    wkxzteq_anm.gif

    ps2png-worker-commands-7688cd49c7-ccfgn-6fe5cac1a363ec1525f54343b6cc9fd8-10r7590s.png

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