Risultati da 1 a 7 di 7
  1. #1
    Burrasca forte L'avatar di Gio83Gavi
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    Predefinito ITCZ 2024: monitoraggio, discussioni e analisi

    Io aprirei ragazzi la discussione sul fronte intertropicale, lato atlantico... Che dite?

    Ho salvato l'andamento per la prima e terza decade di aprile e per la prima di maggio.

    Prima e terza decade di aprile:

    itcz, prima decade aprile.jpg

    itcz terza decade aprile.jpg

    Prima decade di maggio:

    itcz prima decade maggio.jpg

    Insomma per il momento situazione abbastanza tranquilla, dando uno sguardo fugace alle SST non mi pare di vedere una situazione a ridosso del Golfo di Guinea favorevole a risalite "pericolose" del fronte... Ci sono anomalie in gran parte positive con, al momento, soltanto un modesto raffreddamento della zona prossima al Golfo (forse collegata all'emersione contemporanea del Nino atlantico nella seconda parte del 2023).


    crw_ssta_global.png

    Non so se cambiera' qualcosa nelle prossime settimane con l'incombere nella Nina, vedremo
    A voi la discussione

  2. #2
    Burrasca forte L'avatar di Gio83Gavi
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    Predefinito Re: ITCZ 2024: monitoraggio, discussioni e analisi

    Anche nella seconda decade di maggio il fronte si e' mantenuto piuttosto basso un po' dappertutto:

    itcz may.jpg

    west.jpg

    east.jpg

    Siamo solo all'inizio, ma guardando la media di ENS previsionale per giugno/agosto relativamente alle precipitazioni previste nel continente africano mostrano anomalie positive che non sembrerebbero in grado di spingersi troppo a nord ... E' piu' a rischio la parte orientale (che e' piu' soggetta a quanto accade sull'Oceano Indiano) dell'Africa rispetto a quella occidentale, ma se la media climatologica dell'ITCZ per luglio/agosto e' localizzata piu' o o meno tra i 16 e i 19 gradi nord non si vedono anomalie pericolose.

    africa_nmme_prec_anom_MayIC_Jun2024-Aug2024.png

    Detto cio', non significa che il caldo non arrivera' in alcun modo...

  3. #3
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    Predefinito Re: ITCZ 2024: monitoraggio, discussioni e analisi

    Un ottimo indicatore dell'Itcz Nord Africana sono le piogge estive sul Sahel.
    Piogge nel sahel o sopra media indicano un Itcz Nord africana estiva più elevata di latitudine e dunque conseguentemente secondo le teorie forumistiche e degli appassionati, una gobba di algeri più presente nel mediterraneo e in Europa occidentale.
    Mentre se le piogge estive sul sahel sono sotto media l'Itcz Nord africana cala di latitudine e di conseguenza niente gobba di algeri.

    Se la teoria dell'Itcz fosse valida il Mediterraneo e l'Europa occidentale non sarebbero dovute esser preda di Promontori Nord Africani nei due decenni, 50-60 del Novecento quando le precipitazioni estive sul sahel erano molto maggiori di oggi e sopra media ?



  4. #4
    Burrasca forte L'avatar di Gio83Gavi
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    Predefinito Re: ITCZ 2024: monitoraggio, discussioni e analisi

    Citazione Originariamente Scritto da alonzo Visualizza Messaggio
    Un ottimo indicatore dell'Itcz Nord Africana sono le piogge estive sul Sahel.
    Piogge nel sahel o sopra media indicano un Itcz Nord africana estiva più elevata di latitudine e dunque conseguentemente secondo le teorie forumistiche e degli appassionati, una gobba di algeri più presente nel mediterraneo e in Europa occidentale.
    Mentre se le piogge estive sul sahel sono sotto media l'Itcz Nord africana cala di latitudine e di conseguenza niente gobba di algeri.

    Se la teoria dell'Itcz fosse valida il Mediterraneo e l'Europa occidentale non sarebbero dovute esser preda di Promontori Nord Africani nei due decenni, 50-60 del Novecento quando le precipitazioni estive sul sahel erano molto maggiori di oggi e sopra media ?


    Immagine
    Io provo a risponderti per quel che riesco , e' indubbiamente vero quello che dici ovvero che la relazione "maggiori piogge sul Sahel --> Periodi estivi maggiormente anticiclonici e caldi nel Mediterraneo" non e' sempre vera.

    Va tuttavia detto che, quantomeno nell'ultimo quarantennio e in particolare tra il 1980 e il 2017 (dopo non sono riuscito ad ottenere dati), esiste un legame, magari non statisticamente cosi' solido ma comunque presente, tra le precipitazioni nel Sahel e i geopotenziali nel Mediterraneo

    Jun to Ago 1980_2017.gif

    Mi risulta evidente come i due parametri siano in un qualche modo collegati, in particolare tra giugno e agosto, sebbene appunto la correlazione non sia di un valore pari ad 1 (mi pare attorno ai 0.5/0.6) e proprio nella fascia euro-asiatica che va dalla Penisola Iberica sino ai Balcani.
    Diverso e' il discorso nel quarantennio precedente, dove mi sembra che la stessa correlazione per quanto riguarda il nostro orticello fosse molto piu' debole o addirittura assente:

    Jun to Ago 1948_1980.gif

    Ora, ammesso che le mie osservazioni siano corrette sarebbe interessante capire il perche' di questo cambiamento, pero' non credo sia un esercizio inutile monitorare le precipitazioni del Sahel e la loro distribuzione.

  5. #5
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    Predefinito Re: ITCZ 2024: monitoraggio, discussioni e analisi

    Citazione Originariamente Scritto da Gio83Gavi Visualizza Messaggio
    Io provo a risponderti per quel che riesco , e' indubbiamente vero quello che dici ovvero che la relazione "maggiori piogge sul Sahel --> Periodi estivi maggiormente anticiclonici e caldi nel Mediterraneo" non e' sempre vera.

    Va tuttavia detto che, quantomeno nell'ultimo quarantennio e in particolare tra il 1980 e il 2017 (dopo non sono riuscito ad ottenere dati), esiste un legame, magari non statisticamente cosi' solido ma comunque presente, tra le precipitazioni nel Sahel e i geopotenziali nel Mediterraneo

    Jun to Ago 1980_2017.gif

    Mi risulta evidente come i due parametri siano in un qualche modo collegati, in particolare tra giugno e agosto, sebbene appunto la correlazione non sia di un valore pari ad 1 (mi pare attorno ai 0.5/0.6) e proprio nella fascia euro-asiatica che va dalla Penisola Iberica sino ai Balcani.
    Diverso e' il discorso nel quarantennio precedente, dove mi sembra che la stessa correlazione per quanto riguarda il nostro orticello fosse molto piu' debole o addirittura assente:

    Jun to Ago 1948_1980.gif

    Ora, ammesso che le mie osservazioni siano corrette sarebbe interessante capire il perche' di questo cambiamento, pero' non credo sia un esercizio inutile monitorare le precipitazioni del Sahel e la loro distribuzione.

    Sarà probabile che l'Itcz Nord Africana ci dà indicazioni perchè in un certo qual modo la nostra visione è di volerla vedere così ?

  6. #6
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    Predefinito Re: ITCZ 2024: monitoraggio, discussioni e analisi

    Citazione Originariamente Scritto da alonzo Visualizza Messaggio
    Sarà probabile che l'Itcz Nord Africana ci dà indicazioni perchè in un certo qual modo la nostra visione è di volerla vedere così ?
    Io credo che semplicemente l’ITCZ sia un indice (o una componente teleconnettiva) che presa da sola non ha il minimo senso ma che analizzata in un quadro teleconnettivo completo, ha il suo valore. Questo vale per ogni indice, ad esempio abbiamo visto negli ultimi anni come anche il pattern NAO, se preso da solo, può voler dire tutto e niente .
    Credo sarebbe interessante invece approfondire il discorso di Giorgio sul perché la correlazione è aumentata in modo così significativo negli ultimi 40 anni

  7. #7
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    Predefinito Re: ITCZ 2024: monitoraggio, discussioni e analisi

    Citazione Originariamente Scritto da cavaz Visualizza Messaggio
    Io credo che semplicemente l’ITCZ sia un indice (o una componente teleconnettiva) che presa da sola non ha il minimo senso ma che analizzata in un quadro teleconnettivo completo, ha il suo valore. Questo vale per ogni indice, ad esempio abbiamo visto negli ultimi anni come anche il pattern NAO, se preso da solo, può voler dire tutto e niente .
    Credo sarebbe interessante invece approfondire il discorso di Giorgio sul perché la correlazione è aumentata in modo così significativo negli ultimi 40 anni

    In un certo senso ne abbiamo appena parlato
    La nostra attenzione si focalizza sull'importanza a cui viene data tale per cui da chiedersi come mai la correlazione è aumentata in modo significativo negli ultimi quarant'anni.
    La risposta più logica è che NON è significativa.

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