Nessun superamento di soglia appare all'orizzonte...
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Beh, ormai agli albori dell'inverno... forse arriva lecita la classica domanda forse un po' da pivellino 😅
Ma non è che a questo punto acquista sempre più peso la classica accoppiata QBO+/massimo solare? sempre dalle tavole divulgative do Meteonetwork, indicano VP disturbato.
Sarebbe molto didattico quest'anno andare a vedere se vale più questa statistica, o la dinamica dei flussi di calore, enso, etc ... 😊
Ciao.
Esprimo un parere assolutamente personale, pertanto, tienilo bene a mente, soggetto a mille limiti.
Nel corso degli anni vi sono state tante proposte basate su teleconnessioni o sull'attività del Sole.
Di fatto ciò che si è raccolto sono state indicazioni davvero di massima e, purtroppo non così di rado, aspettative disattese.
Le teleconnessioni sono elementi d'analisi dello stato del VP, ma si tratta di parametri descrittivi non utilizzabili fruttuosamente (perlomeno sino ad oggi) in fase predittiva.
Quest'ultima attività, ossia la predizione dello stato del VP, forse, e sottolineo il forse, può essere meglio gestita se nell'"osservare" il sistema ci si pone in un punto di vista più olistico in termini di struttura e della sua evoluzione.
Detta così mi rendo conto che cio' che ho scritto suona come una supercazzola, ma per esprimere quell'idea in breve non riesco a fare di meglio.
Grazie mille! No, il tuo è un punto di vista assolutamente condivisibile. Altroché.
Ricordo ancora i VP strong avuti con massimo solare e QBO+, quindi questi due parametri da soli assolutamente non sono così predittivi.
Grazie per la tua risposta
Se consideriamo l'aspetto dal punto di vista puramente fotochimico e, partendo da questo, ci confortiamo con gli studi più risalenti che raccolgono evidenze anche statistiche, la combinazione WQbo e SFI>150 ha una correlazione non trascurabile per quanto concerne il riscaldamento della stratosfera soprattutto nel late winter.
Concordo tuttavia sull'impostazione "olistica" per cui sia l'insieme degli elementi (quindi non solo chimici ma anche dinamici) facenti parti della variabilità naturale ( e forse non solo) nel concorrere verso una certa direzione (vps disturbato?).
Anche la mia pare una supercazzola ma ci sono spesso troppi rumori di fondo per dare una risposta univoca sulla base di limitati elementi di osservazione.
Matteo
Eravamo rimasti qui soprattutto nell'osservare due elementi che, dalla troposfera, coadiuvavano una limitata produzione di eddy calore e momento verso la stratosfera.
1. un pattern multionda (fino a 6 creste) in grado di assorbire la velocità di flusso zonale fino a 65°N inibendo il trasferimento orizzontale e verticale delle fasi d'onda;
2. emergenti condizioni La Nina like nella regione 3.4 con una decisa convergenza di ewb e wwb a ridosso del continente marittimo (fasi 4/5 mjo) che potrebbero perdurare grossomodo fino alla metà del mese di dicembre
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La progressione del focus di massima convezione appare quindi ostacolata nel suo movimento verso est benché molto progressivamente si scorgono i primi segnali di spostamento verso le coste occidentali del Pacifico tropico equatoriale.
Alla progressione nella fase 6 della mjo si collega l'incremento delle anomalìe di momento angolare, la risoluzione dell'elevato wavenumber troposferico essenzialmente ad un pattern a 3 onde (Europa centro settentrionale, possibile contenuto MT+ asiatico e Alaskian Ridge) grazie ai quali verrebbe confermata l'intensificazione degli eddy e quindi un trasferimento verticale con attrito e produzione di calore contro le elevate velocità zonali presenti in medio alta ed alta stratosfera a causa delle quali è verosimile una fase di disturbo del vps in W1
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Ci aggiorniamo
Matteo
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