Si,ma è altrettanto vero che il discorso non cambia anche stamattina: continuare ad affidarsi a determinazioni a 240 h, per quanto stratosferiche e quindi molto più "pulite", proprio non ha valenza, anche in considerazione del fatto che il "sopra" dipende dal "sotto" e non viceversa; se vedi i cluster a 500 hpa di ecmwf 00 di stamattina , rimane un'enorme incertezza sul medio termine ( 144/192 h) sul tipo di rottura d'onda, quindi a mio avviso, sia che parliamo di 500 che di 10 hpa , non ha proprio senso per ora. Quanto alle analisi teleconnettive, avrei qualcosa da eccepire anche su quelle,ma comunque si qualcosa meglio del determinismo puro , si...anche se resto dell'idea che i modelli deterministici , comunque, calcolino TUTTO, dalla Mjo, all'enso, alla qbo, al glam, etc etc etc.
Pienamente d'accordo, tutte le carte stanno cambiando molto di giorno in giorno e le analisi di Cavaz degli ultimi giorni ne sono una prova, ieri si parlava di possibile destrutturazione del VP, oggi tutt'altro e anche andando ai giorni precedenti si vede come ogni 24h cambino molto, quindi analisi sulle TLC affidabile fino ad una certa
"Una NAO persistentemente negativa può favorire il wave break del VPS ed indebolirlo con conseguente predisposizione del pattern AO-, introducendo così una sorta di feedback che si ripercuote sul segno della stessa NAO e sulle SSTA atlantiche."
Le analisi sono cambiate (tra ieri e oggi) solo perché appunto ieri mi sono affidato troppo ad un quadro deterministico che pareva abbastanza concorde. Appunto però parlavo di prudenza in quanto in queste configurazioni stratosferiche, con VPS molto profondo, è difficile avere una buona intrusività del pattern a 2 onde fini alla medio-alta strato.
L’analisi teleconnettiva andava (e va) da un’altra parte
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Che per la troposfera non vi fossero molte carte da giocare non è una sorpresa.
Da lettore interessato delle dinamiche da voi descritte vi chiedo per completezza se anche le scorse annate sono state caratterizzate da un vp freddo e profondo come quest'ultima al netto dei reali effetti...
Grazie per l'eventuale risposta
Ciao.
La domanda è declinabile in vari modi ma penso tu ti stia riferendo alla stratosfera nella fase invernale.
La stratosfera è marcatamente dipendente dall'attività in troposfera.
Tanto più la troposfera lascia in pace la stratosfera, tanto più quella componente della struttura atmosferica tende a strutturarsi.
Un tracciante della stabilità della stratosfera la si può avere attraverso la velocità del vento zonale.
Se consideriamo un anello particolarmente significativo (60/65 gradi di latitudine Nord a 10 hPa), troviamo che mediamente, nelle fasi invernali, la velocità del vento zonale per quell'anello è quella che vedi nel grafico di sotto allegato.
La cosa interessante è notare come sia tra gli anni '80 e la fine degli anni '90 che spicca una frequenza di valori più elevati, ma anche nei mitici anni '60 trovi valori non così bassi come ci si potrebbe aspettare.
Questo deve farci riflettere sul valutare con prudenza ciò che accade lassù, poiché è necessario prima di tutto valutare bene ciò che avviene in troposfera.
Io, per questo, credo che vi sia troppa attenzione al concetto di stratosfera "debole" o "forte" come elemento di valutazione pregressa e futura dell'attività troposferica.
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E infatti non a caso si parla di stratosfera quale volano della troposfera.
E, inoltre, le declinazioni delle interazioni t-s-t sono infinite.
Buona giornata
Se i giovani sapessero, se i vecchi potessero!!!
Grazie per le delucidazioni...
Domanda forse banale. Può essere che i modelli siano così volubili a causa di una discordanza tra i segnali?
In troposfera il segnale a bassa frequenza è improntato ad un vpt debole. Anche adesso ad alta frequenza si nota la ripartenza di un nuovo ciclo mjo dall'oceano indiano che comporterà un crollo del momento angolare atmosferico (gwo in fase 1/2).
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L'indebolimento della componente zonale, in linea anche con lo stato di Nina like, dovrebbe portare ad un arretramento della corrente a getto del nord pacifico, segnale visibile dal medio/lungo termine.
dprogdt_prob_10.jpg
Questo assetto troposferico andrebbe contro al forcing stratosferico. Quindi gli output modellistici potrebbero essere suscettibili in base a quanto forte sarà quest'ultima forzante.
Ultima modifica di Diego 14; 17/01/2025 alle 15:50
Al di là dell'affidabilità molto bassa dei modelli...
Il modello europeo vede la dislocazione del vortice polare verso America e Canada, mentre vede alta pressione su Asia e buona parte dell'Europa. I modelli non riescono a vedere l'entrata delle correnti atlantiche.![]()
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