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  1. #311
    Brezza leggera L'avatar di bunicorn
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    Predefinito Re: Vps vpt 2024/25 analisi strato/troposferica. Sara' l'anno buono?

    Citazione Originariamente Scritto da jack9 Visualizza Messaggio
    Ed è proprio lì che a mio avviso manca la logica (in realtà la fisica..).
    la stratosfera sarebbe il volano di una massa d'aria decine di volte più densa... è più logico (e lineare da un punto di vista meramente fisico) dire che sia l'esatto opposto. ed essendoci anche una netta discontinuità (tropopausa) la comunicazione tra le due, soprattutto dall'alto verso il basso, avviene solo ed esclusivamente se il basso si allinea all'alto. poi la tropopausa può scendere o salire di quota in base alle varie situazioni, ma ciò che comanda è sempre ciò che sta in basso.

    poi prima armonica dove? in alto o in basso? perché parlare di prima armonica in troposfera non ha NESSUN senso fisico.
    Io la penso come te e credo che troppo spesso, anche qui in questo forum, su questo tema si confonda una risposta statistica (Baldwin &all.) con un elemento fisico (Wang & Polvani).
    La grandissima intuizione di Wang & Polvani è stata quella di mettere in campo un'azione fisica (vento meridionale e sua temperatura) protratta nel tempo come elemento perturbativo della stratosfera.
    Ovvero, non è l'azione troposferica di breve periodo che può condizionare la troposfera, ma la sua persistenza d'azione.
    In tal senso, l'assenza di "vento termico" iniettato in stratosfera provoca un "non evento", ossia un VPS "forte", mentre il vice versa lo sia quando il "vento termico" insiste.
    Ora, quando la stratosfera può "accoppiarsi" (tanto per capirci) con la troposfera?
    Io penso (non ho dati a tal riguardo) che ciò possa realizzarsi solo quando il segnale troposferico risulta compatibile con l'azione che ha dato origine all'evento stratosferico.
    Ossia, ancora una volta quando la troposfera persera a sufficienza nel tempo nella sua azione (e qui si potrebbe ragionare proprio sulle soglie di +/- 5.5 K m/s).
    Se la troposferà cambia il suo setting, allora non c'è accoppiamento.
    Allego un esempio di profilo del NAM che credo sia piuttosto indicativo in tal senso.

    gfs_nam_arc_web_3.png
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  2. #312
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    Predefinito Re: Vps vpt 2024/25 analisi strato/troposferica. Sara' l'anno buono?

    Chiedo sin da subito scusa se scrivo inesattezze. Scrivo pochissimo, ma leggo da anni e cerco sempre di comprendere.

    Dal 2013/2014, di fatto, qualcosa è cambiato e gli inverni, salvo rari episodi (anche notevoli), hanno cambiato "tipologia" di fondo. Questo nonostante condizioni teleconnettive opposte. Inverni con Nina, con Nino, con ciclo solare in minimo, con ciclo solare in massimo, con qbo+ o qbo-, PNA+, PNA-, ecc... e anche con le diverse combinazioni di indici hanno portato tutti quanti a condizioni sfavorevoli ad eventi nell'Europa Sud Occidentale.

    E se la componente maggiormente decisiva per le sorti di questa fetta di continente fossero le temperature oceaniche dell'Atlantico?

    Se fossero determinate temperature superficiali oceaniche ad assecondare quel semplice ingrediente che è l'elevazione dell'anticiclone nelle zone giuste e con persistenza giusta per avere esiti proficui, sempre in questa fetta di continente? (al netto di velocitÃ* zonali elevate, stratosfera, nam, che accentuano o smorzano il tutto...?)

    Negli anni buoni (periodo 2005-2013) se verificate c'era sempre la striscia di acque con anomalia negativa che partiva dal Golfo del Messico e arrivava fino in Spagna. Spesso anche l'intero Mediterraneo era blu. A volte il corridoio negativo aveva direttrice Brasile-Marocco-Spagna, altre volte era più innalzato verso nord, quindi con direttrice Nord Florida-Spagna/UK, ma il succo era un corridoio di anomalie negative che attraversava l'Atlantico.

    La cosa incredibile è che se prendete i due anni brutti di quel ciclo (2006/2007 e 2007/2008) quel corridoio ad esempio non c'era.

    Dal 2014 i "corridoi blu" sono spariti, per lasciare spazio alle "pozze blu" o, peggio ancora, al "brodo rosso ovunque" e, guarda caso, stiamo vivendo quello che stiamo vivendo.

    Non voglio riempire di immagini il post, ma vi lascio il link dell'archivio. Archived Operational SST Anomaly Charts 2005 | OSPO

    Prendete, per ogni anno, dicembre e gennaio. Non sbaglia una volta.

    Purtroppo arriva fino al 2020, quindi il 21, 22, e 23 vanno cercati altrove. Mentre il 24 si trova qui: Current Operational Coral Bleaching 5km Daily Products | OSPO

    SarÃ* il caso di tornare a valorizzare il ruolo delle SST?

  3. #313
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    Predefinito Re: Vps vpt 2024/25 analisi strato/troposferica. Sara' l'anno buono?

    Citazione Originariamente Scritto da jack9 Visualizza Messaggio
    è sicuramente un problema di comunicazione perché già detta così è tutt'altra cosa rispetto a quanto hai scritto poc'anzi, se rileggi te ne accorgi
    non è mio interesse puntare il dito, io semplicemente faccio fatica a vederci una logica-fisica nel dire che una massa d'aria decine di volte meno densa possa fare da volano a quanto sotto, molto più denso.
    ci vedo anzi il contrario e di esempi ne è pieno il passato. è come dire che se metto in una pentola cilindrica sul fondo dei sassi (facciamo 10cm di spessore) e sopra della passata di pomodoro (facciamo 50cm), mescolando forte sopra mescolo anche i sassi sotto. un esempio molto grezzo per esprimere il concetto nella mia testa.
    non vado oltre, l'unica cosa che chiedo visto che ne sono interessato e mi manca è, se possibile, avere dei link di paper peer-reviewed riguardo il discorso delle iniezioni di aria stratosferica.
    http://www.met.reading.ac.uk/~sws97m...ns/chapman.pdf
    Questo ad esempio è un bel paper in merito, elaborato dall’Università dí Reading

  4. #314
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di mat69
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    Predefinito Re: Vps vpt 2024/25 analisi strato/troposferica. Sara' l'anno buono?

    Se noi prendiamo la quota dei 360K (K è una costante che rappresenta la t. potenziale) riferendoci a latitudini superiori a 60°N ci troviamo grossomodo in tropopausa.
    A questa altezza poi ci riferiamo ad un valore medio climatologico per il periodo in essere di circa 2.1/2.2 unità di Vorticità potenziale (anche le poi la sPV varia a seconda del punto nel quale osserviamo la massa del vortice polare).

    Cattura.JPG

    Valori mediamente superiori a quell'indice che valorizza l'entropia del piano considerato, ci portano verso quote più alte in stratosfera alle quali si associano PV più elevate ove l'ambiente è più rarefatto salendo di quota.
    Tuttavia nella prassi è sufficiente una mera osservazione del grafico ( e di tutta una serie di precedenti agli eventi stratosferici) per notare che in occasione di forti raffreddamenti nella colonna del vortice polare, si assista a visibili incrementi dei valori dei massimi di vorticità potenziale.
    L'impennata di tali valori, nel piano isentropico considerato, quello dei 360K che si trova piuttosto vicino alla troposfera e quindi si tratta di un ambiente abbastanza "pesante" fino addirittura a 2,7 PV Units, va a significare una variazione di due elementi principali:
    1. l'aumento della densità stratificativa del piano isentropico
    2. l'aumento di velocità del flusso zonale

    Quando la PV aumenta generalmente il piano isentropico si abbassa (come tutta la colonna del vortice polare) e si rafforza la stratificazione.
    Data un'altezza attuale del piano di 360K di circa 7000m sul polo con un valore climatologico di PV di 2,1, con invece 2,7 di PV ci troveremo nella media climatologica a circa 13.000 metri di altezza e quindi tra i 100 e i 150 hpa.
    Quando il valore del diagramma tende a salire significa che, con la compressione operata dall'aumento di densità da parte dell'aria stratosferica, aumenta il gradiente verticale delle PV che si porta, quale conseguenza agli effetti a cui poniamo la nostra principale attenzione ai fini prognostici, quella di portare verso il basso sul polo aria più densa (masse artiche più coese) e una maggiore velocità di rotazione delle stesse masse artiche.

    Concludo portandovi qualche esempio di anni passati proprio con tale riscontro servendomi dell'elemento statistico (che tale in effetti è) del NAM:

    Cattura.JPG Cattura.JPG

    Cattura.JPGCattura.JPG

    Cattura.JPGCattura.JPG
    Cattura.JPGCattura.JPG

    Ovviamente mi sono servito del Nam per ricordare alcuni degli anni nei quali il meccanismo sopra illustrato si sia verificato imprimendo alla troposfera le caratteristiche descritte dai paper non solo statistici quali quello di Baldwin Dunkerton ma che hanno studiato la genesi del rinforzo del vortice polare partendo dai flussi deboli in bassa stratosfera e tali rimanenti per più giorni come quello di W. e Polvani.
    Credo vado un pò smitizzato infine il concetto di condizionamento così come inteso negli ultimi anni e ribadito un pò a mò di mito sia dai cultori che dai loro detrattori (mi è peraltro poco chiara la ragione per la quale, in riferimento ad uno studio se ne possa essere fanatici assertori o, al contrario, scettici combattenti )dal momento che non c'è bisogno di alcuna soglia affinché aria stratosferica possa varcare la soglia della troposfera come non è detto che basti la stessa soglia per permettere tale accesso in modo brutale e soggiogante.

    time_pres_HGT_ANOM_ALL_NH_2024 (5).png
    time_pres_HGT_ANOM_ALL_NH_2025.png

    Nello stesso modo non occorre alcuna palla che gira (alla Caccamo) per dimostrare che ci siano iniezioni di vorticità dai piani più elevati della stratosfera in quanto possano avvenire, magari a carattere discontinuo anche in assenza di un... condizionamento che ricorre principalmente ( se ne vogliamo comprendere un possibile significato) quando: maggiore densità e aumento di velocità del flusso zonale rendano estremamente impervio il trasferimento di momento eddy sia verticalmente che orizzontalmente in latitudine in grado di disturbare o modellare visibilmente la massa del vortice polare (ao e nao mediamente positive ne sono la risultante).

    Buona serata
    Ultima modifica di mat69; Oggi alle 00:07
    Matteo



  5. #315
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    Predefinito Re: Vps vpt 2024/25 analisi strato/troposferica. Sara' l'anno buono?

    Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio
    Se noi prendiamo la quota dei 360K (K è una costante che rappresenta la t. potenziale) riferendoci a latitudini superiori a 60°N ci troviamo grossomodo in tropopausa.
    A questa altezza poi ci riferiamo ad un valore medio climatologico per il periodo in essere di circa 2.1/2.2 unità di Vorticità potenziale (anche le poi la sPV varia a seconda del punto nel quale osserviamo la massa del vortice polare).

    Cattura.JPG

    Valori mediamente superiori a quell'indice che valorizza l'entropia del piano considerato, ci portano verso quote più alte in stratosfera alle quali si associano PV più elevate ove l'ambiente è più rarefatto salendo di quota.
    Tuttavia nella prassi è sufficiente una mera osservazione del grafico ( e di tutta una serie di precedenti agli eventi stratosferici) per notare che in occasione di forti raffreddamenti nella colonna del vortice polare, si assista a visibili incrementi dei valori dei massimi di vorticità potenziale.
    L'impennata di tali valori, nel piano isentropico considerato, quello dei 360K che si trova piuttosto vicino alla troposfera e quindi si tratta di un ambiente abbastanza "pesante" fino addirittura a 2,7 PV Units, va a significare una variazione di due elementi principali:
    1. l'aumento della densità stratificativa del piano isentropico
    2. l'aumento di velocità del flusso zonale

    Quando la PV aumenta generalmente il piano isentropico si abbassa (come tutta la colonna del vortice polare) e si rafforza la stratificazione.
    Data un'altezza attuale del piano di 360K di circa 7000m sul polo con un valore climatologico di PV di 2,1, con invece 2,7 di PV ci troveremo nella media climatologica a circa 13.000 metri di altezza e quindi tra i 100 e i 150 hpa.
    Quando il valore del diagramma tende a salire significa che, con la compressione operata dall'aumento di densità da parte dell'aria stratosferica, aumenta il gradiente verticale delle PV che si porta, quale conseguenza agli effetti a cui poniamo la nostra principale attenzione ai fini prognostici, quella di portare verso il basso sul polo aria più densa (masse artiche più coese) e una maggiore velocità di rotazione delle stesse masse artiche.

    Concludo portandovi qualche esempio di anni passati proprio con tale riscontro servendomi dell'elemento statistico (che tale in effetti è) del NAM:

    Cattura.JPG Cattura.JPG

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    Ovviamente mi sono servito del Nam per ricordare alcuni degli anni nei quali il meccanismo sopra illustrato si sia verificato imprimendo alla troposfera le caratteristiche descritte dai paper non solo statistici quali quello di Baldwin Dunkerton ma che hanno studiato la genesi del rinforzo del vortice polare partendo dai flussi deboli in bassa stratosfera e tali rimanenti per più giorni come quello di W. e Polvani.
    Credo vado un pò smitizzato infine il concetto di condizionamento così come inteso negli ultimi anni e ribadito un pò a mò di mito sia dai cultori che dai loro detrattori (mi è peraltro poco chiara la ragione per la quale, in riferimento ad uno studio se ne possa essere fanatici assertori o, al contrario, scettici combattenti )dal momento che non c'è bisogno di alcuna soglia affinché aria stratosferica possa varcare la soglia della troposfera come non è detto che basti la stessa soglia per permettere tale accesso in modo brutale e soggiogante.

    time_pres_HGT_ANOM_ALL_NH_2024 (5).png
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    Nello stesso modo non occorre alcuna palla che gira (alla Caccamo) per dimostrare che ci siano iniezioni di vorticità dai piani più elevati della stratosfera in quanto possano avvenire, magari a carattere discontinuo anche in assenza di un... condizionamento che ricorre principalmente ( se ne vogliamo comprendere un possibile significato) quando: maggiore densità e aumento di velocità del flusso zonale rendano estremamente impervio il trasferimento di momento eddy sia verticalmente che orizzontalmente in latitudine in grado di disturbare o modellare visibilmente la massa del vortice polare (ao e nao mediamente positive ne sono la risultante).

    Buona serata
    Perfetto Matteo! Tutto questo è poi alla base della Vorticità Potenziale di Ertel e della sua conservazione, il cui effetto più tangibile è quello di avere una tropopausa più bassa sulle regioni polari

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