"Una NAO persistentemente negativa può favorire il wave break del VPS ed indebolirlo con conseguente predisposizione del pattern AO-, introducendo così una sorta di feedback che si ripercuote sul segno della stessa NAO e sulle SSTA atlantiche."
Gli scenari nel complesso freddi alle medie latitudini li hai solo quando le onde sono ben piazzate, con tendenza a divenire stazionarie.
Ma sinché il VP se ne sta spaparazzato sul comparto americano o i annidato in Kamchatka c'è poco da fare,
Le velocità zonali nopn riescono a divenire sufficientemente basse e così mandano in cut-off le onde oceaniche.
Se vuoi sceari freddi, il VP deve insistere in zona mar di kara e affondare un po' sul comparto asiatico retrostante a quella posizione. Se non lo fa e persiste in zona Kara, caschio in anni AO+ o AO++
La frenesia sul potenziale evento freddo ipotizzato solo pochi giorni fa, è scuola!
D'accordo sulle onde stazionarie, meno sul mare di Kara. Comunque parlavo a livello emisferico non europeo e mediterraneo. Se il VP si concentra sul comparto canada groenlandia hai una zona molto fredda sul continente americano, e in contemporanea una zona molto fredda sul comparto euro-asiatico per lo sviluppo di hp termicizzati. Nel complesso quindi dovresti avere un quadro termico con anomalie più basse rispetto ad un vortice stazionante sul mare di kara. I modelli avevano abbozzato questa tendenza ma poi il tutto è durato troppo poco...per cui non c'è stato il tempo per un cospicuo raffreddamento a livello emisferico. Chiaramente dipende dalle dinamiche pregresse, il freddo sul mare di kara può innescare successivamente la formazione di un hp in eurasia. Un canadese forte sul comparto canadese può poi favorire lo sviluppo di onde che tendono a divenire stazionarie. Chiaramente questi meccanismi sono sfavoriti in un contesto mediamente più caldo dove prevale il forcing oceanico. Ma la mia domanda era proprio sulle dimensioni del vp, indipendentemente dal quadro sinottico.
Non sono io che asserisce l'importanza della zona di Kara, ma è madre natura stessa.
Osserva la mappa allegata (anomalia del gpt anni AO-- - AO++) e dammi elementi per smentire ciò che ho scritto.
Tra l'altro, nota bene, quelle anomalie che vedi sono calcolate sul mese di Ottobre, ma le ritrovi paro paro se fai il medesimo gioco coi dati invernali.
Si fermano al 2012 perché il calcolo lo feci all'epoca, ma anche se le rifacessi oggi non cambierebbe la sostanza.
Il problema non è il freddo in se, ma è la distribuzione del gpt.
Da quella ne deriva l'azione d'onda e dunque il freddo, perché, come'è noto, è il gradiente di pressione che determina il vento.
Se la distribuzione di pressione è favorevole, tu hai il getto che sbatte in modo ottimale sulle montagne rocciose e da li si parte con la faccenda delle onde, che a sua volta determina o meno scenari freddi.
Il sistema va visto nel suo complesso attraverso gli elementi più importanti che lo caratterizzano.
Sistemi caotici (complessi) spesso in natura acquisiscono caratteristiche ergodighe ed è li che si deve guardare per cercare di capirne le mosse.
Provo a spiegarmi meglio.
Se vuoti un secchio di sabbia a terra, che ottieni? Un "cono" di sabbia.
Se vuoti un secchio di ghiaia? Un "cono" di ghiaia.
Un camion di arance? Un "cono" di arance
Distribuzione gaussiana. Indipendente dalla dimensione degli oggetti che tratti.
Pensa solo alla legge dei gas perfetti. Il caos non è confusione, il caos va letto come le leggi del disordine.
Vabbè, stamane è pertita così.
Porta pazienza.
Anomalymap-002-000.jpg
Ultima modifica di bunicorn; 18/02/2025 alle 08:29
Io facevo un discorso generale a livello emisferico. Tra l'altro non è che l'AO negativa implichi freddo sul mediterraneo. Soprattutto negli ultimi anni questo link è saltato. Concordo sul fatto che il sistema va semplificato e che non serve chissà quale risoluzione per fare una previsione a lungo raggio, meglio individuare pochi elementi chiave (ma non troppo pochi). La potenza di calcolo non serve a niente in questi casi. La mappa che hai postato fa pensare a quello che è il clima oggi e quello che era il clima ieri (interpretando la mappa alla rovescia). Però quella mappa è a 250 hpa, per cui è ben diversa dalla situazione al suolo: a una low nel mare di Kara a 250 hpa corrisponde generalmente un hp poco più a sud al suolo. Un canadese bello pimpante ti permette una maggiore trasmissione d'onda, ma serve un bel pò di freddo sull'Eurasia, altrimenti prevale il forcing oceanico...se va in porto questo tipo di configurazione poi avrai un calo considerevole delle T a livello emisferico e si creeranno più facilmente condizioni per affondi freddi di tipo continentale sul mediterraneo.
Sull'ergodicità: il problema è che adesso il sistema non è più ergodico, ma cambia costantemente a ritmi piuttosto accelerati, quindi è più difficile fare generalizzazioni sulle varie componenti condizionanti l'andamento climatico. E' come una lente il cui fuoco via via si distorce perchè la lente si sposta...non è impossibile ma è più difficile.
Nuova ennesima forte ripresa dei venti zonali a 10 hpa, quest'anno da record, dal 6 marzo nuova impennata, sembra non voler terminare mai questa corsa folle:, ogni volta che viene visto un calo, immediatamente poi si impenna!
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Questi sono i risultati:
ps2png-worker-commands-5ff68d7494-t2rgd-6fe5cac1a363ec1525f54343b6cc9fd8-tvhdfa8w.png
No, la mappa AO-- - AO++ indica un elemento climatologico, ossia che l'assenza o l'efficacia delle onde planetarie con sede oceanica genera una risposta tipica del sistema, di cui il mar di Kara ne rappresenta la posizione focale. Il clima è cambiato perché il pattern di distribuzione barica è cambiato.
La mappa che allego ora (in realtà l'avevo già postata tempo fa) ne è una limpioda lettura.
confrontodecadi (1).jpg
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