Divergenti e poi nuovo forte approfondimento...non so tu ma l'ESE COLD lo vedo nelle corde di quest'anno.. la MJO quest'anno invece sembra in discontinuità più forzata dalla fase ENSO precedente magari buongiorno Daniele e grazie dei tuoi preziosi ed illuminanti pareri.
Ultima modifica di sponsi; 05/11/2024 alle 10:08
Benissimo, si parte zoppi ancor prima di partire scherzi a parte, comunque dalle carte strato vedo un aleutinico pimpante, magari si partirà con un pattern a due onde che sovvertirebbe la situazione.
"Una NAO persistentemente negativa può favorire il wave break del VPS ed indebolirlo con conseguente predisposizione del pattern AO-, introducendo così una sorta di feedback che si ripercuote sul segno della stessa NAO e sulle SSTA atlantiche."
Sicuramente non ne capisco nulla ma un disturbo poco efficace su una struttura già in forte approfondimento non depone per chissà cosa ma per un ennesimo rinforzo a seguire. Veniamo da una tendenza consolidata di stratosfera spesso molto fredda ed e' un dato di fatto. Ese cold o no cmq nulla dicono sul tempo italico. Cordiali saluti aspetto chi ne capisce davvero buona serata
"Una NAO persistentemente negativa può favorire il wave break del VPS ed indebolirlo con conseguente predisposizione del pattern AO-, introducendo così una sorta di feedback che si ripercuote sul segno della stessa NAO e sulle SSTA atlantiche."
Ma tanto cosa cambia??...lo scorso anno con un VP debole abbiamo avuto l'ennesimo NON inverno degli ultimi 10 anni con tutte rotture d'onda CICLONICHE (CWB) e nao anche a -3....almeno con un vortice forte qualche AWB è possibile o, perlomeno, qualche strappo freddino da est....x avere AWB servono velocità zonali medie, se le hai basse e quindi vp debole , fai la fine dello scorso anno...chiaramente non devono essere altissime sennò ci spiana in testa l'hp, quindi no ese cold ma neanche un vp troppo debole....in ogni caso nelle condizioni generali in cui siamo forse meno peggio un vp forte e anche un ese cold piuttosto che vp debole con CWB a nastro
Nei modelli attuali, nel lungo termine, si nota bene come una migliore disposizione delle vorticità in sede polare possa portare, intorno alla fine della seconda decade, la formazione di un’onda lunga in Atlantico. Viceversa, una disposizione in AD, con vorticità dislocate sul settore asiatico, non avrebbe l’energia giusta per creare un tale blocco, con il rischio di avere un ATR abbozzato e correnti da NW sul settore europeo.
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