e siamo già borderline la nina anche usando i limiti del bom di +-0.8:
Non importa se le anomalie rispetto ad un periodo del passato sono modeste o se il resto del mondo per altri motivi è caldo, è il gradiente est-ovest sull'equatore che causa gli impatti da la nina e non è una casualità interannuale, è un trend.
l'ovest del pacifico si è scaldato in modo quasi continuo e lineare, ad est invece dopo un aumento nello shift degli anni '70 è stazionario (tra variabilità più accentuata), il divario negli ultimi 5 anni è stato di +0.65 nonostante ci sia in mezzo anche il nino 2023-24, valori superiori a +1 in passato si toccavano perlopiù durante gli eventi più intensi di la nina ora con regolarità, già ad agosto/settembre di quest'anno siamo oltre:
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Ultima modifica di elz; 24/10/2025 alle 06:03
Le forzanti a bassa frequenza continuano a tracciare una situazione la Nina like da tempo e questa traccia resta impressa nel sistema.
Anche se non si possono escludere temporanee traslazioni dell'attività convettiva verso il Pacifico
Screenshot 2025-10-24 104039.png
c'è attualmente un segnale attivo enso negativo confermato a breve dall'ONI e, per novembre le velocità potenziali restano allocate prevalentemente (assieme all'OLR) nella parte orientale dell'Oceano indiano a cavallo del Continente marittimo.
Screenshot 2025-10-24 104002.png
Matteo
Effettivamente Matteo la Nina e' arrivata ufficialmente anche da NOAA come avevi anticipato tu:
"La Niña conditions are present.*Equatorial sea surface temperatures (SSTs) are mostly below average across most of the Pacific Ocean. Atmospheric anomalies over the tropical Pacific Ocean are consistent with La Niña.La Niña conditions are present and favored to persist through December 2025 -February 2026, with a transition to ENSO-neutral likely in January-March 2026 (55% chance).*"
Il dipolo indiano negativo ha raggiunto il valore piu' basso dalle ultime rilevazioni del BOM, pero' non mi sembra un pattern tale da poter vedere qualche cambiamento per la seconda parte dell'inverno.
Se la convezione riuscisse a spingersi piu' a est (fasi 6 e 7) come forse accadra' nelle prossime settimane magari riusciamo a vedere qualcosa di interessante a inizio inverno
iod-weekly.jpg
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Non si possono escludere puntate della Mjo nelle fasi pacifiche (6/7) magari accompagnate dalla traslazione di un'onda di Kelvin.
Tuttora però restano saldi alcuni aspetti che mi sembrano piuttosto ancorati alla circolazione dettata dal segnale attivo la Nina (cp).
Screenshot 2025-10-30 145604.png
Se in effetti questo fugace passaggio nel Pacifico si vede, tale pare rimanere ovvero davvero rapido.
Diversi studi si concentrano sul segnale mjo e sull'imprinting che può conferire alla circolazione emisferica non solo per quanto concerne la fase ma anche la sua permanenza nella stessa.
Due (se non tre) aspetti mettono molti dubbi circa l'efficacia di questa traslazione se non per effetti di carattere temporaneo ovvero:
1. la posizione delle ER (Equatorial Rossby) che restano sfasate rispetto alla Vorticità potenziale e che, anzi, potrebbero tornare verso l'Oceano Indiano;
2. le anomalìe di momento angolare che si limiterebbero ad una rapida risalita (dopo un lungo periodo di forte negatività) prima di tornare verso il segno meno
Screenshot 2025-10-30 145014.png
3. altre due cartine di tornasole ovvero il PNA che risale ma che resta titubante nella sua permanenza del segno e gli effetti, temporalmente traslati che derivano da una fase di divergenza negativa degli eddy heat and momentum fluxes in grado di rallentare il processo radiativo di raffreddamento del vps
Ad oggi tutto questo pare molto fugace.....
Matteo
La temporanea fase di sconfino verso il Pacifico con un "pacchetto di venti occidentali transeunti" si vede benissimo nelle Hovmoeller di entrambi i modelli (zw 850hpa)
Screenshot 2025-10-31 125115.jpgScreenshot 2025-10-31 125018.jpg
Ma altrettanto bene si vede la stasi a bassa frequenza della convergenza degli stessi venti (anche ewb/wwb) sul Continente marittimo.
Questo va a motivare la veloce traslazione della mjo nelle fasi pacifiche come passaggio temporaneo in queste fasi maggiormente forzanti.
Matteo
anomalie un poco più deboli nell'ultimo forecast ecmwf ed un ritorno più rapido alla neutralità, il trend negli oceani tropicali non solo rende più semplice superare le soglie di la nina ma come è reso evidente dal lavoro sotto in pubblicazione al Journal of Climate agisce in modo diverso attraverso l'influenza del riscaldamento dell'oceano indiano (in assenza di un corrispettivo riscaldamento nel pacifico) sull'estremo ovest del pacifico tropicale, una regione di elevate sst dove anche modeste anomalie possono dare una forte risposta in atmosfera.
https://staff.cgd.ucar.edu/cdeser/do...ends.sep25.pdf
trend gpt (dovuto non solo ma perlopiù al pattern delle sst tropicali):
tr.png
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Ultima modifica di elz; 07/11/2025 alle 08:00
Appena ho un attimo elz leggero' l'articolo che hai linkato che sembra molto interessante, ho visto anch'io che gia' dai primi mesi del 2025 la situazione dovrebbe rapidamente tornare alla normalita' stando al modello inglese... Anzi, forse gia' dal trimestre MAM si andrebbe verso un pattern piu' da Nino.
Io pero' rimango un po' perplesso al momento, poi per carita'... Dal punto di vista probabilistico e' sicuramente piu' facile andare verso un Nino/Nada che una Nina.
Tuttavia le skill dell'inglese non mi sembrano ottimali nel lungo termine, se andiamo indietro al 2024 soltanto 2/3 cluster su una decina hanno performato peggio rispetto all'andamento "reale", sia per la ENSO3.4 che per la 1.2:
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Ma anche le WWV (anomalie) mi sembrano ancora saldamente da Nina, con anomalie negative a est e positive a ovest...
wwva_std_e.gif
Poi adesso in USA c'e' lo shutdown per cui e' da un po' che non aggiornano i siti, pero' mi sembra un po' troppo ottimistico l'inglese
Comunque fornite tutti sempre dei contributi molto interessanti![]()
Dico solo che, parer mio, è un pò presto per pensare che il prossimo anno avremo un Nino al 100%, soprattutto di tipo EP come lascerebbe intravvedere ECMWF già dalla primavera:
20251108114234-263e35722bd1c8b13e215c41511196f7de360059.jpg
Le anomalie sub-superficiali in zona tropicale sono ancora pienamente da Nina, per avere un Nino l'anomalia calda sotto la superficie a ridosso dell'indonesia dovrebbe spostarsi piuttosto rapidamente verso est e, contemporaneamente, riassorbirsi in superficie:
armor_subsfc_anom_enso.jpg
Tuttavia credo se ne riparlerà verso febbraio/marzo se si vuole fare una considerazione più mirata, va da sè che d'inverno la convezione tropicale (MJO) e il dipolo indiano subiscono cambiamenti rapidi e importanti per cui nulla si può escludere per l'anno prossimo.
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Senza il trend un el nino significativo senza (quasi) una risposta sul nord pacifico sarebbe stato un evento molto raro, da notare che anche nel mediterraneo la nina ha un impatto significativo sulle medie stagionali (massimo in JFM anche se qui sotto è DJF), il segnale è sovrapposto a variabilità interna ma lo shift nella distribuzione è significativo, è nel caso del nino che abbiamo diverse possibilità con una prevalenza di quelle che portano a nao- ma in questo caso l'assenza di segnale nel nino 2023-24 è meno sorprendente.
I diversi tipi di la nina (CP vs EP) non fanno molta differenza per episodi moderati/forti poichè è comunque presente una significativa soppressione delle precipitazioni nel pacifico centrale anche se le anomalie sono più forti ad est.
Questi ultimi 2 anni comunque portano chiaramente i segni del trend, senza sarebbero stati anni di neutralità.
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Ultima modifica di elz; 10/11/2025 alle 11:03
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