Venerdì, mentre su Vercelli si andava organizzando la supercella che poi sarebbe arrivata fino oltre il Ticino a NOrd-Est di Novara, c'era un'altra cella bella attiva in Piemonte, e si trovava più a Ovest, nella zona di Santhià.

Quando sono uscito di casa l'intenzione era quella di andare subito sulla cella di Vercelli per seguire la sua evoluzione, ma ho visto verso Ovest stagliarsi una wall cloud molto larga e bassa e ho deciso così di cambiare programma e avvicinarmi un po' per vedere che succedeva.
Arrivato in un punto con buona visibilità poco fuori Vercelli, sotto la wall cloud molto turbolenta iniziava a formarsi un funnel.



Il piccolo cono poi ha iniziato a prendere una forma più definita e a scendere verso il suolo. Iniziavo davvero a credere il Tornado in questi momenti. Erano le 16,37.





A questo punto, tempo di correre velocemente in macchina, tirare fuori il teleobiettivo e montarlo sulla reflex, si sono formati dei fractus molto bassi attorno al cono che sembrava adesso essere davvero a un passo dal suolo, se non proprio a terra.





Dopo meno di 2 minuti, il cono si è dissolto e sotto la wall cloud sono rimasti soltanto i fractus, anch'essi in dissolvimento. Ore 16,43.



Dopodiché, con l'avvenuta occlusione del mesociclone, la supercella ha iniziato a perdere struttura, anche perché l'outflow della cella più a Est iniziava a farsi sentite.
Non ho potuto andare a cercare riscontri di un eventuale rapido touchdown sia perché mi sono subito spostato sulla cella a Est, sia perché la zona interessata, ossia tra Santhià, Carisio e San Germano Vercellese, è una distesa di sole risaie.