L'ottima premessa di un inverno in QBO- e flusso solare basso con annessi forti disturbi stratosferici potrebbe essere vanificata in caso di un ENSO (in questo caso el Nino) forte, che andrebbe a forzare pattern di tipo zonale a prescindere dallo stato della stratosfera.
Anche perchè sembra proprio che negli ultimi anni il "threshold", la soglia limite che contraddistingue gli episodi forti che forzano pattern zonali, sia più bassa.
Perciò già un Nino con valori MEI >1 sarebbe molto rischioso. Un debole Nino potrebbe invece essere più che accettabile.
Un altro grosso problema al momento è dato dalla disposizione delle SSTA in Atlantico. Le SSTA del mese di Maggio sono fortemente correlate con la NAO dell'inverno successivo (anche se questo predictor negli ultimi anni si è dimostrato più volubile che in passato).
Nella prima immagine la tipica disposizione delle SSTA che precede gli inverni con NAO++. In quella la seguente la situazione di quest'anno:
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[CENTER]--> Marco <--
***...Always Looking At The Sky...***
""[URL="http://dailymotion.alice.it/video/x3ov8b_peak-oil-how-will-you-ride-the-slid_tech"]How Will You Ride The Slide[/URL]""
[B] Don't panic. But if you panic, be the first.
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Bella analisi Marco, che purtroppo pesa come un macignio sulle speranze dei freddofili
A tal proposito ti volevo chiedere, nel caso ci troveremo di fronte ad un Nino debole, questo potrà ostacolare la NAO++??? Mi riferisco ad un articolo tratto dal forum che ho allegato.
Nell'articolo ho posto la mia attenzione sul fatto che Nino debole e Nino forte, producono effetti praticamente opposti in atlantico! In particolare quello debole, favorisce una NAO particolarmente negativa...
Beh per l'autunno non è affato maledobbiamo vedere l'intensità cosa deciderà di fare.
Leggendo inoltre l'articolo mi è slatata all'occhio la dipendenza tra Nino e AMO+..come mai allora il forte Nino del 1997-98 è caduto proprio negli anni in cui si è avuto il massimo picco dell'AMO (relativamente a questa fase positiva)?
Beh secondo me deriva proprio dalla NAO++, infatti con il Nino forte le anomalie negative sono rilegate sopra la Groenlandia, e quindi ricordiamoci che l'indice AMO riguarda proprio il tratto tra l'equatore e la Groenlandia, e quello di cui parli tu era un Nino forte.
Invece il Nino debole produce un dipolo opposto.
Infatti quello che avevo chiesto a Marco era proprio questo, se un Nino debole poteva scongiurare il pericolo NAO++ che deriverebbe dalle anomalie di Maggio 2009![]()
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Ciao Alberto,
scusa ma sono di fretta e non riesco a leggere il tuo articolo.
Quello che dici è una conclusione a cui ero arrivato anch'io i primi tempi in cui mi dedicavo allo studio delle TLC:
http://forum.meteonetwork.it/meteoro...invernale.html
In realtà col tempo e vari approfondimenti mi sono convinto che l'ENSO eserciti un'influenza incisiva sulla NAO solo quando questi sia forte, sia Nina Strong che Nino Strong, forzando una NAO positiva.
In contesto di ENSO debole, la forzante a mio avviso risulta molto debole sul pattern (con Nino il getto tende a piegare + verso l'E-Europa, con la Nina + verso la W-Europa) e non coincide con NAO negativa, il cui segno viene determinato non dall'ENSO ma dagli altri fattori contingenti quali ad es. SSTA atlantiche, Snowcover, IOD, ecc....
Diciamo che andando ad esaminare i singoli episodi invernali concomitanti al Nino debole noteremmo un'ampia variabilità, e difatti negli anni più recenti ai vari Nino deboli che si sono succeduti non sono corrisposti inverni con NAO-.
Ecco questa è l'idea che mi sono fatto io.
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[B] Don't panic. But if you panic, be the first.
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premesso che fare una previsione ora sul prossimo inverno è roba parecchio astrusa....visto che manco sappiamo come andrà l'estate...detto questo...il fatto che un nino forte influenzi negativamente i nostri inverni credo sia fuori dubbio...quest anno però el nino qualora raggiungesse valori elevati...si troverebbe in accoppiata non solo con una qbo- ma anche con un minimo solare eccezionale come quello in corso (anche se il sole dovesse ripartire nei prossimi mesi gli effetti comunque si avrebbero ancora per il prox inverno) quindi penso sia un'accoppiata tutta da studiare e molto molto interessante mai avvenuta in passato...e i vari studiosi avrebbero il loro bel da fare.
Inoltre...sempre in caso di el nino forte...bisognerà valutare se le temperature globali subiranno un'impennata come il 98...in caso contrario allora sul serio il nostro caro minimo solare ci sta mettendo una pezza provvidenziale.....
Come dire...quindi vedremo....sarebbe comunque una situazione interessante da studiare e seguire....
P.S.Ricordo per lo scorso inverno quando una combinazione minimo solare-qbo+ ci avrebbe dovuto portare a tre mesi di zonalità sterile...e invece dal punto di vista configurativo europeo lo scorso inverno è stato storico...
e fu cosi che con mia grossa sorpresa il 26-27 febbraio 2018 mi accorsi che la meteo era ancora VIVA!
Ciao ragazzi...sarà che sono un inguaribile ottimista, ma io non la vedo affatto male per ora, tutto sommato
La proiezione di una NAO+ in un contesto con QBO-, minimo solare, PDO- e SSTA atlantiche comunque molto interessanti (vedi la tendenza a una reiterata zona RM negativa) mi fanno pensare a un bel braccio di ferro tra le LP atlantiche e anticicloni freddi continentali belli tosti..
in pratica un pattern SCAND soventemente bello positivo ora come ora mi parrebbe una soluzione decisamente probabile, e a dire il vero è la configurazione invernale che preferisco..sarà rischiosa, spesso imprevedibile, ma è quella che regala le emozioni migliori in inverno...ci sarà tanto tempo per riparlarne
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Roberto
Always looking at the sky....
Ricordo l'autunno 2006, se ne parlava già allora degli effetti del Nino che ai tempi non fu strong ma con effetti very strong (causa GW?) sullo scempio invernale BOREALE successivo.
Mi immagino ora Nino strong sul serio, mi viene male.
Però sono curioso di vedere quanto le previsioni saranno rispettate: la speranza è che il Sole possa frenare i bollenti spiriti del bambinello. Fosse Nino debole sarebbe un'altra storia credo..
Insomma è tutto un banco di prova la situazione dei prox mesi!
ciao a tutti
È un po' presto per immaginarsi come potrebbe essere il prox. inverno. Io avevo accennato (in altro td) il fatto che, 1991/92 a parte (molto influenzato dal Piña), l'ultimo inverno connotato da Nino e QBO- fu il 1986/87, che usciva inoltre dal minimo solare.
Ma sono passati 23 anni e le cose un po' sono cambiate. Per es. la stratosfera medio-bassa si è fatta più fredda (cosa che inibisce non tanto l'avvento, quanto il protrarsi nel tempo e soprattutto il diffondersi degli effetti verso il basso di eventuali Warming stratosferici), oppure gli stessi Ninos (come suggerito da Blizzard e da Simone) sembrerebbero manifestare i loro effetti sull'Europa con modalità un po' differenti. Ne ha parlato anche 4ecast nel TD estivo e ricordo un interessante articolo scritto dal nostro forumista ElNino e dal prof. Zecca (Uni Trento) su Le Scienze a tal proposito.
Cmq, in generale, oltre alla forza del Nino, occorre anche scindere un po' la stagione: in generale il Nino porta autunni e inizio inverni più miti e umidi sull'Europa centro-occidentale e meridionale (soprattutto quando le SSTA al largo delle coste europee sono negative), un jet sparato sull'Europa centrale e NAO+.
In seguito (tipicamente nella seconda metà dell'inverno), invece, aumenta la propensione dei blocchi e di NAO-, con anomalie termiche negative che, dalla Russia, possono spostarsi verso Scandinavia ed EU centrale e, a volte, anche più a sud. Non sono rari, in passato, grandi inverni associati al bambinello. Oltre al buon 1986/87, ci sono alcuni degli inverni degli anni 60, ma i più incredibili sono i grandi inverni della II GM (1940-42), tutti accompagnati da Nino da moderati a forti.
E in passato, le ricostruzioni proxy ci indicano che molto probabilmente la PEG fu associata a frequenza di Nino (Nina) decisamente più elevata (bassa) rispetto alla precedente ACM.
Forse lo stato dell'Atlantico è decisivo: infatti le stesse ricostruzioni i indicano anche che l'ACM fu accompagnato da persistente AMO+.
In ogni caso, a prescindere dal GW, quando sul NATL la zonalità tende ad essere più forte (come nei primi decenni del XX secolo e negli ultimi) sembrerebbe che il Nino tenda a manifestare maggiormente, su di noi, il suo "respiro" caldo (estendendo nel tempo anche la fase intrastagionale zonale a discapito di quella maggiormente associata a blocking), rispetto ai periodi con zonalità meno forte e maggior blocchi sul NATL (metà XX secolo, ma spesso anche durante la PEG).
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