Invece non è così vero
Parcheggio ecologico drenante - arch. Daniele Sciarra e partners
è un link a caso ma il discorso è: acciottolato erboso o prato armato possono avere una durabilità talmente superiore all'asfalto da rendere la scelta anche economicamente vantaggiosa. Il problema è che si preferisce spendere poco all'inizio e ripetere la spesa dopo poco piuttosto che fare una scelta lungimirante. e ciò accade in spesso in Italia in tutto il settore delle opere pubbliche dove questo sistema delle spese continue ha anche una giustificazione truffaldina (fare le cose male per dover continuamente intervenire ed essere pagati)
http://golfodigaeta.altervista.org/
Webcam Formia su http://www.meteoliri.it/#!prettyPhoto/10/
Stazione meteo http://www.wunderground.com/weathers...p?ID=ILAZIOFO2
Il continuo sostituire l'Italiano con parole inglesi, lo paragono alla cementificazione che inesorabilmente assottiglia la campagna fertile e generosa. Ineluttabile perdita, come di un lento suicidio.
Credo che nella maggior parte dell'anno, estate esclusa, il contributo sull'isola di calore dell'asfalto cittadino non sia molto rilevante
Ottimo esempio,complimenti!!!!!!!!!!!!!!!
Tacque,e dato di piglio al gran tridente i nembi raduno',sconvolse l'onde,tutte incito'le raffiche dei venti,e di nuvole empi'la terra ed il mare;e giu'dal Ciel precipito' la Notte!
Omero-Odissea
W il Libeccio!!!
Il mio sogno?Vedere la +32°c ad 850 hpa su Roma.
W il caldo!!!
mi chiedo come mai nessuno abbia inventato l' asfalto bianco... rifletterebbe la radiazione e si scalderebbe molto meno. l'unico effetto collaterale sarebbe che a camminare ci abbronzeremmo come al mare
a parte gli scherzi qua a bologna nonostante sia meno di 500 mila abitanti l'isola si sente eccome, sulle minime estive nello stesso modo di quelle invernali. anche se adesso non ho dati alla mano (vi posso solo assicurare che passando dalla periferia al centro con una mano fuori dal finestrino in macchina si sente la temperatura aumentare di botto)
Cit. dal film Wanted:"... Voi che cazz0 avete fatto ultimamente?"
Cit. da Colorado: "La neve scende a fiocchi perchè se scendesse a nodi non si scioglierebbe."
viva la φγα
Leggere l'articolo su meteol... e capiremo tutti che l'idea del bianco è futuro.
Ma poi basta vedere i paesi mediterranei italiani spagnoli o greci per osservare di che colore sono
pitturate le case.
Indoviniamo perchè?
Il problema è che chi comanda (politici amministratori in genere) è indietro anni luce.
Bedonella + bianco!!! mica sbarchi su marte.
Sarà mai?
BOOHHH
salutimeteo
Il continuo sostituire l'Italiano con parole inglesi, lo paragono alla cementificazione che inesorabilmente assottiglia la campagna fertile e generosa. Ineluttabile perdita, come di un lento suicidio.
Cmq un filone di letteratura scientifica sulla mitigazione dell'isola di calore urbana esiste. Ho guardato solo un paio di titoli di sfuggita e parlano di scelta razionale dei materiali, creazione di aree verdi (ad esempio mettendo a parco vecchie aree industriali dismesse), collocando piante in punti tattici per ombreggiare, mettere erba o vegetali di altro genere sui tetti piatti.
Quoterei la questione colore degli edifici. Se in certe zone le case sono tutte bianche probabilmente un motivo c'è. Come probabilmente un motivo c'è se in certe zone moltissime case e loro parti (ringhiere, infissi, grondaie) sono invece nere per captare il poco calore solare che passa.
Aggiungerei anche che finché avevo il cortile di ghiaia bianca, d'estate avevo certe temperature, e ora che ce l'ho di asfalto grigio/nero ho certe altre temperature. Solo che c'è un terzo fattore non controllato: ho avuto il cortile di ghiaia dal '72 al '92, e di asfalto dal '93 in avanti. Ergo non so molto chiaramente se la caldazza che ho ora dipenda dal passaggio dalla ghiaia all'asfalto oppure da un aumento oggettivo delle temperature massime. Penso che c'entrino tutte e due le cose.
Un'altra esperienza che posso citare è il poggiolo. L'anno scorso ho isolato un poggiolo che assorbiva acqua e mi inzuppava i muri. Finché era coperto di mattonelle rosse, aprendo la finestra avevo certe percezioni di calore; adesso che quelle mattonelle sono coperte di plastivo, un isolante scuro come l'asfalto nuovo, sento nettamente più caldo. Certo senza misurazioni oggettive non è agevole imputare cause a quello che si osserva, potrebbero essere solo sensazioni o combinazioni...
i rilievi non sono disposti in maniera simmetrica da ovest ad est per sortire gli stessi effetti sotto la spinta di venti da nord, i paesotti che dici te hanno avuto un forte incremento di urbanizzazione a fini turistici e contribuiscono localmente al proprio accumulo di fotoni poi sono da vedere nel caso dei paesotti il collocamento della rilevazione termometrica nel tempo perchè sto parlando della proprietà di irraggiamento del tipo di suolo, le proprietà di irraggiamento di qualunque materiale è differente a prescindere dalla circolazione atmosferica durante il giorno la schermatura all'irraggiamento diurno con polveri più piccole è minore rispetto alle polveri di un tempo meno sottili. Qualunque suolo si scalda di più con maggiore irraggiamento diurno.In più è stato dimostrato che le polveri di 50 anni fa meno sottili di oggi favorivano maggiormente la formazione di nebbia e la sua densità. il calore non modifica la massa d'aria, ma è l'accumulo di fotoni che difficilmente viene spazzato via come dici in un canyon cittadino, a meno che i canyon siano mobili da disporsi come una banderuola secondo la direzione di provenienza della massa d'ariafantaedilizia
non ho dati relativi a cambiamenti edilizi come quello che ho citato per l'Italia.
L'isola di calore c'è anche su città relativamente più piccole, Torino ne è un esempio perfetto.
Intrappolata tra le Alpi ad W e la Collina ad E, i refoli favonici della Val di Susa arrivano fino allo sbocco della valle, e l'aria sulla città resta immobile. Ergo inquinamento a volontà e isola di calore all'ennesima potenza.
Lou soulei nais per tuchi
poi il PBL di Londra o dei Paesi Bassi non si comportera mai come il PBL padano, troppa differente l'orografia.
Comunque anche ad Apatity (Murmansk Oblast),
Mapping urban heat islands of arctic cities using combined data on field measurements and satellite images based on the example of the city of Apatity (Murmansk Oblast) | SpringerLink
che non è un paesotto,chissà se gestire la logistica dei sensori è difficile come in Pianura Padana. In zone inospitali come quelle è quasi impossibile, per cui meglio avere i sensori a portata di mano, dove c’è un minimo di civiltà.
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