Chi di voi frequenta il forum da diversi anni e, come me, ha "perso la vista" su carte, modelli e rianalisi, si è sicuramente accorto che da un paio di anni stiamo vivendo un periodo climaticamente molto differente dagli anni precedenti, ed ancor di più rispetto agli anni'90, che appaiono oggi lontani anni luce sul piano delle configurazioni bariche.
Ne parlava in maniera molto empirica, pure l'amico Andrea (
Dal 2008 in poi...)
Tra i vari fattori teleconnettivi che hanno determinato ciò, quali la modifica del segno di alcuni indici multidecadali a cui si sono sommate oscillazioni di breve periodo che hanno amplificato tali effetti, vi è sicuramente un fattore chiave: il
Sole.
Il ciclo solare ben si correla con lag di 12-24 mesi all'altezza geopotenziale a 500hpa sul continente europeo nei mesi di Gennaio e Febbraio (e non solo!). Potete ben vederlo nelle due figure seguenti.
[IMGs]http://i125.photobucket.com/albums/p47/Snowblitz/MacchiesolarivsGpt500Europa-1.jpg[/IMGs]
[IMGs]http://i125.photobucket.com/albums/p47/Snowblitz/correlazioneGPTvsSolar.gif[/IMGs]
Per cui è lecito aspettarsi, a distanza di qualche anno dal minimo, geopotenziali in media più bassi della norma, tanto più nel caso il ciclo solare non stenti a decollare, come sta accadendo ora.
E proprio in questo contesto, si inserisce l'inverno attuale, che per quanto riguarda le frequenti depressioni e le altezze geopotenziali inferiori alla media, ricorda lo scorso inverno 2009/10.
Ma che pure presenta alcune differenze importanti, sul piano configurativo.
Per capire le differenze di pattern, dobbiamo necessariamente partire dal Tripolo Atlantico.
Dal confronto grafico sottostante si nota come il Tripolo l'anno scorso fosse di tipo "classico", ben disteso sui paralleli che tagliano Terranova e Francia, con gli scarti negativi maggiori in pieno Oceano. Classica situazione da
NAO-- e frequenti depressioni atlantiche "basse" in entrata nel mediterrano occidentale.
Quest'anno invece la situazione è differente. Il tripolo è sempre presente e addirittura per certi versi più incisivo, ma non lo troviamo disteso lungo i paralleli, bensì inclinato leggermente in senso antiorario, e gli scarti maggiori si hanno a ridosso delle coste orientali degli USA e dell'Europa occidentale.
[IMGs]http://i125.photobucket.com/albums/p47/Snowblitz/ab.gif[/IMGs]
A questa differenza, si aggiunge uno schema globale delle
SSTA fortemente improntato ad enfatizzare gli schemi meridiani e ad abbassare di latitudine le eventuali retrogressioni di aria continentale (rispetto allo scorso anno).
Le disposizioni delle
SSTA in Atlantico, nel Pacifico settentrionale e lo stesso DMI, andando ad influire sulle fasi
MJO, anticipano in maniera palese la posizione degli assi delle saccature e dei promontori previsti nel lungo termine.
[IMGs]http://i125.photobucket.com/albums/p47/Snowblitz/cd.gif[/IMGs]
Il risultato è un 4-wave pattern nordemisferico, ossia un Vortice Polare troposferico disturbato, ma per il momento completamente slegato dalle dinamiche stratosferiche.
Questo inconsueto tripolo, forza la
NAO non più secondo il pattern classico, bensì secondo le due distinte modalità
NAO east based e
NAO west based.
Il classico dipolo con alta pressione a Nord e bassa pressione a Sud corrispondente a
NAO negativa, appare sbilanciato verso l'W-Europa nel caso di
NAO east based, mentre è situato a ridosso degli E-USA in caso di
NAO west based.
Solitamente, quando non abbiamo un pattern
NAO (negativo) "classico", come quello dello scorso anno, tende a prevalere la modalità W o E della
NAO, a seconda della disposizione delle
SSTA.
Quest'anno invece l'attuale Tripolo, comporta la contemporanea forzatura sia verso E che verso W della
NAO, a discapito del pattern classico. Per capire cosa intendo, riguardate i due cerchi nella terza figura, che evidenziano l'attuale Tripolo.
Da qui ecco il titolo del thread:
il pendolo.
La forzatura contemporanea sia verso E che verso W, porterà a mio avviso ad un'alternanza per tutto l'inverno delle due modalità, secondo lo schema indicato sotto. Proprio come un pendolo che oscilla perpetuamente da un'estremità all'altra.
[IMGs]http://i125.photobucket.com/albums/p47/Snowblitz/
el.gif[/IMGs]
Nel momento in cui prevarrà la
NAO east based, avremo discese meridiane con target Europa centro-occidentale.
Nel momento in cui prevarrà la
NAO west based, avremo configurazioni bariche più blande nel comparto europeo, favorevoli al mantenimento di un discreto serbatoio freddo continentale pronto a retrogredire lungo binari più meridionali rispetto all'anno scorso.
D'altronde la natura ama ripetersi, non è una novità.
E le due carte sottostanti, mi sembrano un ottimo esempio di come la strada tracciata ad inizio inverno sia destinata ad essere percorsa e ripercorsa nei prossimi 2-3 mesi.

[IMGs]http://i125.photobucket.com/albums/p47/Snowblitz/gfsvsgfs.jpg[/IMGs]
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