NAO: stato dell’arte
Parte 3: principali parametri predittivi
3.1) introduzione e stratosfera
In quest’ultima parte parlerò solo della NAO invernale (DJF con l’eventuale aggiunta di marzo) e della previsione del suo stato stagionale (omettendo dunque riferimenti alla sua oscillazione pluriannuale). Inoltre, nel tentativo di semplificare il discorso, mi riferirò solo alla configurazione più tipica, tralasciando dunque gli eventuali trend degli ultimi tempi (vedi parte 2) e ipotizzando che il pattern sia stabile.
Lo stato attuale della ricerca fa leva su almeno 3 categorie di fattori che sembrerebbero influenzare lo stato della NAO invernale, parecchi di questi fattori sono “leggibili” con diversi mesi di anticipo (almeno dalla precedente primavera se non prima). Questi gruppi di fattori sono riassumibili in:
>condizione della circolazione stratosferica (per certi versi prevedibile con mesi di anticipo, se si considerano fattori quali il ciclo solare e la QBO),
>SSTAs (anomalie delle temperature superficiali oceaniche) sia atlantiche che pacifiche, in particolare: nordatlantiche (le cui condizioni sono più importanti durante gli anni di ENSO neutro), nordpacifiche e del Pacifico equatoriale centrale e occidentale (in ordine all’ENSO),
>copertura nevosa dell’emisfero boreale fra estate ed autunno.
Stratosfera
Piccola premessa: in realtà la NAO è la manifestazione regionale (su scala euro-atlantica) della più ampia AO (Arctic Oscillation), un pattern emisferico (boreale) definito dall’espansione e dalla contrazione del VP (Vortice Polare). Per questo motivo gli indici NAO e AO sono spesso molto simili.
Le dinamiche del VP dipendono spesso dalle dinamiche del “fratello” stratosferico (VPS), essenzialmente durante la stagione invernale. Infatti ci sono studi che dimostrano una forte connessione statistica fra la forza del VPS e la circolazione troposferica sul Nordatlantico. Durante inverni con VPS particolarmente forte, intenso e stabile, si ha più facilmente NAO+, il contrario (VPS debole e disturbato) NAO-.
La forza del VPS può dipendere da molti fattori, alcuni dei quali abbastanza aleatori (quali le eruzioni vulcaniche esplosive tropicali che tenderebbero a raffreddare la stratosfera polare) oppure (ma ci sono qui differenti opinioni) legati al trend attuale del GW. In quest’ultimo caso, alcuni studi confermerebbero che il GW produce un più intenso gradiente nell’altezza della stratosfera attraverso un’ espansione della troposfera tropicale e un contemporaneo raffreddamento della stratosfera polare che indurrebbe un VPS più forte e un conseguente AO+ nella troposfera (questo potrebbe spiegare il trend delle ultime decadi verso una NAO maggiormente +, ma nell’ultima decade il trend sembrerebbe essersi assestato o invertito, vedi parte 2).
Naturalmente poi un fattore che incide parecchio sulla forza del VPS è la QBO. Una QBO+ lo rafforza, una QBO nella fase- (o anche al momento del cambio fra + e -) lo indebolisce. Questo di regola, però se si è in prossimità degli estremi del ciclo solare 11ale, allora le cose possono anche cambiare. Al minimo del ciclo solare la correlazione segno della QBO/forza del VPS rimane positiva, il contrario durante il massimo del ciclo solare.
Un VPS disturbato e più debole (indotto per es. da QBO- al minimo del ciclo solare o da QBO+ al max) può dar luogo a split del VPS e del corrispettivo VP, e perciò a AO-/NAO-.
Anche l’attività geomagnetica del sole (indice Kp o Ap, che è “sintonizzato” con il ciclo 11ale, ma non sempre: un improvviso rialzo dell’ Ap in periodo di minimo 11ale può dar luogo ad interessanti anomalie stratosferiche, come pure il contrario: un abbassamento dell’ Ap in periodo di massimo del ciclo 11ale) influenza il VPS, rafforzandolo di solito quando è alta e indebolendolo quando è bassa.
Infine pare che pure l’indice SOI (Southern Oscillation Index, l’oscillazione barica fra il Pacifico meridionale occidentale e quello orientale, una diretta conseguenza dell?ENSO) influenzi il VPS, riducendolo quando è – (ENSO+ in corso di sviluppo) e rafforzandolo quando è + (ENSO- in fase di sviluppo).
Il prossimo appuntamento con i parametri predittivi della NAO sarà dedicato alle SSTAs.
To be continued![]()
C'è sempre da imparare leggendo i tuoi posts.Grazie steph.....attendo il resto.
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Un'aggiunta per quel che riguarda la relazione fra AO e NAO.![]()
Ho letto recentemente un interressante studio che approfondiva la questione.
In sintesi: pare che il legame ci sia (come spiegato sopra, la NAO è una sorta di manifestazione su scala regionale del più ampio pattern emisferico della AO), anche se varia nel tempo e si correla molto bene con l'intensità del ciclo solare 11-ale.
>Durante le fasi di massimo del ciclo solare la NAO ha un'estensione più ampia, quasi una struttura emisferica, e si estende pure nella stratosfera, risultando così assai simile alla AO (eccettuato il settore Pacifico);
>Durante le fasi di minimo del ciclo solare, invece, la NAO è confinata "solo" al settore Atlantico orientale/Europa centro-occidentale e solo a livello troposferico.
Inoltre, periodi connotati da AO+ e NAO- si manifestano attraverso risalite dell'HP azzorriano in Nordatlenfico verso l'Islanda (e contemporaneo pattern SCAND-), mentre periodi connotati da AO- e NAO+ si manifestano attraverso Barlett High e successivo pattern SCAND+.
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Ecco una sintesi sinottica riepilogativa di mesi invernali (DJF, dal gennaio 1950 al febbraio 2006) connotati da indici AO e NAO opposti. Ho considerato i mesi invernali con indici da quasi neutri a molto caratterizzati. Ho tralasciato solo pochi mesi che presentavano sia AO che NAO poco caratterizzati (in un senso e nell’altro) e dunque con i 2 pattern sostanzialmente neutri.
> Caso 1: AO+ e NAO- à è il più raro. È evidente il fatto che il pattern NAO sia una specie di manifestazione su scala regionale del più ampio pattern emisferico della AO, difficile che con un pattern AO+, sostenuto e determinato da un vigoroso VP, la NAO possa diventare-. Con un certo stupore scopro cmq che , su 171 mesi presi in considerazione, soltanto 4 rientrano in questa categoria, 2 volte in gennaio e 2 volte in febbraio, nessun caso in dicembre.
> Caso 2: AO- e NAO+ à molto più frequente questo caso. Lo si può spiegare con il fatto che la NAO + dipende non solo dal vigore del VP ma pure parecchio dalla posizione dell’ITCZ e dalla relativa forza e posizione del braccio discendente della cella di Hadley, alias HP dinamico subtropicale. Ben 37 casi rientrano in questa categoria, 9 in dicembre e 14 sia in gennaio che in febbraio.
AO+/NAO-:
AO-/NAO+:
>Su scala europea, nel caso 1 si nota (pur tenendo in considerazione i pochi esempi) un’anomalia barica + risalente sul Nordatlantico fra UK, Mare del Nord e Islanda, pur abbracciando cmq pure gran parte dell’Europa; anomalia barica – invece fra Finlandia, Russia europea e Siberia NW.
>Nel caso 2, invece:
-In Dicembre anomalia barica + al largo dell’Iberia e fra Groenlandia, Mare di Barents e Siberia; anomalia barica – su gran parte dell’Europa centrale e pure meridionale (tranne Iberia).
-In Gennaio SLPA+ fra Azzorre, Iralnda, mar di Norvegia e Siberia orientale; SLPA- fra Europa sudorientale e Russia meridionale.
-In Febbraio SLPA+ fra Nordatlantico e Iberia e fra Scandinavia, mare di Barents, Russia NW e Siberia; SLPA- (debole) fra UK e Balcani.
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Caro Steph, voglio che tu sappia che i tuoi posts sono tutti salvati..
Grazie davvero per aver messo a disposizione di quelli come me il tuo sapere.
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http://www.predazzo-meteo.it/index.php
Predazzo Wunderground
always looking at the sky
Nivofilo-Precipitofilo-Perturbazionofilo-Depressionofilo-Ostrosciroccofilo-Anticaldofilo-Antianticiclonicofilo
Ognuno ha i suoi cavalli di battaglia; è importante condividerli, per completarsi l'un l'altro e/o discutere su eventuali lacune o dubbi.
Nello specifico non posso che associarmi al ringraziamento di Michele per approfondimenti così mirati su un fenomeno che difficilmente viene trattato approfonditamente su documenti o dispense nel mondo del web![]()
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"La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)
Grazie steph, è sempre un piacere leggere i tuoi interventi!!![]()
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