circolava da alcune settimane, ed ormai lo studio è stato pubblicato e la tecnologia pare tranquillamente fattibile nei costi
si potranno ricaricare le batterie per un numero di volte praticamente infinite.
cosa importante sopratutto quando tenendo conto del boom che stanno avendo le auto elettriche
Scientists Accidentally Create a Battery That Can Outlast Your Device | Big Think
whatever it takes
Non mi sembra tutto 'sto gran ché, detta sinceramente da ingegnere del settore. Il limite di ricariche della batteria era l'ultimo che ti avrei elencato, e non lo avrei nemmeno definito determinante: le batterie al litio, da questo punto di vista (migliaia di ricariche con effetto memoria quasi assente), sono già funzionali. Una batteria che può durare anche 1000 anni non vedo quale grande differenza faccia a terra (discorso diverso per applicazioni particolari es. spaziali); a parte che rischia di degradarsi prima di esaurire la sua "scadenza". Bisogna inoltre vederne i costi, e poi ha poca importanza per i prodotti di massa (dall'elettronica alle automobili) avere batterie che sopravvivono così a lungo rispetto all'oggetto che alimentano.
Capacità, dimensioni, materiali, velocità di carica, costo unitario e sicurezza sono invece le questioni determinanti nel rendere le batterie funzionali es. ad avere decine di milioni di veicoli elettrici sulle strade o ad immagazzinare TWh di elettricità da solare ed eolico. Perdona se faccio l'avvocato del diavolo!
[QUOTE=FilTur;1060369998]Non mi sembra tutto 'sto gran ché, detta sinceramente da ingegnere del settore. Il limite di ricariche della batteria era l'ultimo che ti avrei elencato, e non lo avrei nemmeno definito determinante: le batterie al litio, da questo punto di vista (migliaia di ricariche con effetto memoria quasi assente), sono già funzionali. Una batteria che può durare anche 1000 anni non vedo quale grande differenza faccia a terra (discorso diverso per applicazioni particolari es. spaziali); a parte che rischia di degradarsi prima di esaurire la sua "scadenza". Bisogna inoltre vederne i costi, e poi ha poca importanza per i prodotti di massa (dall'elettronica alle automobili) avere batterie che sopravvivono così a lungo rispetto all'oggetto che alimentano.
Capacità, dimensioni, materiali, velocità di carica, costo unitario e sicurezza sono invece le questioni determinanti nel rendere le batterie funzionali es. ad avere decine di milioni di veicoli elettrici sulle strade o ad immagazzinare TWh di elettricità da solare ed eolico. Perdona se faccio l'avvocato del diavolo![/QUOT
uno dei limiti della auto elettriche è quello dello smaltimento delle batterie.
la durata delle batterie in questo momento è inferiore a quella dell'auto per perdita di performance
quanto alle batteria di uso normale, tipo smartphone, sono soggette a perdita di performance (tipicamente, dimezzamento ogni 2 anni, limite temporale entro cui si suggerisce di cambiarle, e comunque mediamente i cicli di ricarica sono 1200)
questa tecnologia sopperisce a questo problema
tutte le altre caratteristiche che hai elencato, sono in fase di studio e ricerca e varranno nel tempo risolte, questa era una delle tematiche sul tavolo
Ultima modifica di paolo zamparutti; 19/05/2016 alle 12:53
whatever it takes
in sostanza, si ha un passaggio fra 1000/1500 cicli di ricarica, a 200.000 cicli di ricarica che nel caso di una batteria per auto, significa passare da una batteria da cambiare dopo 5 anni a una batteria praticamente eterna
whatever it takes
prospetticamente le carte mostrano una potenziale tendenza verso alte potenzialità di prospettiva....
Altro grosso problema delle attuali tecnologie di immagazzinamento energetico è la materia prima...
Il Litio decisamente raro che viene sostituito dall'oro praticamente raro in ugual maniera... non mi sembra un gran salto.
Le tecnologie del futuro, per quanto riguarda l'autotrazione e l'immagazzinamento di massa, dovranno essere basate su materie prime abbondanti, anche se magari i cicli di ricarica non saranno tantissimi, non sarà un grosso problema, visto che le batterie costeranno poco e si ricicleranno facilmente.
Naturalmente il mio è un pio desiderio, chissà se riuscirò a vedere una tecnologia simile
Comunque la tecnica qui presentata è sbalorditiva, ma credo che sia interessante solo per alcune applicazioni particolari.
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Insomma, mi sembra un limite che viene sottolineato solo dagli scettici, come meComunque sia, industrialmente non è un grosso problema: parafrasando, morta una batteria se ne fa un'altra. Non è questo il limite determinante, a mio parere. Mentre capacità, ricarica ecc. farebbero davvero la differenza. Poi chiaro, una batteria che non devi cambiare "per una vita" può essere comoda anche per le auto a combustione: basta che non costi troppo (il che non è affatto scontato).
Sono del settore energetico, non uno specialista delle batterie (purtroppo o per fortuna). So che stanno cercando nuovi materiali, che abbattano la resistenza durante la ricarica, per esempio usando il cerio. C'è però un problema anche a monte: non è né facile né sicuro trasferire tanta energia in pochi secondi, tramite elettricità, come può essere pompando benzina/gasolio/gas. E' un problema non secondario, e anche qui andrebberoricercati materiali che es. non si surriscaldino né degradino con migliaia (milioni?) di cicli on/off di ricarica ad alta tensione. Il che risolverebbe anche problemi gestionali: oggi alla pompa di benzina il pieno lo fai massimo in 2'-3', e credo che questo debba essere l'obiettivo ultimo; se tutti lo facessero in 20'-30' (per di più non totale), immaginati le code che si formerebbero. Quanto poi alla diffusione in massa della tecnologia, non so quanto potrebbe essere auspicabile, avere stazioni di ricarica con alta tensione sparse ovunque... In sostanza, ogni avanzamento è un passo, ma non è la fine di un lungo cammino.
Secondo me la ricarica di cosi' tanta energia elettrica in cosi' poco tempo, non si riuscira' a raggiungere, a meno di utilizzare materiali costosissimi e rari ed inoltre con un rischio sicurezza non trascurabile.
L'alternativa abbordabile, come ho gia' letto in giro, potrebbe essere la sostituzione della batteria con altra gia' carica, lasciando quella scarica al distributore di carburante/energia.
Naturalmente si pagherebbe solo l'energia accumulata, con la batteria si andrebbe alla pari lasciando quella scarica.
Se le cose verranno fatte bene, la sostituzione potrebbe essere facile e veloce, ci sono gia' progetti in merito, pacchi batterie molto compatti e facilmente estraibili.
Naturalmente ci dovra' essere una sorta di contatore di ricariche per compensare il deposito di una batteria con poche ricariche con una gia' ricaricata parecchie volte o magari quasi alla fine della vita, ma queste sono questioni burocratiche e non tecniche.
Io al momento non vedo alternative.
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