è quello che mi auguro, è una monovra molto vasta e verrÃ* approvata a dicembre...ci sono 2 mesi per inserire le riforme che tutti ci auguriamo.Originariamente Scritto da Gdr
Intanto la riforma delle televisioni proposta ieri dal ministro delle comunicazioni Gentiloni mi è piaciuta molto.
Bruxelles 58 m e Crenna di Gallarate (VA) 280 m
Bulbo umido negativo, siempre.
Ciao Tub
Io conto molto sull'annesione del Righi alle Bermuda, dovrebbe venir fuori in un allegato del capitolo "Riscrittura della storia moderna ad uso degli alunni delle scuole dell'obbligo".Originariamente Scritto da P(a)olo
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Un giudizio prudente e non negativo. Come al solito invito tutti, quando si parla di argomenti un po' complessi, a tirare il fiato e riflettere un po' (possibilmente sui documenti originali) prima di arrivare ad avventate conclusioni.Originariamente Scritto da wallis
Anyway. Il discorso integrale di Draghi (di cui consiglio caldamente la lettura) è qui:
http://www.bancaditalia.it/intervent...12_10_2006.pdf
Una sintesi discreta (e proveniente dal giornale della Confindustria, non tenero verso la manovra) si trova qua:
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleO...d-00000e25108c
Il finale della relazione di Draghi (quella che sarebbe la bocciatura della manovra) sono queste (pag. 21 della sua audizione)
Sono particolarmente apprezzabili alcuni aspetti fondamentali della
manovra: lo sforzo per accrescere la dotazione di infrastrutture, la riduzione del ricorso a condoni o a sanatorie, l’impegno a contrastare l’evasione e l’elusione fiscale, la riduzione dell’IRAP, che peraltro deve rappresentare solo un primo passo.
Tuttavia, frequenti cambiamenti della struttura del sistema tributario accrescono l’incertezza, con effetti negativi sull’attivitÃ* economica. I benefici attesi dai cambiamenti vanno inoltre attentamente confrontati con gli oneri che essi necessariamente comportano per i contribuenti e per l’Amministrazione finanziaria.
La ripartizione dell’aggiustamento degli squilibri tra entrate e spese può influire sia sulla persistenza della correzione sia sulle prospettive di sviluppo dell’economia. L’evidenza empirica disponibile indica, in prevalenza, che le correzioni di bilancio operate attraverso il controllo della dinamica della spesa hanno effetti più duraturi. Un incremento della pressione fiscale aumenta le distorsioni scoraggiando il lavoro, gli investimenti privati e l’accumulazione di capitale; se gli operatori economici non reputano tale aumento sostenibile non vi è un effetto positivo sulle aspettative, in quanto non si attenua l’incertezza sulle prospettive dei conti pubblici. Viceversa, l’impatto di una politica di bilancio restrittiva potrebbe essere mitigato nel medio periodo agendo prevalentemente sul controllo della spesa corrente, soprattutto se gli interventi accrescono l’efficienza nella produzione dei servizi pubblici. È essenziale realizzare con rapiditÃ* le riforme necessarie nei principali comparti di spesa: un loro rinvio potrebbe solo rendere più oneroso l’aggiustamento.
Insomma, non mi pare proprio una stroncatura. Esprime dei dubbi, del tutto legittimi ma in un contesto in cui si apprezzano particolarmente alucni aspetti fondamentali della manovra.
E veniamo al discorso dell'operaio (lo trovate a pag.17). Innanzitutto Draghi dice che c'è un trattamento assai differente tra un single e uno con figli a carico. Bene: era uno dei punti della finanziaria, quella di ragionare (anche e un po') sulla base del reddito complessivo, sapendo che lo stesso stipendio è differente se uno è single o ha una famiglia a carico. Quindi, se uno ha una famiglia, avrÃ* risparmi comunque. Il problema che Draghi ha posto è quello del drenaggio fiscale (fiscal drag), che è un problema eterno del sistema finanziario. Lo spiego in due parole a chi non lo conosce. Immaginiamo che esistano due aliquote di tasse: il 30% per redditi fino a 30.000 Euro e il 40% per rdditi sopra i 30.000. Bene, immaginiamo uno che guadagni 29.000 Euro nel 2005. PagherÃ* il 30% di 29.000. Immaginiamo ora che ci sia un'inflazione annua del 5%. Quei 29.000 euro diventano quindi 30.450 alla fine del 2006 e 31.972 alla fine del 2007.
Vediamo quindi le tasse da pagare (e limitiamoci a 2005 e 2007). Nel 2005 pagava il 30% di 29.000, quindi 8.700. Nel 2007 pagherÃ* il 30% dei primi 30.000 (quindi 9.000) più il 40% della parte eccedente 30.000 (cioè 1972*40%= 789). In conclusione 9.789. Qual è il problema? Nel 2005 l'operaio pagava il 30% di tasse, nel 2007 pagherebbe 9789/31972=30,6.
Cioè la sua aliquota è aumentata di 0,6% pur essendo rimasto invariato il reddito reale che è aumentato solo a causa dell'inflazione.
Osservazione sacrosanta, che, per inciso, quelli come me che hanno vissuto gli anni della iper inflazione ricordano benissimo. Capitava in quegli anni che in virtù di inflazioni a due cifre, in capo a due anni uno avesse un reddito monetario che corrispondeva, in base alle aliquote del fisco, ad un reddito molto più elevato.
Quindi bisognerÃ* fare attenzione, nei prossimi anni, al recupero del drenaggio fiscale o fiscal drag. Ottimo suggerimento. Peraltro, non è, come detto, materia particolarmente nuova. Come si otterrÃ* il recupero del fiscal drag si vedrÃ*. Anche perché il discorso è complicato dal fatto che non solo le aliquote (come nel mio esempietto) sono rapportate al reddito, ma anche le detrazioni, e icontributi ecc. ecc.
Ora, capite che da tutto questo discorso (che è un discorso sempre presente quando ci sono di mezzo aliquote rapportate ad un reddito nominale e redditi che mutano a causa dell'inflazione) non se ne esce con un "aumentano le tasse per gli operai"? In ogni caso ha segnalato un problema: la finanziaria deve essere ancora approvata e ci sono margini per emendamenti. Qual è il problema?
Diverso sarebbe stato se avesse rigettato l'impianto della finanziaria. Cosa che, come chi vuol prendersi la briga di informarsi un attimo prima di parlare constaterÃ*, non è successo.
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
Caro Stefano, che tu abbia ragione non c'è dubbio, che la cosa sia però molto più complicata è altro paio di maniche.Originariamente Scritto da Gdr
Guarda l'allegato: sono i conti dello stato per gli ultimi anni. Lo Stato, in linea di massima, ha speso nel 2005 687 miliardi e ne ha incassati 629. I 58 di differenza sono il deficit (perentesi: chi è che mi chiedeva ieri se avevo le "prove" del fatto che Berlusconi avesse guastato i conti pubblici? Si legga questa tabella). Quindi, per poter ripianare questi 58 o aumenti i 629 (entrate) o diminuisci i 687 (spesa). Questa manovra, è indubbio, agisce più sulle entrate, vale a dire sui 629. Tu (ma anche Draghi: sei in buona compagnia) dici che la cosa può andare per tamponare una falla, ma per ottenere un risultato duraturo devi metter mano alle spese. Giusto.
Ma guardiamo quei numeri per renderci conto di come le cose siano complicate. Da quei 687 leviamo gli investimenti (sono 57) sennò giÃ* non abbiamo strade, ma senza quella miseria non riusciremmo manco a fgarle funzionare. Poi leviamo gli interessi (64,5) perché ci manca solo che non restituiamo i BOT ai pensionati. Rimangono 565,7 miliardi che sono la spesa corrente.
Analizziamola. 155,5 sono stipendi e 241,7 sono contributi sociali (pensioni). La somma di queste 2 voci (quasi 400 miliardi) è il 70% delle spese correnti. Se poi levi la sanitÃ* (39, 8 sono le prestazioni sociali) vedi che alla fin fine l'unica voce su cui puoi agire sono i 77,3 miliardi di consumi intermedi. IN questa voce c'è un po' di tutto, ma rappresenta il 13% del totale, ed è stata giÃ* compressa nel corso degli anni. Ergo: riduciamo le spese. Ottimo, ma come?
In realtÃ* la cosa può avvenire solo nell'arco di molti anni, mano a mano che (per cause naturali) diminuiscono le spese pensionistiche e mano a mano che, con blocco del turn over e pensionamenti, avrai ridotto il personale della P.A. . Ma che ci sia molto margine per attuare un gran risparmio dall'oggi al domani non ci credo. Almeno: non lo vedo io. Tra l'altro ricordiamoci che il governo passato ha avuto l'incredibile fortuna di avere i tassi di interesse più bassi della storia. Infatti negli ultimi anni la spesa per interessi è diminuita. Neiprossimi anni la BCE rialzerÃ* un po' il tasso sull'Euro e quella voce sarÃ* destinata ad aumentare, creando altri problemi.
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
21 miliardi di deficit in più (con interessi sul debito però in costante calo, grazie all'euro). 28 miliardi di avanzo primario in menoOriginariamente Scritto da Jadan
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A molti qui del forum però questo piace. Masochisti?![]()
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Infatti e non a caso ho usato il termine di "inizio". Per una ditta con la quale collaboro ho seguito l'acquisto di un rimorchio per autocarro in Olanda. Tra dogana, motorizzazione e PRA siamo in ballo da 3 mesi, ho anche dovuto far tradurre da un perito del tribunale le fatture dall'inglese (3 righe) e noi, che abbiamo pagato il fornitore a Luglio, non possiamo ancora usare il rimorchio. Ecco cosa intendo - ad esempio - per iniziare a mettere mano agli enti pubblici. Ci proverÃ* questo governo, seriamente e non per burla come altri hanno fatto negli ultimi decenni ?Originariamente Scritto da Jadan
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