Condizioni di Nina matura, diffusa verso occidente



associata ad una "strana" situazione "Nino-like" sul Pacifico tropicale orientale (SSTA+ in area Nino 1+2)


unitamente all'oscillazione dei venti globali, contribuiscono a quella che 2 settimane fa chiamai fase transitoria. Verso cosa? Ancora non è chiaro, ma vediamo un po'.

IL momento angolare è tornato negativo, raggiungendo i livelli della prima metà di dicembre.




Tuttavia, ad oggi, mancano i forcing che allora l'attività convettiva della MJO sull'Indiano, in associazione allo stage 2-3 del GWO, forzarono l'emergenza del blocco sul Nordeuropa (in SCAND+) e l'afflusso di aria fredda da nordest.





La tendenza del GLAAM mostra cmq un lento e progressivo rialzo e nella prima decade di marzo non mi sorprenderebbe la quarta partenza della MJO, stante uno spostamento del GWO verso gli stage 3-4-5 e un OLR negativa (---> maggior attività convettiva) prevista in ulteriore spostamento dall'Area Indo-Pcific sia verso est che verso ovest.







L'attuale OLR negativa in zona equatoriale sudamericana e sul TNA, da par suo, sta contribuendo al rafforzamento dell'HP subtropicale nordatlantica (stante aumentata divergenza orizzontale in alta troposfera).

Cosa possa portare da noi questa tendenza nella prima decade marzolina (se una configurazione ATH o mix ATH/ZON, come probabile, oppure una EUL, come auspicabile in chiave precipitativa ma secondo me meno probabile), non è ancora ben chiaro.

Più chiara è invece la probabile zonalità sul NATL



che risulterebbe anche dalle prioezioni degli indici NAO e PNA: il primo sempre e ancora ampiamente positivo (un classico dello stato maturo della Nina, pur se non è infrequente trovare nelle rianalisi degli ultimi 50 anni mesi di marzo post-Nina in configurazione BLN (magari nella seconda metà??)