SERVIZIO GLACIOLOGICO LOMBARDO
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- Campagna glaciologica 2006 -
Settore montuoso
ALPI OROBIE
Evoluzione del manto nevoso residuo annuale
GHIACCIAIO DEL LUPO
Serie storica 1996-2006
Il Ghiacciaio del Lupo ed il Bivacco Corti si trovano nelle Alpi Orobie Orientali sul confine fra la Provincia di Sondrio e la Provincia di Bergamo appartenendo tuttavia interamente alla prima.
localizzazione dei punti di controllo e del bivacco sull'ortofoto del 2003 di proprietÃ* della regione lombardia.
la superficie del Ghiacciaio del Lupo al 2 luglio 2006 impostata sulla base CTR regione Lombardia. (A.Gusmeroli)
I controllo 27/28 maggio 2006
Operatori
Alessio Gusmeroli (S.G.L.); Riccardo Scotti (S.G.L.); Gian Mario Lucini; Davide Patriarca
L’apparato viene raggiunto dalla Val d’Arigna il giorno 27 con pernottamento al Bivacco Corti, i rilievi nivologici sono stati eseguiti il giorno successivo (Domenica 28 Maggio). Il giorno 27 è stato installato un termo-igrometro datalogger al Bivacco Corti.
Le condizioni d’innevamento in occasione del controllo
Lo stato di innevamento della Val d’Arigna è quasi continuo oltre i 2000m, lungo la via di salita al Bivacco Corti si incontra la prima neve all’alpeggio della Piöda. Rispetto alle scorsa stagione è evidente la maggior consistenza degli accumuli valanghivi mentre per l’innevamento di origine diretta non sembrano esserci sostanziali differenze soprattutto oltre i 2300m di quota.
La raccolta dei dati
Il monitoraggio ha come sempre interessato l’area caratterizzata da apporti nevosi di origine diretta dove, in corrispondenza dei tradizionali punti sommariamente predeterminati, con l’ausilio di una sonda da valanga sono state condotte misurazioni sullo spessore del nevato. Caratteristiche e localizzazione dei punti sono descritte nella seguente tabella.
I dati
Sono state effettuate numerose perforazioni nel manto nevoso residuo annuale utilizzando una sonda da neve della lunghezza di cm 400. In corrispondenza del punto n. 2 è stata scavata una trincea per l'analisi del deposito nevoso di origine diretta.
sgombero neve a 4m di profonditÃ* (foto G.M. Lucini) www.nordorobie.it
All'interfaccia neve ghiaccio abbiamo trovato uno strato di poltiglia (neve fradicia e acqua in fusione), pulendo bene l'interfaccia abbiamo assistito ad un fenomeno molto particolare: fra neve e ghiaccio l'acqua non solo ristagna ma fluisce a valle! praticamente c'era un ruscellocertamente non un buon segno per quanto riguarda la qualitÃ* della neve
discreti gli accumuli Valanghivi sul Ghiacciaio del Marovin,
certamente superiori alla passata stagione ma non paragonabili
al 2003/2004
panoramica del Ghiacciaio del Lupo dal Bivacco Corti 27 maggio 2006 (R.Scotti)
II controllo 2 luglio 2006
Operatori
Alessio Gusmeroli (S.G.L.); Riccardo Scotti (S.G.L.); Stefano Losa
L’apparato è stato raggiunto nuovamente il 2 luglio dalla Val d’Arigna. Il rilievo in oggetto non si inserisce nella tempistica classica che vede l’ultima decade del mese come periodo standard per il secondo rilievo stagionale. Sono stati scaricati su PC i primi dati forniti dal termo-igrometro e ne è stato aggiunto un secondo, più perforante.
Le condizioni d’innevamento in occasione del controllo
Il caldo intenso della seconda metÃ* di giugno ha inferto un colpo durissimo all’innevamento. Se i conodidi di valanga sembrano resistere degnamente grazie alla loro elevata consistenza, la neve di origine diretta ha subito un collasso estremamente preoccupante tanto che il Ghiacciaio del Lupo è giÃ* sul punto di scoprirsi nella sua parte medio bassa. Una immagine scattata l’11 giugno dalle pendici meridionali del M.Combolo mostra un innevamento quasi identico a quello riscontrato nel primo rilievo. Questo sta a significare che la fusione accelerata è da addebitarsi esclusivamente alla seconda metÃ* di giugno.
I dati
Sono state effettuate numerose perforazioni nel manto nevoso residuo annuale utilizzando una sonda da neve della lunghezza di cm 400. Questo l’esito dei rilievi:
il 2 luglio la situazione nivologica è decisamente peggiorata. In foto alcuni dati dei sondaggi effettuati
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Ultima modifica di Ricky nibi; 19/09/2006 alle 21:55
osservatorio meteo dei Burnigui di Andalo Valtellino www.meteovaltellina.it
http://www.youtube.com/elnibi
I dati termo-igrometrici
il termo-igrometro poco dopo la suainstallazione 27 maggio 2006
Ancora il Bivacco Corti, posto su un marcato dosso a N del Ghiacciaio del Lupo gode di una buona insolazione anche in inverno 28 maggio 2006
http://www.ies-lab.com/Brochures/dl-2.pdf
I dati del Mese di Giugno
Il tempo di campionamento dati dal 28 maggio al 2 luglio è stato di 30’, un intervallo utile per determinare la temperatura media giornaliera ma certamente non efficace per quantificare gli estremi giornalieri di temperatura. Il 2 luglio il tempo di campionamento è stato abbassato a 10’ ed è stato installato un nuovo termo-igrometro datalogger con tempo di campionamento 5’.
Il grafico plotta i dati grezzi scaricati dalla memoria del termo-igrometro. L’intervallo temporale va dal 28 maggio al 1 luglio. Particolarmente apprezzabile l’irruzione fredda che nel giro di 48 ore ha abbassato la temperatura di oltre 15°C. Successivamente il rialzo termico è stato costante fino al 14-15. La seconda metÃ* del mese è trascorsa con temperature oltremodo elevate. Dai dati termici appare evidente la completa assenza di rigelo notturno dal 10-11 del mese in poi. L’andamento igrometrico appare di lettura meno intuitiva visto che rimane comunque influenzato dalla temperatura dell’aria. L’umiditÃ* è rimasta notevolmente bassa durante l’irruzione fredda mentre ha subito un brusco rialzo fra l’8 ed il 9 del mese quando si sono toccati i massimi assoluti. L’umiditÃ* ha poi ricominciato a scendere in concomitanza con l’aumento delle temperature per poi risalire dal 21 del mese in poi a causa dell’arrivo di nuvolositÃ* più compatta e di alcune precipitazioni.
Temperature medie giornaliere
Le temperature medie giornaliere sono state calcolate in base alla media dei 48 dati giornalieri (sampling rate 30’). Come confronto sono stati acquisiti i dati della stazione di Cima Presena www.meteotrentino.it posta a 3015m di quota. Le medie giornaliere di Cima Presena sono state calcolate sulla base delle medie orarie.
Nonostante l’origine dei dati leggermente differente, la diversa localizzazione, la distanza e la differente strumentazione i valori sono estremamente correlabili. Lo scarto varia fra i 3 ed i 5°C con un valore medio mensile di 4,2°C. La differenza di quota fra le due stazioni è di 506 m che porta ad un gradiente termico verticale di 0,82°/100m. Interessante notare come lo scarto fra le due stazioni sia più contenuto nella seconda metÃ* del mese in concomitanza con l’ondata di caldo. I rilievi glaciologici da qualche anno hanno messo in mostra proprio questa peculiaritÃ*: l’effetto quota diventa sempre meno importante all’aumentare delle temperature.
Tabella riassuntiva
Evidenti e clamorose appaiono le differenze termiche fra la prima decade del mese e le altre due. Se la prima è stata con grossa probabilitÃ* più fredda della norma, la seconda e la terza hanno fatto segnare temperature decisamente elevate.
il 2 luglio è stato aggiunto un pannello bianco 45x70cm che funge da targhetta e da schermo bianco utile a riflettere i raggi solari ed evitare un surriscaldamento dell'aria nelle vicinanze del muro.
non c'è elicottero che tenga, in Val d'Arigna si fa' tutto a spalle! foto S.Losa
download dati,manutenzione ordinaria ed installazione schermo bianco. foto S.Losa
tutto in ordine, manutenzione completata e pannello montato (foto A.Gusmeroli)
vedi anche
http://forum.meteonetwork.it/showthread.php?t=24885
Considerazioni riassuntive
I dati raccolti e le osservazioni condotte consentono di delineare sin da ora uno scenario assolutamente deficitario per la stagione 2005/2006. La media teorica degli spessori al 2 luglio non lascia scampo: se i rimi di ablazione riscontrati in giugno verranno confermati la neve residua scomparirÃ* entro la prima metÃ* di luglio esattamente come lo scorso anno. Interessante notare come i valori di fusione giornaliera della neve residua siano molto vicini ai livelli del 2003 quando la neve rinvenuta ad inizio giugno era comunque più di quella trovata alla fine di maggio di quest’anno. Ci si avvia quindi ad un’altra stagione estremamente negativa per il Ghiacciaio del Lupo e per gli altri ghiacciai orobici ad accumulo valanghivo. Rimane qualche speranza in più per i ghiacciai ad accumulo valanghivo che hanno goduto quest’anno di accumuli proporzionalmente più consistenti.
Riccardo Scotti
Andalo Valtellino (SO), 07 luglio 2006
Ultima modifica di Ricky nibi; 19/09/2006 alle 21:54
osservatorio meteo dei Burnigui di Andalo Valtellino www.meteovaltellina.it
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Super mega complimenti
Davvero interessante l'omeotermia che aumenta con l'aumentare della temperatura e l'elevato gradiente termico tra le due stazioni, 0,82° è una bella cifra. Ora si dovrÃ* capire se rimane costante oppure varia negli anni.
La stessa correlazione per il Calderone mi ha dato notevoli scostamenti annuali
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Generata con il sowtfare GIS Arc Wiew 3.2
Vuole essere una rappresentazione della superficie del Lupo, eventualmente utilizzabile per futuri rilievi nivologici.
Si compone di 5 layer vettoriali georeferenziati:
.creste.shp: shape di linee. (spartiacque)
.iso.shp: shape di linee isoipse ridisegnate dalla CTR ogni 50 m
.Roccia.shp: rappresenta quello che nella CTR è disegnato col "tratteggio artistico" quindi pareti rocciose e affioramenti significativi non rappresentabili tramite isoipse, ad elevata energia del rilievo.
in roccia.shp ho dato un indice diverso per il ghiaccio, il ghiacciaio del Lupo in carta è a tutti gli effetti un poligono.
.Cime.shp : shape puntuale con i triangolini delle vette
.Bivacco.shp: ancora punutale con il Bivacco Corti, termoigrometro SGL
La base topografica, come giustamente ha detto Riccardo è la CTR 1:10000 (1cm=1km) della Regione Lombardia, in fase di disegno ho però lavorato 1:5000 perchè l'interesse di questa carta è solamente il ghiacciaio del Lupo,
Tuttavia tutti i layer di poligoni,linee e punti sono utilizzabili in tutte le scale,
l'idea è anche un 25000 con tutti gli apparati di questo settore.
La superficie che occupa ora il Ghiacciaio del Lupo è di 23 ettari. (poligono azzurrino)
va però modificata ancora in quanto (come suggerisce Riccardo)
c'è una placca di ghiaccio morto a valle della fronte, a breve metterò in carta pure lei.
Suggerimenti per grafica, colori e quant'Altro??????![]()
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che spettacolo la stanza glaciologia
Alessio Gusmeroli
Originariamente Scritto da Ricky nibi
Oltre ai doverosi complimenti x tutto quanto fatto, le foto del ghiacciaio al 2/7 mostrano in effetti una situazione gia' drammatica, x cosi' dire: bestiale la fusione del manto nevoso a giugno (e non poteva essere differente viste le temperature !)
Purtroppo tali considerazioni negative credo possano essere estesi anche alla stra-grande maggioranza dei ghiacciai lombardi e non solo probabilmente: anche solo a occhio, guardando da qui (Caspoggio) la testata della Valmalenco a N si vede come non ci sia gia' ora quasi piu' neve residua, se non qualche vendull (valanga) comunque piuttosto scarsi nei canaloni !
Un disastro anche quest'anno.![]()
Complimenti ancora x questa stanza e a tutti coloro che vi partecipano !!![]()
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bellissimo lavoro Ricky e SGL
ottima la correlazione con la cima Presena!
per il resto, povero Lupo!
ciao
ho provato a fare un confronto con una foto storica del Lupo, l'unica foto ravvifinata della fronte del Lupo antecedente agli anni 70'. L'immagine è del sommo Giuseppe Nangeroni pubblicata nel suo lavoro:"Il glacialismo attuale nelle Alpi Orobie" del 1931 (grazie Toffa)
l'inquadratura purtroppo non è identica,devo soprore dove diavolo si è cacciato a scattare questa foto![]()
cmq ho trovato dei punti omologhi che facilitano la lettura del confronto. Andate un po' "in fiducia" sui punti perchè la stampa originale dell'immagine è molto più dettagliata e i punti sono ben riconoscibili
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osservatorio meteo dei Burnigui di Andalo Valtellino www.meteovaltellina.it
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anche nel 29 quasi nessun residuo nevoso...ma che lingua potente!!
Tecnico Meteorologo certificato (WMO 1083 – registro DEKRA DTC-TMT-001-17 secondo UNI CEI EN ISO/IEC 17024:2012). www.meteoravanel.it (webcam realtime e dati meteo da oltre 15 punti di osservazione e monitoraggio a Vittorio Veneto e dintorni).
Si beh, tieni conto che si vede solo la lingua!Originariamente Scritto da bufera87
cmq sembra proprio che il 29 non sia tata una grande stagione per i ghiacciai orobici. Da questa foto più "ampia" sempre di Nangeroni si vede un innevamento residuo scarsissimo.
foto tratte dall'archivio OROBICO SGL
http://sgl.cluster.it/archivio_stori...bie/orobie.asp
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osservatorio meteo dei Burnigui di Andalo Valtellino www.meteovaltellina.it
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complimenti per il gran lavoro Ricky!
questa è a mio avviso sconcertante(e preoccupante),mai più pensavo di vedere
una roba simile al di sotto di oltre 4mt di strato nevoso![]()
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Ci vuole l'Atlantico!
"Per quanto io sia paziente di perturbata con clacson a prescindere, tu mi hai veramente ovombolato il cipollotto aspergicato." Ciao Tub!
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