Inverni europei dopo stagioni degli uragani estreme

**steph** · 01/03/2007, 22:24

So benissimo che è davvero troppo prematuro parlare di stagione invernale a primavera appena iniziata, quando c'è, semmai, da monitorare un'estate che speriamo non ci faccia soffrire troppo\o\

Tuttavia, riprendendo e ampliando lo spunto accennato in questo post citato da un 3d di Blizzard sulle prospettive invernali future, ho fatto un'interessante scoperta, o meglio: si è confermata appieno l'ipotesi ventilata da Marco e sostenuta da quest'altro vecchio post autunnale.

Sto parlando della buona correlazione fra l'intensità della stagione degli uragani atlantici e la configurazione del successivo inverno europeo.

Sembrerebbe che ad un'intensa stagione degli uragani segua un inverno connotato da blocking, NAO- e foriero quindi di temperature sottomedia (soprattutto a D e a F).
Invece una debole stagione degli uragani, tenderebbe ad essere seguita da inverni miti , connotati da zonalità, HP e NAO+.

La scelta delle stagioni degli uragani, effettuata tramite il sito http://weather.unisys.com/hurricane/atlantic/ che raccoglie la statistica delle tempeste tropicali e degli uragani atlantici a partire dal 1851, è stata fatta con questo criterio:

A) stagioni intense: con un numero di uragani che supera la media (5.5) di una cifra che più o meno corrisponde alla deviazione standard (3) --> stagioni con almeno 9 uragani.
Il campione comprende 18 casi, con anni che vanno da 9 al record di 15 uragani del 2005

B) stagioni moderate: con un numero di uragani che è inferiore alla media (5.5) di una cifra che più o meno corrisponde alla deviazione standard (3) --> stagioni con al massimo 2 uragani OPPURE con 3 uragani e un totale di 4 eventi fra uragani e tempeste tropicali.
Il campione comprende pure 18 casi.

Ecco cosa ne è uscito:
A) stagioni intense:

B) stagioni moderate:

Una spiegazione al riguardo credo sia difficile da dare.
Si può però tentare di ipotizzarne una: il ruolo importante giocato dalle SSTA nordatlantiche e pacifiche, assia differenti nei 2 casi, come mostrato dalle carte seguenti (notare come la Nina tenda a favorire gli uragani atlantici e come invece il Nino tenda ad inibirli).

SSTA ASOND caso A:

SSTA ASOND caso B:

SSTA+ (SSTA-) nel Nordatlantîco tropicale, favorevoli (sfavorevoli) agli uragani d'estate, tendono a causare il Tripolo negativo (positivo), se accompagnate da SSTA+ (SSTA-) pure nella parte più a nord dell'oceano. Questo favorisce il pattern invernale NAO- (NAO+). La frequenza elevata (scarsa) degli uragani, poi, spesso mantiene questa configurazione, perché può indurre (mantenere) SSTA- (SSTA+) nella parte centrale del Nordatlantico , ev. anche in zona RM.

**Alessandro86** · 02/03/2007, 00:22

complimenti x l'analisi!

infatti nell'estate scorsa ci sono stati pochissimi uragani!

**Wolf359** · 02/03/2007, 05:47

Molto interessante!

**roby85** · 02/03/2007, 10:01

Interessantissimo post....; dopo questo inverno (il cui unico merito è averci fatto imparare tantissime cose per mezzo di voi esperti) monitoreremo ben bene la prox stag degli uragani

**4ecast** · 02/03/2007, 10:07

Interessante analisi

A suo tempo osservammo anche la caratteristica del "recurving" senza landfall delle traiettorie in anni Nino: tratto iniziale da ESE A WNW con intensità debole e tratto finale da W a E con intensità forte.
Ma la propensione a SSTA negative anche nel medio Atlantico (oltrechè a quelle già basse della parte tropicale) era fortemente ostacolata proprio dal numero ed intensità degli uragani.

Il caso dell'anno scorso potrebbe rientrare nella seconda categoria perchè il Nino fù tardivo e le tempeste tropicali inizialmente buone come frequenza terminarono bruscamente con il mese di settembre

. L'accenno iniziale di TA- fu così sostituito da uno pseudo-dipolo con SSTA+ a ridosso delle coste europee e sul settore settentrionale ed invece SSTA- sul lato centro-occidentale, ossia anomalie tipiche da (NAO/EA)+.

**paolo zamparutti** · 02/03/2007, 10:08

posso fornire una interpretazione alternativa, senza alcuna pretesa di essere nel giusto?

l'attività degli uragani è direttamente legata alla qbo estiva, per via degli effetti che la stessa ha sull'attività convettiva equatoriale.

con qbo negativa estiva ci sarà una stagione degli uragani sopra media, con qbo positiva in media o addirittura inferiore.

ma una qbo negativa in estate spesso condiziona l'invenro perchè il VP tende a partire debole nel caso si stia esaurendo la negatività, o anche un VP debole per tutto l'inverno qualora la qbo negativa si mantenga....