Ragazzi, finita la tesi di master e prima di partire per le vacanze, ho deciso di fare una piccola verifica, così al volo.
Ho diviso i 44 anni a mia disposizione in 2 campioni, il primo dal 1957 al 1977, il secondo dal 1978 al 2001. Perchè? Perchè più o meno lì c'è il punto di flesso fra la fase meno e più del PDO index.
Calcolando la percentule dei possibili blocchi atmosferici per tutto l'emisfero nord in stagione invernale, ho trovato il grafico che posto sotto.
In blu il capione fino al '77, in rosso fino al 2001.
La cosa interessante è l'aumento dei casi di blocchi altopressori per il Pacifico centro-orientale (200-250E) nella fase di PDO+ (dal 1978 in poi). Ancora più interessante la diminuzione dei casi in corrispondenza dell'oceano atlantico (300-360E) e area Euroasiatica (0-100E) per lo stesso periodo.
In realtà tale grafico andrebbe affinato con condizioni ulteriori (temporali e spaziali sull'indice, non sto qui a tediarvi). In ogni caso mi aspetterei, per l'area Europea, una frequenza di circa 2.3 casi su 90 giorni d'inverno per il periodo di PDO-, mentre solo 1.4 su 90 giorni per il periodo di PDO+. Tali casi si riferiscono a eventi di blocco ben strutturato e persistente.
Ora, come detto, si è in fase PDO+ e quindi in un momento sfavorevole per il presentarsi di figure altopressorie in est Atlantico e Europa e Russia. Ciò vuol dire possibilità minore di eventi intensi di freddo (e.g. burian), cosa che stiamo provando sulla nostra pelle...sarebbe interessante vedere cosa succederebbe ritornando in fase negativa...chi vivrà vedrà.
Ultima modifica di giacomo; 17/08/2007 alle 01:05
veramente interessante correlazione giacomo! complimenti.![]()
Stornoway, Isle of Lewis, Outer Hebrides, Scotland - 58° 12' 33.96" N - 06° 23' 05.52" O - 15m s.l.m.
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Sfruttando a scia il tread aperto da Tormenta, faccio un piccolo ulteriore step nello sviluppo di cio' che avevo scritto un mesetto fa a riguardo della correlazione fra PDO e strutture di blocchi altopressori durante la stagione invernale.
Ho rifatto un po' meglio i conti descritti nel post iniziale ed e' saltato fuori un trend piuttosto diverso ma piu' interessante...
L'immagine che posto qui di seguito fa vedere, allo stesso modo della precedente, la frequenza di blocchi alle medio/alte latitudini che sappiamo deviano grandi masse d'aria sia a nord che a sud di essi. Ora pero' la frequenza e' stata calcolata tenendo conto degli anni (dal 1957 al 2001) con PDO maggiore (rosso) e minore (blu) di 0.5.
Ebbene, la differenza di frequenza in Pacifico (150-240 in asse x) ora e' diminuita rispetto al precedente calcolo, mentre per l'area est atlantico e Eurasia la differenza e' notevolmente aumentata. Soprattutto, per le fasce di latitudine 330-360 (est atlantico) e 40-60 (area scandinava-ovest Russia) la differenza porta ad una frequenza 2.4 (con PDO-) contro 1.2 (con PDO+, esattamente la meta') di casi di blocco strutturato e persistente per queste zone.
Fra l'altro, una posizione di blocco anticiclonico su area scandinava/russa porta come ben sappiamo ad eventi di discesa di aria continentale sul bordo orientale del suddetto.
Insomma, sta PDO sembra fare miracoli...)O/O(
Quindi, indipendentemente dal valore che assume, più è grande la differenza tra la PDO atlantica e quella scandinava più è probabile l'esistenza di un blocco anticiclonico scandinavo?
Questo dovrebbe protare ad uno SCAND- , vero?
La PDO e' un indice che misura le anomalie di temp (SST) per il solo comparto nord pacifico, ma ha sicura influenza su cio' che succede in atlantico e quindi in europa...e cio' che ho scritto, se vuoi, ne e' una dimostrazione.
Con anomalia negativa in nord pacifico e' piu' probabile avere figure altopressorie (quindi anomalia pressoria positiva) su scandinavia e ovest russia per la stagione invernale.
No aspetta, SSTA positive (come in questo momento) nel N-Pacifico corrispondono al segno negativo della PDO, mentre a PDO+ sono associate SSTA- nel N-Pacifico.
Quindi quest'anno, con PDO-, pare più probabile avere anticicloni di blocco su Scandinavia e Russia europea. Molto bene....
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Complimenti per l'analisi!Sempre affezionato ai blocchi, eh?
Effettivamente, anche guardando ad occhio (senza pretesa di analisi dettagliata...) l'andamento del pattern SCAND, si nota una maggior predominanza della fase positiva durante la prima metà della serie: grossomodo dall'inizio a fine anni 70, periodo connotato per l'appunto dalla PDO- e onvece predominanza generale della fase negativa in seguito (PDO+). Se effettivamente siamo nel cambio di regime della PDO, c'è da aspettarsi una maggior frequenza del tanto concupito pattern SCAND+ nei prossimi tempi..............
........Ma siamo effettivamente di fronte al cambio di fase della PDO invernale???
(il grafico arriva fino all'inverno 2005/06).
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D'altra parte, l'analisi è interessante anche perché evidenzia pure un'altra zona statisticamente soggetta a blocchi più frequenti in fase di PDO-: l'area est atlantica.
Infatti, come già ben si sa, da fine anni 70 è in notevole ribasso pure il pattern EA:
pattern che cmq dovrebbe dipendere parecchio anche dalla condizione delle SST atlantiche orientali e forse anche dalla fase dell'AMO:
http://forum.meteonetwork.it/showthread.php?t=62894
http://forum.meteonetwork.it/showthread.php?t=51639
Qualche studio statistico (analisi wavelet) ha trovato qualche debole influenza pure sulla NAO (pur se in questo caso, essendo il pattern strettamente correlato al NAM ed essendoci una moltitudine di altri fattori a "forzare" questo pattern, sare propenso a relativizzarne un po' il presunto legame):
sembrerebbe che la PDO influenzi il segno della NAO con un ritardo di 3-4 anni.
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