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  1. #1
    Burrasca forte L'avatar di Blizzard
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    Predefinito Profumo d'inverno, alla ricerca di certezze che ancora latitano...

    Non potevo resistere all'apertura di un thread dedicato al monitoraggio della situazione teleconnettiva che ci porterà alla stagione più amata e più attesa dal popolo meteofilo.
    Una preview, una piccola anteprima di quello che sarà un thread sicuramente più corposo, da aprire a momento debito, allorquando la situazione di base sarà maggiormente delineata.

    Eh sì....perchè al momento è difficile dare per scontati pure quei parametri che sembravano ormai volgere nella "giusta" direzione. La voglia di "rivincita", di riassaporare una stagione consona al suo nome, è tanta, ma non deve comunque distoglierci dall'analisi razionale degli elementi a disposizione.


    Partiamo subito dall'elemento di spicco di questa stagione estiva: il GLAAM (GLobally Averaged Angular Momentum) persistentemente negativo e la sua interpretazione.
    Molto semplicisticamente, tralasciando quindi tutto il discorso fisico che c'è dietro, a valori positivi si associa una circolazione zonale prevalentemente occidentale, mentre a valori negativi corrisponde una circolazione opposta, ossia orientale, come effetto della variazione del budget di momento torcente dovuto ad un impatto opposto delle correnti sulle catene montuose, in particolare Rockies e Ande, perpendicolari al JS.

    Nell'ultimo periodo abbiamo toccato valori negativi storici, grazie ad una forte anomalia negativa ai tropici, con focus tra i 15-20S, dovuta alla permanenza stabile di una fascia anticiclonica alle medie latitudini dell'emisfero meridionale, con conseguente flusso esasperato da Est in sede tropicale.



    Valori fortemente negativi sono solitamente associati a la Nina e coincidono con situazioni altamente bloccanti nel periodo invernale.

    Tra gli anni con GLAAM negativo in Agosto e nei mesi successivi vale la pena di notare il 1962/63, il 1967/68, il 1984/85, il 1996, il 2005/06:

    http://www.cdc.noaa.gov/Correlation/glaam.data.scaled

    Nessuna correlazione elevata, anche se vale la pena notare come un GLAAM negativo tra Agosto e Settembre tenda a favorire blockings nell'Atlantico settentrionale ed EA-- nella prima parte dell'inverno:



    L'analisi congiunta della MJO e del GLAAM ha dato vita ad un particolare modello, chiamato GSDM, suddiviso in 4 fasi, ad ognuna delle quali è associata una specifica sinottica a livello globale. Lo stage 1 è tipico degli eventi Nina, mentre lo stage 3 è riconducibile ai classici episodi del Nino.
    Ecco la situazione aggiornata:



    Ho aggiunto la freccia bianca per indicare l'evoluzione più probabile. Ma di questo ne riparleremo.


    Fin qui tutto bene........se non fosse per l'incongruenza tra una situazione di questo tipo e le attuali SSTA.
    Come evidenziato dagli esperti del settore, il pattern globale è quello tipicamente associabile alla Nina, pur non essendoci la Nina. Al momento le SSTA e l'intensità degli alisei permangono nel range di condizioni ENSO neutre.
    Le SSTA stanno manifestando le classiche "pulsazioni" che sono solite precedere gli eventi Nina, con momenti di forte raffreddamento alternati a momenti di stasi o leggero riscaldamento.



    Ma c'è di più.

    Il dr.Wolter nel suo consueto paragone con gli anni con andamento MEI sostanzialmente simile, indica ora il 1951/52 come top analogo. L'inverno del 1951/52 fu caratterizzato da ENSO neutro:

    "Compared to the "pack" of four comparable modest El Niño events depicted above (1951-2, 1963-64, 1976-77, and 2002-3), it still matches 1963-64 best in terms of its evolution, but 1951-52 is now looking a lot better as a potential analog case. This is of interest, since 1951-52 ended up hovering near-neutral ENSO conditions through the remainder of 1952, after a brief dip into weak La Niña conditions during the spring of '52."



    La completa evoluzione a Nina debole sembra infatti ostacolata dal SOI, che non si assesta con decisione su valori positivi, e dalla presenza di una Warm Pool, un'area contraddistinta da SSTA+ in profondità, nella parte occidentale del Pacifico equatoriale, la quale contribuisce a mantenere elevate le SSTA anche in superficie.





    In aggiunta abbiamo l'IOD, che nonostante le previsioni continua a mantenersi in modalità positiva, almeno secondo la definizione classica del Jamstec, ostacolando per certi versi la completa evoluzione a Nina (secondo il principio dell'Indo-Pacific ENSO Mode):





    Sarà interessante verificare anche l'andamento della stagione autunnale. Il probabile trasporto di momento negativo (già in corso, peraltro) alle latitudini temperate dell'emisfero settentrionale potrebbe portare ad un autunno dai mille volti, caratterizzato da blockings frequenti e di diversa natura.


    Per oggi mi fermo qui, più avanti proverò ad analizzare altri fattori di incertezza (es.NAO).

    [CENTER]--> Marco <--

    ***...Always Looking At The Sky...***

    ""[URL="http://dailymotion.alice.it/video/x3ov8b_peak-oil-how-will-you-ride-the-slid_tech"]How Will You Ride The Slide[/URL]""


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  2. #2
    GargIce
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    Predefinito Re: Profumo d'inverno, alla ricerca di certezze che ancora latitano...

    grande !!
    x quanto riguarda le anomalie dell'Atlantico, che si dice (a breve-medio termine) ??

  3. #3
    Vento fresco L'avatar di Articorusso
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    Predefinito Re: Profumo d'inverno, alla ricerca di certezze che ancora latitano...

    Innanzitutto complimenti per il post...poi vorrei dirti che io sono abbastanza fiducioso, se poi ci scappa il botto dopo l' inverno dell' emisfero sud.....
    Anno 1830. A stento può credersi quanto incostante sia stata la stagione invernale, poichè dal novembre alla metà di febbraio corrente non si sono vedute due godibili giornate consecutive, mentre le nevi sono state replicatissime e magiori di quelle del 1790 e dei freddi del 1813 e 1814.


  4. #4
    Tempesta violenta L'avatar di bufera87
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    Predefinito Re: Profumo d'inverno, alla ricerca di certezze che ancora latitano...

    sempre complimentissimi alla preparazione di marco, di cui conservo qui a pochi cm da me la copia della spiegazione delle teleconnessioni, e la studio ogni momento libero

    la speranza e la possibilità di avere quantomeno "dinamismo" dove per dinamismo non intendo strettamente gelo e neve, è piuttosto alta

    vedremo
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  5. #5
    Burrasca forte L'avatar di Blizzard
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    Predefinito Re: Profumo d'inverno, alla ricerca di certezze che ancora latitano...

    Citazione Originariamente Scritto da GargIce Visualizza Messaggio
    grande !!
    x quanto riguarda le anomalie dell'Atlantico, che si dice (a breve-medio termine) ??
    Grazie a tutti.

    Per quanto riguarda il breve-medio termine mi sento di appoggiare in pieno quanto previsto dal sempre ottimo Luca nel suo consueto thread di analisi (http://forum.meteonetwork.it/showthread.php?t=60604).

    Vorrei invece sbilanciarmi, seppur molto incautamente, sul lungo termine, perchè alcuni fattori iniziano a convergere verso una visione unitaria.

    Come dicevo nel precedente post, il trasporto di momento "negativo" nel Nord emisfero inizia a condizionare la disposizione delle figure bariche, predisponendo una situazione ottimale per azioni di blocco più frequenti ed efficaci.

    Sono tuttavia dell'idea che il pattern previsto a 7-10 giorni, con blocco in E-Atlantico e discesa meridiana a coinvolgere principalmente le regioni europee centro-orientali, possa ulteriormente evolvere permettendo all'azione di blocco di spingersi sino alle medio-alte latitudini, causando l'isolamento di un cut-off in Europa centrale. Uno schema che sarebbe supportato sia dalle SSTA atlantiche fredde a ridosso del W-Europa, sia dalla elevata correlazione con i due indici che in questo momento stanno registrando i valori maggiori, in senso assoluto.

    Mi riferisco rispettivamente, alla QBO e al GLAAM. Le correlazioni nel mese di Settembre per entrambi gli indici sono quasi perfettamente sovrapponibili in area europea, considerando l'ultimo trentennio:





    Basta quindi invertire le anomalie associate (essendo GLAAM e QBO negative) ed ecco che le indicazioni portano tutte ad un'abbassamento dei geopotenziali sul centro Europa, non prima comunque di 10-15 giorni a partire da oggi.

    La previsione è un po' tirata, ma vedrò di tornarci su. Intanto seguiamo la Madden, le fasi 3 e 4 corrisponderebbero appieno all'evoluzione descritta.

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  6. #6
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    Predefinito Re: Profumo d'inverno, alla ricerca di certezze che ancora latitano...

    Citazione Originariamente Scritto da Blizzard Visualizza Messaggio
    Non potevo resistere all'apertura di un thread dedicato al monitoraggio della situazione teleconnettiva che ci porterà alla stagione più amata e più attesa dal popolo meteofilo.
    Una preview, una piccola anteprima di quello che sarà un thread sicuramente più corposo, da aprire a momento debito, allorquando la situazione di base sarà maggiormente delineata.

    Eh sì....perchè al momento è difficile dare per scontati pure quei parametri che sembravano ormai volgere nella "giusta" direzione. La voglia di "rivincita", di riassaporare una stagione consona al suo nome, è tanta, ma non deve comunque distoglierci dall'analisi razionale degli elementi a disposizione.


    Partiamo subito dall'elemento di spicco di questa stagione estiva: il GLAAM (GLobally Averaged Angular Momentum) persistentemente negativo e la sua interpretazione.
    Molto semplicisticamente, tralasciando quindi tutto il discorso fisico che c'è dietro, a valori positivi si associa una circolazione zonale prevalentemente occidentale, mentre a valori negativi corrisponde una circolazione opposta, ossia orientale, come effetto della variazione del budget di momento torcente dovuto ad un impatto opposto delle correnti sulle catene montuose, in particolare Rockies e Ande, perpendicolari al JS.

    Nell'ultimo periodo abbiamo toccato valori negativi storici, grazie ad una forte anomalia negativa ai tropici, con focus tra i 15-20S, dovuta alla permanenza stabile di una fascia anticiclonica alle medie latitudini dell'emisfero meridionale, con conseguente flusso esasperato da Est in sede tropicale.



    Valori fortemente negativi sono solitamente associati a la Nina e coincidono con situazioni altamente bloccanti nel periodo invernale.

    Tra gli anni con GLAAM negativo in Agosto e nei mesi successivi vale la pena di notare il 1962/63, il 1967/68, il 1984/85, il 1996, il 2005/06:

    http://www.cdc.noaa.gov/Correlation/glaam.data.scaled

    Nessuna correlazione elevata, anche se vale la pena notare come un GLAAM negativo tra Agosto e Settembre tenda a favorire blockings nell'Atlantico settentrionale ed EA-- nella prima parte dell'inverno:



    L'analisi congiunta della MJO e del GLAAM ha dato vita ad un particolare modello, chiamato GSDM, suddiviso in 4 fasi, ad ognuna delle quali è associata una specifica sinottica a livello globale. Lo stage 1 è tipico degli eventi Nina, mentre lo stage 3 è riconducibile ai classici episodi del Nino.
    Ecco la situazione aggiornata:



    Ho aggiunto la freccia bianca per indicare l'evoluzione più probabile. Ma di questo ne riparleremo.


    Fin qui tutto bene........se non fosse per l'incongruenza tra una situazione di questo tipo e le attuali SSTA.
    Come evidenziato dagli esperti del settore, il pattern globale è quello tipicamente associabile alla Nina, pur non essendoci la Nina. Al momento le SSTA e l'intensità degli alisei permangono nel range di condizioni ENSO neutre.
    Le SSTA stanno manifestando le classiche "pulsazioni" che sono solite precedere gli eventi Nina, con momenti di forte raffreddamento alternati a momenti di stasi o leggero riscaldamento.



    Ma c'è di più.

    Il dr.Wolter nel suo consueto paragone con gli anni con andamento MEI sostanzialmente simile, indica ora il 1951/52 come top analogo. L'inverno del 1951/52 fu caratterizzato da ENSO neutro:

    "Compared to the "pack" of four comparable modest El Niño events depicted above (1951-2, 1963-64, 1976-77, and 2002-3), it still matches 1963-64 best in terms of its evolution, but 1951-52 is now looking a lot better as a potential analog case. This is of interest, since 1951-52 ended up hovering near-neutral ENSO conditions through the remainder of 1952, after a brief dip into weak La Niña conditions during the spring of '52."



    La completa evoluzione a Nina debole sembra infatti ostacolata dal SOI, che non si assesta con decisione su valori positivi, e dalla presenza di una Warm Pool, un'area contraddistinta da SSTA+ in profondità, nella parte occidentale del Pacifico equatoriale, la quale contribuisce a mantenere elevate le SSTA anche in superficie.





    In aggiunta abbiamo l'IOD, che nonostante le previsioni continua a mantenersi in modalità positiva, almeno secondo la definizione classica del Jamstec, ostacolando per certi versi la completa evoluzione a Nina (secondo il principio dell'Indo-Pacific ENSO Mode):





    Sarà interessante verificare anche l'andamento della stagione autunnale. Il probabile trasporto di momento negativo (già in corso, peraltro) alle latitudini temperate dell'emisfero settentrionale potrebbe portare ad un autunno dai mille volti, caratterizzato da blockings frequenti e di diversa natura.


    Per oggi mi fermo qui, più avanti proverò ad analizzare altri fattori di incertezza (es.NAO).


    Spettacolo, bravo davvero.

  7. #7
    Vento forte L'avatar di mmg1
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    Predefinito Re: Profumo d'inverno, alla ricerca di certezze che ancora latitano...

    Bentornato Marco e complimenti per l'analisi. Mi chiedevo se un'ulteriore chiave di lettura nella previsione che hai fatto circa l'azione di blocco in E Atlantico potesse anche essere la NAO tendenzialmente neutra e la PNA che potrebbe vivere una fase negativa, facilitante le azioni di blocco Atlantiche. La stessa impressione che hai tu su Settembre l'ho avuta pure io dalla osservazione delle gfs nel long, e praticamente penserei per i primi 10 giorni di Settembre ad una fase di stabilità senza le esagerazioni teriche vissute in questi giorni.


    Ultima modifica di mmg1; 28/08/2007 alle 09:02
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  8. #8
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    Predefinito Re: Profumo d'inverno, alla ricerca di certezze che ancora latitano...

    Bentornati ragazzi, che piacere rileggervi!
    ciao

  9. #9
    Burrasca forte L'avatar di Blizzard
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    Predefinito Re: Profumo d'inverno, alla ricerca di certezze che ancora latitano...

    Citazione Originariamente Scritto da mmg1 Visualizza Messaggio
    Bentornato Marco e complimenti per l'analisi. Mi chiedevo se un'ulteriore chiave di lettura nella previsione che hai fatto circa l'azione di blocco in E Atlantico potesse anche essere la NAO tendenzialmente neutra e la PNA che potrebbe vivere una fase negativa, facilitante le azioni di blocco Atlantiche. La stessa impressione che hai tu su Settembre l'ho avuta pure io dalla osservazione delle gfs nel long, e praticamente penserei per i primi 10 giorni di Settembre ad una fase di stabilità senza le esagerazioni teriche vissute in questi giorni.
    Ciao Luigi, un salutone a te, Simone e Tormenta.

    Hai fatto bene a tirare in ballo il PNA, perchè la questione è del tutto particolare. L'indice sta seguendo un andamento del tutto scollegato a quelle che sono normalmente le forzanti più comuni, GLAAM e un pattern tipicamente associabile alla Nina nel resto del globo. Probabilmente il tutto è riconducibile alla particolare disposizione delle SSTA nel N-Pacifico e ad altre forzanti atmosferiche contingenti, non bene identificabili.

    Per questo motivo, e per l'evoluzione prospettata del GSDM (verso lo stage 2) non sono per nulla sicuro che il PNA tornerà verso valori negativi, anzi.
    Secondo la descrizione canonica dello Stage 2, la pressione dovrebbe diminuire in zona caraibica (favorendo, tra le altre cose, l'attività tropicale) e aumentare lungo la West Coast, per effetto di una Rossby wave train pacifica molto attiva e veloce.

    Ma proprio per il fatto che il PNA sembra attualmente scollegato dalle variabili note, non ci metterei la mano sul fuoco.

    Ma in fondo ci interessa relativamente, a Settembre il Pacific/North America si classifica solo 6° per influenza nel Nord Emisfero. Terrei piuttosto d'occhio lo SCAND (1° in "graduatoria"). Si partirà da valori negativi, ma già sul finire della prima decade la pressione potrebbe aumentare.

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  10. #10
    Uragano
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    Predefinito Re: Profumo d'inverno, alla ricerca di certezze che ancora latitano...

    qualcuno potrebbe spiegare un pò gli indici?cmq complimentoni a blizzard!
    Andrea Tritto - staff MNW Piemonte
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    Il mio avatar???mai stato così azzeccato!!! Devo solo resistere fino ad Aprile!!!

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