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Burrasca
Sundance: il lento ballo di un sole calmo
In questo TD focalizzerò l’attenzione su un fattore che, per tutta una serie di ragioni che qui evito di approfondire (rimando ad un mio prossimo contributo sulla NAO, parte 9), quest’anno potrebbe/dovrebbe essere determinante sulle sorti dell’inverno europeo come forse non lo è più stato da almeno 11 anni. Evidentemente sto parlando del famoso ciclo solare di Schwabe, quello undececennale famoso soprattutto per la ritmica oscillazione dell’estensione/riduzione delle macchie solari.
Val la pena seguirne l’evoluzione: questo fattore andrà monitorato bene nelle prossime settimane/mesi in ottica di proiezioni invernali
Siamo vicini al minimo, come già segnalato in questo TD
http://forum.meteonetwork.it/showthread.php?t=64722
oggi è il 25 giorno consecutivo in cui la nostra stella appare priva di macchie solari.

L’ultimo minimo dell’attività 11-ale del sole si ebbe nel 1996, prima ancora nel 1986 e, come già queste date lasciano intuire e com’è noto, in periodo di minimo solare spesso (ma non sempre!) si hanno condizioni invernali interessanti sull’Europa e/o sul Nordamerica.
Inverni freddi o storicamente freddi (ma non tutti!) sono spesso accaduti in prossimità del minimo solare: es. in tal senso sono il 1995/96 (e il dicembre 1996), la “triade” 1985-1987, il 1976/77 per il Nordamerica centro-orientale, il periodo 1962-1965 (con il mitico 1962/63), il 1953/54, alcuni inverni della prima metà degli anni 40, senza ovviamente arrivare a scomodare i minimi secolari di Maunder (1645-1715) o di Dalton (primi decenni del XIX secolo).
Tuttavia vi sono anche inverni vicini al mimino solare che non furono accompagnati da condizioni invernali fredde sull’Europa: esempi in tal senso sono quelli del periodo 1975-1977 o quelli di metà anni 20 e 30.
Cominciamo con un semplice plottaggio: ho inserito le SLPA risalenti fino a metà del XIX secolo (HadSLP2, scarti dalla media 1968-96) dei 2 mesi di gennaio-febbraio (i mesi invernali che, secondo alcuni autori, sarebbero quelli più “sensibili” all’influenza del ciclo solare rispetto a quelli di fine autunno/inizio inverno) negli anni in prossimità al massimo (MAX) risp. al minimo (MIN) del ciclo di Schwabe:
SLPA di JF in anni di MAX:

SLPA di JF in anni di MIN:

Si nota un’interessante spostamento della SLPA+ (SLPA-) fra l’Europa centro-meridionale (settentrionale), in tipo pattern NAO+ e maggior zonalità negli anni di MAX e l’Europa nordoccidentale fra Islanda e UK (meridionale), in tipico pattern NAO- e maggior propensione a blocchi e scambi meridiani negli anni di MIN.
Considerando la vicinanza al minimo solare, ho approfondito ulteriormente l’analisi, scindendola in 3 parti e cercando per ognuna, su scala bi-mensile (ND e JF):
[1] il possibile legame statistico fra andamento delle macchie solari nei mesi precedenti in periodi di minima attività solare e anomalie bariche invernali sullo scacchiere euro-atlantico;
[2] il possibile legame statistico fra attività solare massima o minima (indicata ad es. dal flusso solare: la misura delle emissioni solari nella lunghezza d’onda radio di 10.7 cm, corrispondente a 2800 MHz) e anomalie bariche e termiche invernali sullo scacchiere euro-atlantico;
[3] il possibile legame statistico fra attività geomagnetica (indicata dall’indice A e pure dalla forza del campo elettrico generato dal vento solare) e anomalie bariche invernali sullo scacchiere euro-atlantico.
Per i punti [2] e [3] prenderò in considerazione anche il segno della QBO.
Non ho contemplato l’interessante contributo che l’attuale accoppiata bassa attività solare/QBO- potrebbe dare ad un indebolimento della forza del VPS (con possibili MMW, nonostante una Nina forte in corso…), perché c’è un’intera sezione dedicata ai segnali stratosferici e inoltre se ne è già parlato, per es. qui
http://forum.meteonetwork.it/showpost.php?p=1241374&postcount=190
http://forum.meteonetwork.it/showpost.php?p=1242305&postcount=205
[1] Il compianto prof. Baur, negli anni 60-70, aveva scoperto che, in periodo di scarse macchie solari (numero medio mensile generalmente < a 100), se la media delle macchie solari mensili di agosto+settembre/2 è superiore a quella di ottobre+novembre/2 (à indice di trend stagionale al ribasso), allora l’inverno seguente in Europa risultava essere generalmente più freddo della media.
Nella seguente carta ho plottato le SLPA di ND e poi di JF che contemplavano questa regola per gli ultimi 8 cicli solari.
SLPA in ND negli anni di basse macchie solari con un trend del numero delle macchie discendente fr AS e ON:

SLPA in JF negli anni di basse macchie solari con un trend del numero delle macchie discendente fr AS e ON:

Interessante SLPA+ sul continente (con massimi sulla Russia) e SLPA- sul SW europeo a ND e poi SLPA+ fra UK e Scandinavia e SLPA- sul sudest europeo a JF à regola confermata, soprattutto per il pieno inverno.
E quest’anno?
ftp://ftp.ngdc.noaa.gov/STP/SOLAR_DA...UMBERS/MONTHLY
Finora abbiamo i dati fino a settembre: numero basso (< a 100) e trend al ribasso, è cmq evidente che questa regola predittiva possa essere applicata maggiormente per JF, visto il lag.
Evidentemente se la media di ON dovesse essere maggiore di quella di AS (4.3), allora questo predittore non entrerà più in considerazione. E, vista la media molto bassa, non è da escludere che succeda, nonostante un mese di ottobre probabilmente con valori ancora più bassi.
Per i punti [2] e [3] rimando a domani.
To be continued……

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