Ci sono tratti dove il rispetto del limite è fattore fondamentale che determina la sicurezza della circolazione mentre in altri il fattore fondamentale è un altro.
Esempio.
Curva a raggio non costante al termine di un lungo rettilineo. Limite 70km/h, se la fai più forte, quando la curva stringe, vai fuori. Qui il limite deve essere perentoriamente rispettato, pena l'incidente quasi sicuro. In questo caso non ha senso dire "forse c'è il velox" per fare sicurezza; per ottenere davvero sicurezza tu metti un bel velox segnalato il più possibile prima della curva: scommettiamo che di gente che fa la curva troppo forte ce ne sarà molta molta meno?
Indubbiamente il velox renderà poco al Comune perchè ben segnalato, ma l'obiettivo di aumentare la sicurezza sarà raggiunto.
Facciamo ora il caso di un bel rettilineo senza intersezioni pericolose, che scorre fuori dal centro urbano, ove statisticamente si verificano pochi incidenti. Indubbiamente sarebbe un tratto di strada molto appetibile per una postazione nascosta, magari in un tratto casualmente limitato a 70. Ma in tal caso, in termini pratici, chi ne gioverebbe di più tra sicurezza e casse comunali?
Posso confermare personalmente l'efficacia di questo dispositivo.
Prima di Granarolo (venendo da Bologna, e viversa) c'è un bellissimo ampio curvone di poco più di 90°.
Tale curvone è stato teatro di numerosi incidenti con il guard rail esterno che non ha mai fatto in tempo ad arrugginirsi.
Tutto questo fino a quando in nome di "Granarolo sicura" sono state montate 2 postazioni fisse (ovviamente non sempre "piene"), prima e dopo il curvone. Limite invariato e autovelox ben segnalato in entrambe le direzioni.
Non ricordo più un busso uno. E oramai si parla di anni.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
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