La Cassazione: tradire con la testa è uguale a tradire col corpo

**albedo** · 19/06/2009, 10:58

Sentenza choc quella che ho letto stamattina in una causa, giunta al terzo grado di giudizio, che ha dato ragione alla moglie anche se il marito è riuscito a dimostrare che la scappatella nei confronti della collega di lavoro era solo virtuale e platonica, senza consumazione sessuale di alcun tipo. Ora il poveretto (avvocato), oltre a incassare una separazione che non voleva, dovrà anche pagare gli alimenti.

A voi i commenti, io dirò dopo quello che penso di questa sentenza che crea un precedente quasi paradossale, in cui il "processo alle intenzioni" entra come materia di prova dibattimentale, come avveniva prima degli anni 40.

**fabry72** · 19/06/2009, 11:09

Originariamente Scritto da albedo

Sentenza choc quella che ho letto stamattina in una causa, giunta al terzo grado di giudizio, che ha dato ragione alla moglie anche se il marito è riuscito a dimostrare che la scappatella nei confronti della collega di lavoro era solo virtuale e platonica, senza consumazione sessuale di alcun tipo. Ora il poveretto (avvocato), oltre a incassare una separazione che non voleva, dovrà anche pagare gli alimenti.

A voi i commenti, io dirò dopo quello che penso di questa sentenza che crea un precedente quasi paradossale, in cui il "processo alle intenzioni" entra come materia di prova dibattimentale, come avveniva prima degli anni 40.

solito giudice che ha voglia di farsi pubblicita'...... Alcune sentenze della Cassazione sorpassano veramente la soglia della decenza e del ridicolo.

**neeno** · 19/06/2009, 11:10

La cosa ridicola è che c'è invece stato un caso in cui non si è attribuita la colpa (alla moglie fedifraga) perchè il marito aveva spiato il suo cellulare o le email, non mi ricordo, e avevano invalidato la prova perchè "era invasione della privacy" o qualcosa del genere.

Continuate a sposarvi, su.

**albedo** · 19/06/2009, 11:25

Il bello è che su Repubblica c'è pure il commento della psicologa che dà ragione al giudice.

Lei dice che anche il semplice chattare con un amica/o può ingenerare nel coniuge la sensazione che non ci sia rispetto verso il patto coniugale e si perda tempo a scapito della famiglia.
Di questo passo ogni moglie che vuole sbarazzarsi del coniuge, troverà qualsiasi appiglio per ottenere ragione in una causa di divorzio e insieme, ovviamente, gli alimenti.

**Romagna72** · 19/06/2009, 11:27

Originariamente Scritto da albedo

Il bello è che su Repubblica c'è pure il commento della psicologa che dà ragione al giudice.

Lei dice che anche il semplice chattare con un amica/o può ingenerare nel coniuge la sensazione che non ci sia rispetto verso il patto coniugale e si perda tempo a scapito della famiglia.
Di questo passo ogni moglie che vuole sbarazzarsi del coniuge, troverà qualsiasi appiglio per ottenere ragione in una causa di divorzio e insieme, ovviamente, gli alimenti.

paura eh....

**neeno** · 19/06/2009, 11:28

Originariamente Scritto da albedo

Il bello è che su Repubblica c'è pure il commento della psicologa che dà ragione al giudice.

Lei dice che anche il semplice chattare con un amica/o può ingenerare nel coniuge la sensazione che non ci sia rispetto verso il patto coniugale e si perda tempo a scapito della famiglia.
Di questo passo ogni moglie che vuole sbarazzarsi del coniuge, troverà qualsiasi appiglio per ottenere ragione in una causa di divorzio e insieme, ovviamente, gli alimenti.

Repubblica è stra-filofemminista.

**berta** · 19/06/2009, 11:28

Originariamente Scritto da romagna72

paura eh....

**berta** · 19/06/2009, 11:31

A parte gli scherzi, mi sembra un pò esagerata sta cosa, bisognerebbe leggere attentamente le motivazioni della sentenza, non penso sia solo quella la causa che ha fatto sì che il giudicante abbia emesso appunto tale sentenza.