Auguri di pronta guarigione anche da parte mia!

Tutto è bene ciò che finisce bene..
Non so se ti può consolare, ma già che ci sono ti racconto l'esperienza simile capitata a mia figlia circa undici anni fa, quando aveva appena 4 anni. Solo a ricordarla mi vengono ancora i brividi...
Noi abitiamo a Rimini ed avevamo prenotato alcuni giorni di vacanza invernale a Marilleva, dal 23 al 27 dicembre. Qualche giorno prima di partire, mia figlia manifestò un po' di mal di pancia e vomito, con qualche linea di febbre: nulla di più. Il pediatra ci rispose telefonicamente che si trattava sicuramente di un virus influenzale e che l'aria di montagna le avrebbe giovato. Nel frattempo, mia figlia sembrava essersi ristabilita. Partiamo con mia figlia che all'apparenza sta bene, ma in prossimità dell'arrivo a destinazione inizia ad essere 'mogia' e giù di corda. La sera a cena non ha fame, proviamo a darle un brodino ma lo vomita; ha qualche linea di febbre ma nulla di che. La notte sento però che respira in modo affannoso: a quel punto suona dentro di me un campanello d'allarme, qualcosa non quadra, scatto giù dal letto, trovo il numero della guardia medica e alle 5 di notte la chiamo. Arriva un medico molto diligente e coscienzioso, che le fa tutte le prove e le manovre per appurare un'eventuale appendicite, la fa persino correre a balzelloni, ma resta interdetto: non ci sono sintomi evidenti, potrebbe essere ma anche non essere, così ci dice di andare in ospedale a Cles. Ci precipitiamo in ospedale a Cles, durante la mattinata le fanno tutti gli accertamenti, analisi del sangue, eco, ecc..., ma niente da fare: anche lì la dottoressa di turno non sa che pesci pigliare e ci suggerisce di portare la bambina all'ospedale di Trento, dove c'era già all'epoca il reparto di pediatria chirurgica. A quel punto, era la vigilia di Natale, ci dirigiamo in auto giù a Trento ed arriviamo nel tardo pomeriggio al Pronto Soccorso: il caso ha voluto che in quel momento visitasse in Pronto Soccorso il Dott. Coser, medico chirurgo del reparto di chirurgia pediatrica: gli portarono la bambina, spiegandogli i dubbi al riguardo; egli non guardò neppure i referti degli esami, impose le mani sulla pancia della bimba, dopo un istante (che per noi durò una vita) le rialzò e guardando negli occhi noi genitori ci disse: "Questa bambina va operata subito d'urgenza, sennò la perdiamo!". Vi risparmio il seguito (la corsa in sala operatoria, il pianto disperato di mia moglie, ecc...)...
Cos'era successo? Era successo che l'appendicite era già degenerata in peritonite! Ad intervento ultimato, il Dott. Coser ci disse che era andato tutto bene, ma non avevano potuto utilizzare la tecnica mini-invasiva perché avevano dovuto ripulire tutto il tessuto necrotico dell'appendice e circostante... Aggiunse anche che nella sfortuna eravamo stati, tutto sommato, fortunati: probabilmente, se, invece di partire per la montagna, fossimo rimasti a Rimini, dove all'epoca non c'era un reparto di chirurgia pediatrica, non essendovi una sintomatologia evidente e considerato che erano giorni festivi, avrebbero lasciato la bambina in osservazione, con la conseguenza che tutti possiamo immaginare...
Non ho mai pregato tanto come in quei giorni! Riportammo la bambina a casa il 31 dicembre, dopo 8 giorni di ospedale. Sembrava uno straccetto ma tutto era passato, se Dio vuole...
Ora, già che ci sono, colgo l'occasione per ringraziare tutto il personale del reparto di chirurgia pediatrica dell'Ospedale di Trento, per la professionalità e l'umanità dimostrata nei nostri confronti... E ringrazio anche il nostro angelo caduto dal cielo, il Dott. Coser...
Rivista a posteriori, varie coincidenze han fatto sì che tutto finisse per il meglio: ad es., quando ci congedarono dall'Ospedale di Cles (lasciando interamente su di noi genitori la responsabilità sul da farsi), mi posi la domanda se non fosse meglio prolungare il tragitto sino all'ospedale di Rimini... Fortunatamente, qualcosa o Qualcuno mi fecero fare la scelta giusta...
A volte, ci scordiamo di quanto sia sottile il filo che sostiene le nostre vite... Sono veramente contento che anche nel tuo caso sia andato tutto a buon fine!

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