che stupido...

***eleonora*** · 27/08/2009, 19:03

Un uomo di 49 anni è stato denunciato in provincia di Lecco
Aveva finti tesserini, una scacciacani e mostrava una foto in divisa: quella di Enrico Montesano
Si spaccia per carabiniere del Ros
per dividersi fra le sue amanti

Per sospendere una convivenza e riprenderne un'altra parlava di missioni segrete
Rischia una condanna fino a quattro anni e ingenti richieste di danni

Enrico Montesano
in divisa da carabiniere

LECCO - Una doppia vita, fatta di fughe, missioni, responsabilità delicate, rapporti con i servizi segreti. E una divisa, dei carabinieri, a certificare il ruolo. Peccato però che S. L., 49 anni, originario di Marianopoli (Caltanissetta) ma residente in Brianza, avesse montato ad arte la balla solo per tenere in piedi, con questo stratagemma, due diverse relazioni con due donne. E che la foto che lo ritraeva in divisa fosse non la sua ma quella di Enrico Montesano sul set di I due carabinieri o, forse, di Il tenente dei carabinieri, film interpretati dall'attore.

La creatività dell'adultero ha però avuto vita breve. E' stato scoperto e denunciato dai Carabinieri della compagnia di Merate (Lecco) con l'accusa di essersi a lungo spacciato per capitano del Ros al fine, appunto, di poter gestire contemporaneamente due relazioni sentimentali con altrettante donne della provincia di Lecco.

Per interpretare al meglio il ruolo, l'uomo si era dotato di quattro portatessera con distintivo metallico in uso a carabinieri, polizia, guardia di finanza e marina militare, di una pistola scacciacani che portava in una fondina ascellare e di due finti tesserini con la scritta "Capitano dei Carabinieri" e i suoi dati anagrafici. Il colpo di genio, la foto: la mostrava velocemente e da lontano, senza dare il tempo alle donne di constatare che quello ritratto fosse, in realtà, il comico romano.

Secondo la ricostruzione dei militari (quelli veri), il finto carabiniere, per interrompere la convivenza con una delle donne e riprenderla con l'altra, raccontava di essere impegnato in continue e rischiose missioni da infiltrato per conto dei servizi segreti. In realtà lavorava anche come cuoco in provincia di Como.
E' stato denunciato per sostituzione di persona, porto di armi o oggetti atti a offendere e possesso di distintivi contraffatti in uso ai corpi di polizia. Adesso rischia una condanna fino a 4 anni e consistenti richieste di danni.

(27 agosto 2009)