Occorre un portafoglio molto largo, e di pazienza
Come Ponzio palato nessuno non ha la colpa, si lavano le mani.Le mie foto su Flickr:
http://www.flickr.com/photos/14667436@N02/
Il mio fotoalbum:
http://fotoalbum.virgilio.it/fabrizio.binello
è rèmal = la crusca
la spagnèra = l'erba medica
invurnid = tonto
la fartèda = la frittata
l'azdòra = la massaia
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Miao
In linguistica direi proprio di no.Non so secondo le regole di quale disciplina dici questo, ma sicuramente non secondo i termini della linguistica. Per l'appunto, Hauger ha detto che
Ripeto, magari questi sono i fondamenti di un'altra disciplina, ma in linguistica non c'è nessuna differenza fra lingua e dialetto. Generalmente si dice (la butto lì) lingua un dialetto che ha dato vita a una letteratura e che si sia diffuso fra varie classi sociali, ma ai fini della ricerca linguistica il bantu e l'inglese sono due lingue, come lo sono l'emiliano, il reggiano, e l'arcetano (il dialetto del mio paese): tutte sono lingue con pari dignità. Perfino il numero dei parlanti diventa indifferente.
Tutte le lingue, e dico tutte, hanno una grammatica, una sintassi, un lessico: è di poco tempo fa lo screditamento (a proposito, si dice in italiano?) di una teoria che voleva un dialetto africano, non ricordo quale, come praticamente privo di sintassi. Certamente ha una sintassi meno articolata, che però è compensata da una grammatica molto più ricca, ecc. ecc.
Av salòt [o chiusa in reggiano, o aperta in arcetano, che dista 13km...], ragàs!
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ne metto alcune in veronese(anche se poi cambia un pò di zona in zona della provincia):
tazzina: chìcchera
forchetta: piròn
mela: pòmo
ciliegio: siresàr
sedia: càrega
cucchiaio: cuciàr
coltello: curtèl
bicchiere: bicèr
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Penso che sia quello che voleva dire coso lì, Pellegrini o come si chiamava. Che una lingua è tale in quanto autoproclamata da un'organizzazione dotata di potere come uno Stato, ma che strutturalmente parlando differenze con un dialetto non ce ne sono.
Salvo che uno Stato molto probabilmente erigerà la sua lingua a istituzione, imponendone una grammaticalizzazione, ortografia, sintassi, attivando anche metodi repressivi (matite rosse e blu, bocciature) per imporne coercitivamente la produzione riproduzione. Che è un po' quel che è successo quando i francesi hanno deciso che cosa fosse il francese, quando gli inglesi hanno deciso quale fosse l'inglese, e in Italia si è scelta una delle mille lungue italiane e se ne è fatto l'italiano. Secondo questa prospettiva, cioè, sono confinate al rango di dialetto le lingue non sostenute da gruppi abbastanza potenti.
Ci sono anche dialetti non ufficiali , qui
che dicono = a dicono
quattro gatti = tre gatti
ho dei dubbi = ho pieno di dubbi
se = s'è
fatidica = fatica
sterilizzare = sternizzare
wurstel = wrister
toast = toost
patate lesse = patate lese
margarina = mangarina
e molto altro...
C.
"S'è la notizia fossi confermata sarò zio."
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