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alle
In linguistica direi proprio di no.

Non so secondo le regole di quale disciplina dici questo, ma sicuramente non secondo i termini della linguistica. Per l'appunto, Hauger ha detto che
Ripeto, magari questi sono i fondamenti di un'altra disciplina, ma in linguistica non c'è nessuna differenza fra lingua e dialetto. Generalmente si dice (la butto lì) lingua un dialetto che ha dato vita a una letteratura e che si sia diffuso fra varie classi sociali, ma ai fini della ricerca linguistica il bantu e l'inglese sono due lingue, come lo sono l'emiliano, il reggiano, e l'arcetano (il dialetto del mio paese): tutte sono lingue con pari dignità. Perfino il numero dei parlanti diventa indifferente.
Tutte le lingue, e dico tutte, hanno una grammatica, una sintassi, un lessico: è di poco tempo fa lo screditamento (a proposito, si dice in italiano?

) di una teoria che voleva un dialetto africano, non ricordo quale, come praticamente privo di sintassi. Certamente ha una sintassi meno articolata, che però è compensata da una grammatica molto più ricca, ecc. ecc.
Av salòt [o chiusa in reggiano, o aperta in arcetano, che dista 13km...], ragàs!

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