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  1. #341
    Vento moderato L'avatar di Edonati
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    Predefinito Re: Strani nomi di cose dialettali

    Citazione Originariamente Scritto da Lou_Vall Visualizza Messaggio
    Esatto, nel Torinese si usa cit (piccolo) per definire un bambino. Diverso qui, che piccolo si dice ciòt, ma lo si usa solo come aggettivo (non si dice "i ciot" per definire i bambini, mentre so che nel piemontese torinese si dice i cit per dire "i bambini")
    Non solo al femminile cit diventa cita.
    Poi ci sono nomi che ho sempre trovato simpatici, tacchino nel vercellese si dice sia biru che pitu, ratavoloira è un capolavoro di ilarità ecc.

  2. #342
    Uragano L'avatar di Lou_Vall
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    Predefinito Re: Strani nomi di cose dialettali

    Citazione Originariamente Scritto da BoscoSnow Visualizza Messaggio
    Butto li un parpaiola, che è un termine multiuso in piemontese.
    Qui si dice ciorgnia
    Lou soulei nais per tuchi

  3. #343
    Brezza leggera L'avatar di BoscoSnow
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    Predefinito Re: Strani nomi di cose dialettali

    Citazione Originariamente Scritto da Lou_Vall Visualizza Messaggio
    Qui, nonostante sia sempre Piemonte, è leggermente diverso. Per "pastore" usiamo bergè, ma ho sentito dire in alto anche pàstre per il pastore e paistrèsso per la pastora. Tacchino è completamente diverso e si dice biru, non so quale possa essere la radice etimologica. Per "bambino" si può usare sia masnà che fiòl (e questo ha una chiara origine latina da filius), mentre "pecora" si dice beru verso la pianura e feo nelle alte valli. Idem per la capra: crava nella pianura e ciabra nelle valli, mentre il caprone è il bouc (ne ignoro l'origine). "Sedia" si dice carèva con la e molto aperta.
    L'occitano risente molto delle latinizzazione, ha in sé anche termini di origine catalana e talvolta si sente il sostrato celtico o celto-ligure ante-latinizzazione. Alcuni termini penso siano di origine antichissima e peculiari solo delle zone montuose dell'arco alpino occidentale (mi viene in mente elvo per pino, bàus per roccia, ecc.)
    Da me si dice anche bouc che peraltro e simili all'italiano becco. Si dice sia pito/pitu che biro. Ed anche beru oltre che feja. Per i bambini in ordine di età crescente, masna cit e bocia.
    Yes we Dig!

  4. #344
    Uragano L'avatar di Lou_Vall
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    Predefinito Re: Strani nomi di cose dialettali

    Citazione Originariamente Scritto da BoscoSnow Visualizza Messaggio
    Da me si dice anche bouc che peraltro e simili all'italiano becco. Si dice sia pito/pitu che biro. Ed anche beru oltre che feja. Per i bambini in ordine di età crescente, masna cit e bocia.
    Qui da noi il bocia è solo il ragazzo che impara un lavoro (che può essere l'apprendista muratore, il garzone, ecc.), anche un ragazzo grande è sempre un fiol
    Lou soulei nais per tuchi

  5. #345
    Brezza leggera L'avatar di BoscoSnow
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    Predefinito Re: Strani nomi di cose dialettali

    Citazione Originariamente Scritto da Lou_Vall Visualizza Messaggio
    Qui si dice ciorgnia
    Anche...pero vale sia per la farfalla animaleocon le ali, che per il nel fiocco di neve grande, sarà perche svolazza.

    Per la prima valgono anche ( ma io avrei scritto ciornia), barbisa, flecia (che è anche la fionda), bernarda e bigioia . Piccola nota, via cernaia a torino doveva in realta chiamarsi via ciornaia come una città russa in ricordo di una vittoria ( forse nella guerra di Crimea ora non ricordo) ma in consigli comjnale di torino dopo lunghe discussioni si opto per cambiare una vocale.
    Yes we Dig!

  6. #346
    Uragano L'avatar di Lou_Vall
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    Predefinito Re: Strani nomi di cose dialettali

    Citazione Originariamente Scritto da BoscoSnow Visualizza Messaggio
    Anche...pero vale sia per la farfalla animaleocon le ali, che per il nel fiocco di neve grande, sarà perche svolazza.

    Per la prima valgono anche ( ma io avrei scritto ciornia), barbisa, flecia (che è anche la fionda), bernarda e bigioia . Piccola nota, via cernaia a torino doveva in realta chiamarsi via ciornaia come una città russa in ricordo di una vittoria ( forse nella guerra di Crimea ora non ricordo) ma in consigli comjnale di torino dopo lunghe discussioni si opto per cambiare una vocale.
    No no doveva chiamarsi proprio "ciornia" (ciornia = nera in russo)
    Lou soulei nais per tuchi

  7. #347
    Brezza leggera L'avatar di BoscoSnow
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    Predefinito Re: Strani nomi di cose dialettali

    Citazione Originariamente Scritto da Lou_Vall Visualizza Messaggio
    No no doveva chiamarsi proprio "ciornia" (ciornia = nera in russo)
    Che però forse si pronuncia tipo ciornaia?
    Si l'allusione al colore la ricordavo. Ma non deriva da un luogo di battaglia od una città in zona crimea?
    Yes we Dig!

  8. #348
    Uragano L'avatar di Lou_Vall
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    Predefinito Re: Strani nomi di cose dialettali

    Citazione Originariamente Scritto da BoscoSnow Visualizza Messaggio
    Che però forse si pronuncia tipo ciornaia?
    Si l'allusione al colore la ricordavo. Ma non deriva da un luogo di battaglia od una città in zona crimea?
    E' proprio un luogo dove è avvenuta la battaglia, il luogo si chiama "valle nera" in russo (probabilmente si pronuncerà ciorniaia)
    Lou soulei nais per tuchi

  9. #349
    Brezza leggera L'avatar di BoscoSnow
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    Predefinito Re: Strani nomi di cose dialettali

    Pensa che all'oscuro della vera storia, da ragazzino avevo storpiato, così a livello di battuta tra amici, cernaia in ciorniaia, invece poi grazie alle guide di somewhere torino che fanno tra gli altri il tour torino sotterranea, un paio di anni fa ho scoperto che la mia storpiatura era praticamente il vero nome.
    Yes we Dig!

  10. #350
    Uragano
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    Citazione Originariamente Scritto da meteo_vda_82 Visualizza Messaggio
    Ci sono poi quelle località in cui ci sono stati contatti tra diverse lingue ed idiomi (non necessariamente della stessa famiglia, ad esempio tra idiomi neolatini e germanici), quindi dialetto parlato in quella zona ha preso in "prestito" diverse parole (si definisce proprio "prestito linguistico")
    E' singolare il caso della Val di Gressoney l'ultima valle laterale della Valle d'Aosta al confine con il Piemonte... abitata fin dall'alto medioevo dai "Walser", una popolazione germanica, scesa dall'area tedesca del confinante Canton Vallese (Svizzera), che colonizzò la parte medio-alta della valle fino ad allora disabitata(cioè i comuni di Gressoney-Saint-Jean, Gressoney-La-Trinité e Issime).
    Gli abitanti parlavano (e parlano ancora) un dialetto tedesco (il tisch e il töitschü) che un po' alla volta venne in contatto con il vicino francoprovenzale (i paesi della parte bassa della valle di Gressoney sono francoprovenzali come il resto della Valle d'Aosta),con il tedesco "standard" (insegnato nelle scuole e usato nello scritto) con il francese, con il Piemontese (gli abitanti usavano il comunicare in piemontese quando scendevano nel vicino canavese, in Piemonte) e con l'italiano.
    Insomma un bel miscuglio, il dialetto originario tedesco ha preso in prestito diversi termini da tutti gli idiomi sopracitati.
    anche l'adiacente Val d'Ayas fu in parte colonizzata (l'alta Valle), ma in questo caso dovettero integrarsi del tutto con la popolazione francoprovenzale già presente... In questo caso si continuò a parlare in francoprovenzale ma con alcuni influssi del dialetto tedesco dei Walser (ancora oggi il patois di Ayas ha mantenuto dei vocaboli di origine allemana).
    Saint-Jacques (l'ultima frazione della Val d'Ayas all'estremità della valle) viene anche chiamata "Le canton des Allemands" (cioè il cantone dei Tedeschi)
    Vic, mi pare di aver letto che anche il nome del Monte Rosa deriva da una parola locale che significa ghiacciaio, era del dialetto walser?

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