In molti stanno dicendo quello che tentavo di dire, il radon spesso non si è avuto prima di scosse fortissime. però, non sto dicendo che non dovete averepaura. SE hai una casa come i giapponesi (che hanno criteri rigidissimi) o i californiani, la paura non serve, ma qui non è così. Poi, comunque, costa un po', ma pure le case medievali possono esseremesse in sicurezza
Credo ci sia più di un paese con quella storia, compreso il mio. Il punto è che 200 anni fa, o prima ancora, non si poteva pretendere molto di più da società relativamente isolate e a cultura arretrata. Un terremoto devastante di 100 o 200 anni prima finiva inevitabilmente per divenire leggenda, sfumandosene il ricordo - man mano che chi l'aveva vissuto tendeva a scomparire - e, dunque, il relativo peso sulle generazioni viventi.
Oggi potremmo e dovremmo essere in condizioni diverse. Uso il condizionale perché io ho sempre paura. Le case in cui abitiamo adesso sono in teoria costruite per resistere a un terremoto dei nostri (nè dimentico che, nel mio stesso paese, raso letteralmente al suolo, esistevano all'alba del 23/11/1980, nelle zone periferiche, delle case di recente edificazione. Beh, quelle case già ressero completamente allora, e non furono costruite sull'onda emotiva di una tragedia vicina: erano semplicemente "moderne"). Ciò nonostante, non passa giorno in cui io non pensi a raggiri e ruberie abominevoli di ogni tipo, e che un dì, quando la terra deciderà di darsi un nuovo scossone, e accadrà inevitabilmente, sentiremo al telegiornale dello scandalo della ricostruzione in Irpinia. L'ennesimo di un paese uso a tali situazioni.
I modelli fanno e disfanno. I santoni del web cianciano.
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Always looking at the sky
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...ma fin dal '700, in occasione di terremoti con esiti disastrosi, principi illuminati avevano chiamato architetti che avevan fatto piani di ricostruzione, che prevedevano case capaci di reggere le scosse e , notate, strade spaziose per evitare alle popolazioni di rimanere intrappolate nell'abitato. parecchie di queste città hanno superato il collaudo di terremoti successivi.
ma attualmente si sa benissimo come fronteggiare nelle costruzioni i terremoti anche pesanti, solo che l'interesse di troppa gente è non tanto quello di costruir bene, ma di costruire in maniera speculativa, case utili solo a far fare soldi a chi già ne ha.
E' una cosa molto ma molto banale.
Poi, gli Italiani son tutti convinti che saranno sempre GLI ALTRI a rimaner sotto le macerie.....
bruno bournens,fraz san lorenzo,collalto sabino, rieti, lazio. 850 m s.l.m.* lat 42 09 45.0 N long 13 03 04.0 E * Foto Avatar: Zefirino, gatto Baropatico...che ora si chiama Tìtolo.
Mah, dico quello già detto da altri forumisti.
Non mi pare che lo studio delle emissioni di radon possa essere una prova autorevole sulla prevedibilità e la certezza che un forte terremoto si verifichi.
Precauzioni... Quali? Dormire in auto o in tenda? Tanto vale farlo in eterno allora, dato che la zona di cui si parla è considerata come una delle più sismiche della penisola.
L'unica soluzione sarebbe quella di costruire edifici antisismici; mi rendo conto che sia poco concretizzabile a breve termine, ma forse sarebbe il caso di cominciare (vedi gli scandali edilizi dell'aquilano; edifici di recentissima costruzione pesantemente lesionati).
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Guarda, un mio amico architetto trent'anni fa andò a fare le zonizzazioni urbanistiche in Abruzzo, negli uffici regionali.
Quante delle precauzioni prese hanno retto alla speculazione? giusto quelle che non rinteressavano....E notate che la memoria dei sismi precedenti era ben viva e visibile semplicemente considerando la storia del costruito...ma ogni comune in qualche modo può aggirare le normative, magari soltanto procrastinando i controlli sugli abusivismi.![]()
bruno bournens,fraz san lorenzo,collalto sabino, rieti, lazio. 850 m s.l.m.* lat 42 09 45.0 N long 13 03 04.0 E * Foto Avatar: Zefirino, gatto Baropatico...che ora si chiama Tìtolo.
Ma infatti è quello che penso anche io..
Ci sono state diverse scosse (per lo più strumentali, fino a magnitudo 3 è pressochè impossibile avvertirle) che ovviamente mettono paura.
Ma per una zona sismica (ripeto: zona 1) scosse di questo tipo non sono così inusuali, anche forse lo è un po'di più il fatto che si ripetano in questo modo: che senso ha andare a dormire in auto per 10 giorni oggi quando un terremoto distruttivo potrà accadere in futuro anche senza scosse premonitrici?
Chi si allarma oggi, diffondendo chissà quali allerte o meditando di dormire in auto, quando queste scosse si saranno esaurite cosa farà? Si muoverà per rendere sicura la propria abitazione (rendendo inutile il dormire fuori casa) o semplicemente spererà che non si verifichino più altri terremoti (salvo, alla prima occasione, ritornare a quanto fatto oggi)?
Non è che stiamo parlando di Science o Nature però:questa testata quanto ha di impact factor?Quante volte viene citata in articoli scientifici:sottopone gli articoli a revisione paritaria?
E allora il credito è come quello del giornalino parrocchiale in questo caso.
Concordo con te:-)
Ultima modifica di Traianus; 11/10/2009 alle 13:30 Motivo: forma scadente
Avremo un nuovo 1956,quando L'inter vincerà la prossima Coppa dei Campioni D'Europa (mai!)
Cmq da zona in zona cambia.
La zona di Frosinone,per quanto sia in fascia 2,può ritenersi in una condizione
privilegiata,tra l'altro considerando la vicinanza al settore montano. Un pò come Roma..(anche se Roma è nettamente meno a rischio)e
questo perchè oltre alla distanza dai settori sismici può contare sulla natura
geologica del terreno.
Frosinone,che sorge sulla Formazione di Frosinone(arenaria prevalente) poggia
in parte su terreno tufaceo ed è circondata da diversi settori sempre dello stesso tipo,o direttamente tufacei o con conglomerati tufaceo-sabbiosi.
Il tufo dissipa l'energia sismica delle onde.
A Roma ancor di più visto che il materiale piroclastico proveniente dal distretto vulcanico durante l'attività plio-pleistocenica è presente in gran
quantità. Difatti,durante il fortissimo terremoto del 1915,Roma fu investita da onde sismiche,con disagi,qualche crollo,etc..e differenze vi furono tra
i settori a prevalenza vulcanica(in particolari i colli) e la zona più bassa dove i sedimenti limnosi-argillosi-sedimentari del Tevere hanno stratificato
il suolo sino al periodo wurmiano,non permettendo una eguale dissipazione.
In sostanza però nulla di che se consideriamo l'entità del terremoto.
Cmq speriamo in bene per la zona della val Comino.
Certo è che siamo in territorio sismico,ricco di faglie. Se non è oggi sarà domani quindi mi auguro fortemente che si faccia qualcosa di serio a
livello edilizio.
Se avessero preso delle precauzioni in stile giapponese ora dormivamo sonni
tranquilli(più o meno...si fa per dire).
Voglio sperare che i controlli fatti sugli edifici in questi giorni non siano una
semplice manovra " politico-comunale" per lavarsi le mani anche perchè i
nodi verrebbero al pettine. Se ci sono edifici,in particolare pubblici,non in grado di reggere un terremoto devono essere chiusi cavolo!!!
Ma quanto ci vuole? Poi piangono i politicanti...
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Ultima modifica di Tex; 11/10/2009 alle 13:43
...when the night has come
and the land is dark
and the moon is the only light we'll see...
Il problema è che la gente comune legge il quotidiano in edicola, non Science o Nature.
E se uno finisce su un giornale ad ampia diffusione con un'intervista del genere, di certo genera paura in chi lo legge. Paura che, allo stato attuale, non è giustificata (al di là delle piccole scosse che si stanno susseguendo).
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