La Cina è per me un formidabile laboratorio di antropologia umana, un gigantesco scacchiere dove si muovono fenomeni di massa che credo mai in passato abbiano avuto sulla Terra questi potenziali numerici. Ci vorrebbe uno scrittore di fantascienza come Asimov per cercare di immaginare lo scenario in Cina tra 5, 10 e 20 anni, qualcosa di biblico come "La Fondazione".
Purtroppo questo non è un romanzo da leggere; ho la sgradevole sensazione che non ci rendiamo bene conto dell'impatto planetario di una nascente potenza industriale che potrebbe raddoppiare il carico di inquinanti giÃ* esistenti nell'atmosfera in pochi lustri.
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Non solo inquinanti: anche il semplice consumo di risorse naturali...Originariamente Scritto da Gdr
Ho appena letto l'ultimo lavoro di un Autore che stimo enormemente: Jared Diamond (il suo Armi Acciaio e Malattia è un libro che ogni persona colta dovrebbe leggere. Quindi TU lo devi leggere.). Il nuovo libro si chiama Collasso e studia le condizioni che possono far (per l'appunto) collassare una civiltÃ* Esempi nel passato non ce ne mancano: famoso è quello dell'isola di Pasqua che, da superficie ricoperta di alberi e densamente popolata è diventata in pochi decenni, colpa la sovrappopolazione, un inferno senza risorse dove il cannibalismo era pratica comune. Sino a che, tagliati tutti gli alberi, mangiati tutti gli animali (e non solo) la popolazione si è stabilizzata nel piccolo numero di individui che trovarono gli inglesi.
I quali, sbarcando e vedendo quei faccioni di pietra, si chiesero come cavolo avessero fatto a farli. E questo perché, guardandosi intorno, non vedevano un pezzo di legno con cui fare un rullo o il manico di un martello. Ma il legno c'era, e tanto: gli archeologi hanno trovato i pollini. Solo che era finito, estinto. Mangiato.
E come Pasqua ci sono altri casi ampiamente documentati, di collassi generati da uno squilibrio tra consumo di risorse e loro disponibilitÃ*.
Bé, Pasqua era una piccola e isolata isoletta nell'immenso Oceano.
Ma in fondo anche noi siamo un piccolo pianeta nell'immenso Universo.
Il libro non è allarmista. E' allarmante.
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
Anch'io sono allarmato; non avresti invece un semplice libro allarmista ?Originariamente Scritto da Jadan
Non conosco quel libro; da bovino medio evidentemente sono ben protetto da quel velo di tranquillitÃ* e normalitÃ* indotta dal sistema di normalizzazione vigente.
Ogni tanto il mio flusso cosciente si ritrova a pensare giÃ* nei termini di una sopravvivenza temporizzata. Nel senso che calcolo quanto mi rimane da vivere e di quanto mi rimane da accumulare per poter sopportare la mancanza di lavoro e vivere modestamente dei miei risparmi fino al termine del mio ciclo di vita. Mi immagino un mondo giÃ* rotolante verso i cambiamenti climatici, assediati dalle masse di disperati, io vivo in una casetta isolata di un paesino dell'entroterra tra liguria e piemonte dove arrivano i generi alimentari di base, coltivo un po' di terra e leggo i miei libri mentre le grida di un pianeta in agonia, percorso da guerre e rivoluzioni diventano sempre più vicini.
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Chi più chi meno, un po' tutti abbiamo questa sensazione: quella di vivere sull'orlo di una catatrofe. SarÃ* un'epidemia, la fine delle risorse, il clima. Non sappiamo se e quando succedrÃ*, ma sospettiamo che lo faccia.Originariamente Scritto da Gdr
Del resto, quando io e te siamo nati eravamo 3 miliardi. Quando moriremo, se moriremo in media, saremo 9 miliardi. Questo vuol dire che allora vivranno tante (ma forse più) persone di quante non ne siano mai vissute da quando uno scimmione faceva Grunt a oggi. E ciò vorrebbe dire, se la cosa dipendesse solo da genetica, che allora vivranno, contemporaneamente, Omero e Dante, Beethoven e Bach, Giulio Cesare e Alessandro. Bé, ti anticipo: non ne vivrÃ* uno, uno solo, in grado di reggere il confronto.
Allarmato e depresso.
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
il fatto è che nessuno,proprio per il limitato orizzonte temporale che ha davanti al naso,ha un reale interesse a fermare questa deriva,io stesso che peraltro ho due figli ,difficilmente riesco a guardare davanti al mio naso,vivo una ansia più o meno conscia di non aver abbastanza tempo ma di fare non so bene cosa,proietto aspirazioni nel futuro senza però riuscire neppure a definirle.Stessa ansia di fare e costruire che ha preso senz'altro milioni di cinesi,inebriati dai nuovi balocchi della tecnologia e dal desiderio di possederli.Comunque noi occidentali non abbiamo titolo per parlare,da 50-100 anni a seconda dei paesi sfruttiamo il pianeta a livelli insostenibili,le 10 automobili che posseduto in vita mia lo testimoniano e chi sono io per dire di no a 10 cinesi che reclamano un'auto per ciascuno?Originariamente Scritto da Gdr
Onore a tutti i fratelli caduti nella lotta contro il potere e l'oppressione.
"nel fango affonda lo stivale dei maiali..."
300000 suicidi giovanili all'anno in cina per causa della loro competizione troppo cattiva,questo modo di competere molto esaltato e duro lo ho notato anche in Canada tra gli orientali.
Tutti questi suicidi forse non sono una percentuale esaltante, se rapportatiOriginariamente Scritto da alex74
alla immensa popolazione (1 miliardo di persone)... più che "competitivi" (la
Competizione patologica è più tipica delle NOSTRE societÃ*...) , mi sembrano
afflitti da una pesantissima morale della vita e del Lavoro, mutuata dal
Confucianesimo e peggiorata dal Comunismo e da quelli che sono Venuti prima
e dopo di esso... il Cinese tipico è sottomesso, lavora anche 14 ore al giorno,
sta sempre al suo posto, subisce, sgobba, è sfruttato, deve lavorare anche
a costo della Vita... (un po' tipo i Giapponesi; ma almeno questi ultimi hanno
mediamente un Buon Tenore di Vita...)...
Non sorprende che questo tipo di vita porti a desiderare la FINE della Medesima...
Inoltre, stanno importando, dopo la "Censura" Comunista, i PEGGIORI modelli
occidentali... i Giovani specie, ne verranno DEVASTATI... (Droghe, musica
scadente, ossessione per "Look" e "Mode", Consumismo Sfrenato...)
Cl.
"S'è la notizia fossi confermata sarò zio."
a proposito di suicidi ho letto tempo fa in un articolo del giornalista massimo fini che le percentuali di suicidi nella popolazione hanno seguito e seguono di pari passo l'industrializzazione di una nazione,oggi i suicidi nei paesi occidentali sono 10 o 20 volte superiori in percentuale a quelli che si verificavano negli stessi paesi in epoca preindustriale,prima del 1700.Forse è proprio l'ansia di competere e il sentirsi inadeguati rispetto alle proprie aspettative che fa sbarellare di brutto,sarebbe interessante sapere se la stessa cosa sta avvenendo in cina,temo che però da quel paese difficilmente possano giungere dati attendibili.
Onore a tutti i fratelli caduti nella lotta contro il potere e l'oppressione.
"nel fango affonda lo stivale dei maiali..."
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