Ferrovie al collasso
Le prime avvisaglie di una malattia ben più grave
Altro che TAV.
Pendolari che viaggiano su carrozze sporche, maleodoranti, porte e luci che non funzionano, mancanza d’informazione, guasti improvvisi che costringono numerosi usufruenti alla migrazione verso carrozze “migliori” o al sovraffollamento, vagoni inadatti ad eseguire le proprie mansioni treni di dieci carrozze nelle ore con meno traffico, mentre nelle ore di punta si riducono a sei o sette vagoni con incarrozzamento difficile, armamento da sostituire, riserve di carrozze insufficenti o accantonate che nei periodi di maggiore affluenza vengono messe in composizione in tutta fretta ai treni straordinari (con sorprese integrate nel biglietto) ed emettitrici con resto massimo di 4,95 ¤.
Insomma, tutti vogliono un miglioramento del servizio ferroviario perché stufi del traffico privato e Trenitalia lo sta peggiorando; girano delle voci allarmanti che prevedono un tracollo nel 2007 ma altre, più pessimistiche, lo prevedono giÃ* a partire dalla metÃ* di quest’anno.
I potenziali usufruenti saranno così costretti a viaggiare con mezzi propri, e se non ci sarÃ* una ri-statalizzazione o se si continuano a tagliare i fondi, il paese rischia un collasso infrastrutturale senza precedenti, con ripercussioni disastrose sul traffico stradale e quindi sull’intera economia, giÃ* in crisi per altri motivi.
Si pensa solo al TAV come grande opera, lasciando in decadenza linee principali e secondarie.
Le grandi opere, invece, sono l’integrazione dei trasporti pubblici, la trasformazione dei PL a sottopassaggi, l’abbattimento delle barriere architettoniche, il recupero degli edifici dismessi, molti dei quali pericolanti.
Un’altra grande opera è realizzare il quarto binario nelle stazioni o un terzo tra i due binari di corsa che permettano un’accelerazione delle manovre necessarie per le precedenze.
Non meno importante è riattivare gli scali merci delle stazioni secondarie, dove appositi vagoni caricano e scaricano TIR potenziando finalmente il tanto sbandierato trasporto merci su rotaia, e aumentando la sicurezza del trasporto stradale, oltre a creare nuove offerte di lavoro.
Ma le mie idee di grandi opere sembrano utopie.
I dirigenti delle FS, infatti, dovrebbero viaggiare nei treni dei pendolari stracarichi invece che con il macchinone o l’elicottero; sono sicuro che rifletterebbero un po’ sulle prioritÃ* della rete.
Le ultime finanziarie sono state disastrose e le ferrovie, che hanno dovuto tagliare il numero dei dipendenti, sono corse ai ripari a suon di SCC (Sistema di Comando e Controllo), viva la tecnologia, ma a quale prezzo?
Parecchi treni hanno avuto dei guasti in linea, e la disorganizzazione si fa sentire, visto che sarebbe bene tener pronta una squadra di pronto intervento nelle stazioni con un locomotore di scorta, ma attualmente i passeggeri si ritrovano ad attendere ore in attesa di aiuti (sempre che il personale viaggiante trovi un telefono che funzioni).
Altra “bella” invenzione è il VACMA o pedale a “uomo morto”, che ha dimezzato i macchinisti che sono costretti a lavorare anche per 10 ore di fila.
SarÃ* bene riparare i danni e i malfunzionamenti prima che sia troppo tardi.
Se le tariffe dei biglietti dei treni fossero ai livelli tedeschi(carissimi per 300km ti va fuori metÃ* stipendio),forse andrebbe meglio,ma a me va bene cosi,pagare soltanto 25 a/r euro da Bolzano a Bologna, con l'interregionale ci vogliono nemmeno 4 ore,addirittura l'autostrada costa ben di piú,se poi metti la benzina e l'usura.
Ciao
W la ferrovia italiana.
Ultima modifica di naiva; 13/01/2006 alle 09:10
I prezzi bassi delle ferrovie italiane li purghiamo con un'efficenza prossima allo zero...e ritardi di 2/3 ore sono all'ordine del giorno...
L'alba del 29 Dicembre 2005...
...questa meraviglia della natura, colori che sembrano dipinti da una mano divina...questa alba è un soffio che ti entra nell'anima e non può che farti respirare felicità.
Le ferrovie sono una risorsa fondamentale per il paese...
fino a 20-30 anni fa eravamo all'avanguardia nel campo, ma da allora siamo rimasti fermi!
E', vero, in altri paesi sono più care le ferrovie, ma ci sono anche tante agevolazioni per residenti/classi sociali/classi di etÃ*!
E soprattutto altri paese non devono spendere un capitale per riparare gli atti di vandalismo!
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vero che in nord Europa il treno è molto più caro,qui costa molto meno ma il servizio è più scadenteOriginariamente Scritto da naiva
Insomma, alessÃ*....mica costa così poco qui! Il rapporto qual/prezzo èOriginariamente Scritto da alex74
propprio scadente!!!! per il modestissimo e spesso ultra-ritardatario e
saltatore di corse trenino "fm" pago degli assurdi 51 euro al mese!!! (22
km di tratta, mi pare...)
CL.
"S'è la notizia fossi confermata sarò zio."
Sottoscrivo.Originariamente Scritto da claudioricci
Infatti, in Italia, paghi lo stesso prezzo di un servizio decente in Austria.
Solo che in Austria le ferrovie sono perfette o quasi.
Le ferrovie italiane sono le più scassate che esistano in tutto il mondo.
Solo ultimamente il materiale rotabile è stato rimodernato, ma parzialmente.
Si è speso, soprattutto, sull'Alta VelocitÃ* e sulle lunghe percorrenze: le nostre ferrovie hanno bisogno di triplicare il numero dei TAF (Treni ad Alta Frequentazione per i pendolari) invece che la flotta degli ETR 500.
Caso clamoroso (ma non per le nostre ferrovie) è che le locomotive (tipo E.404) degli ETR 500 "di prima serie" e "monotensione" (possono circolare solamente sotto i 3.000 V della rete ordinaria) stanno venendo sostituite con delle E.404 politensione, rifilando le vecchie macchine ai treni a lunga percorrenza.
Le locomotive sono in maggioranza dotate del famigerato "pedale a uomo morto", una tecnologia vecchia, e i macchinisti si rifiutano, giustamente, di guidare tali veicoli.
Malissimo anche le carrozze, che vede un 80% vetusto, specialmente quelle più scomode, tipo "Medie Distanze" e "piano ribassato", le ultime rimodernate solo al 20%.
Sulla questione ritardi manca il materiale e le infrastrutture sono inadeguate, come fare andare una Ferrari su una strada di montagna.
Una situazione insostenibile, per questo sosterrò il prossimo sciopero generale in programma per fine mese, onde arginare questa crisi dovuta ai conti dello Stato malmessi e ai tagli catastrofici dell'ultima finanziaria, con il rischio che il paese abbia una paralisi entro la metÃ* del 2006.
Adesso non esagerareOriginariamente Scritto da naiva
Costano sensibilmente di più, ma hanno 10000 carte di fidelizzazione e di sconto. I pendolari pagano praticamente come da noi con un servizio 100x meglio... e peraltro anche una rete stradale sensibilmente migliore
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Infatti in Italia, sulle nostre strade, se ne vedono di tutti i colori...Originariamente Scritto da NoSync
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D'accordo su tutto ma chiediamoci cosa devono essere e diventare le ferrovie (in genere). Fatto di recente il biglietto Roma Biella, rigorosa II classe 54 Euro (centesimo + o -) sola andata. 100 Euro, circa, A/R. A marzo ritornerò, per un week end, a Dublino. Aereo Roma Dublino, A/R 135 Euro. C'è proporzione tra i due (*)?Originariamente Scritto da Meteovers il malcontento
In America i treni sono nettamente minoritari, rispetto all'aereo e alla gomma. Non è detto, insomma, non è obbligatorio che il treno debba essere un mezzo largamente usato.
Un tempo si studiava, a geografia economica, che le mega distanze vanno coperte in aereo o nave, le medie in treno e le piccole in macchina. Così se io spedisco una merce dall'America a qui, con la nave (poniamo) si fa l'Atlantico e sbarca in un porto, da lì, via treno e cointainer arriva al nodo ferroviario più vicino e da lì arriva via gomma a casa mia. Per le merci questo discorso regge, mi chiedo se reggerÃ* per le persone. Perché ciò che mi sembra di vedere, nei paesi seri (lasciamo perdere il nostro) è che le ferrovie (anche metropolitane) servono a coprire i piccoli tragitti urbani, la macchina va per alcuni medi o per i piccoli extraurbani e l'aereo per praticamente tutti dal medio in su.
Dove voglio arrivare? Al fatto che noi abbiamo un trasporto ferroviario che mi sembra tarato sulle medie distanze (Nord Sud, Milano Reggio Calabria) e penoso sulle piccole (dalle metropolitane ai pendolari). Il che risponde abbastanza al modellino che ho citato (col treno fai le medie) ma non risponde affatto alle esigenze attuali. Insomma, ho il sospetto che la crisi delle FS sia strutturale, e non dipenda solo da episodi (che pure ci saranno) di caproneria, di stupidaggine o inefficienza personale.
(*) Ovviamente non c'è paragone tra Biella e Dublino.
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
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