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Discussione: Calcio e diritti TV

  1. #11
    Banned L'avatar di pio
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    migliana prato 605mt....abito a prato ma sono fiorentino di nascita!!
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    Predefinito Re: Calcio e diritti TV

    firenze e' superiore...........la passione che abbiamo noi la puo' avvicinare solo il napoli...................noi lo stadio pieno lo abbiamo anche in c2

  2. #12
    Uragano L'avatar di Gravin
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    Predefinito Re: Calcio e diritti TV

    Citazione Originariamente Scritto da pio
    firenze e' superiore...........la passione che abbiamo noi la puo' avvicinare solo il napoli...................noi lo stadio pieno lo abbiamo anche in c2

    ..mauro
























    ...german
















































    ....CAMORANESI!!!!!!!!!!!!!!!!!!



















    La casa è venuta giù!!!!!!!!!!!!!!!!!





    E vi risparmio le 4 pappine fresche fresche!!


    http://www.predazzo-meteo.it/index.php
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  3. #13
    TT-chaser L'avatar di Andrerus
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    Predefinito Re: Calcio e diritti TV

    Citazione Originariamente Scritto da Gravin
    ..mauro
























    ...german
















































    ....CAMORANESI!!!!!!!!!!!!!!!!!!



















    La casa è venuta giù!!!!!!!!!!!!!!!!!





    E vi risparmio le 4 pappine fresche fresche!!
    ma tu sei matto!!ma cosa centra una partita di calcio con 248 milioni di euro presi dalla juve da mediaset per i diritti tv..squadre come la fiorentina e simili li prendono in 20 anni sti soldi!!
    ti sembra giusta una cosa simile!!Bisognerebbe regole tali entrate e contratti!! i 3 cancri del calcio italiano sono GOBBA, MILAN E INTER...tutti mafiosi e pieni di soldi!!20 anni fa, verona, napoli etc. vincevano scudetti...ora ed in futuro non ci saranno mai contrasti di altre squadre perchè tra diritti tv, favoritismi arbitrali etc, vinceranno solo i 3 cancri!!
    un vero schifo!!
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  4. #14
    Uragano L'avatar di Gravin
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    Predefinito Re: Calcio e diritti TV

    Citazione Originariamente Scritto da Andrerus
    [B!!ma cosa centra una partita di calcio con 248 milioni di euro presi dalla juve da mediaset per i diritti tv..squadre come la fiorentina e simili li prendono in 20 anni sti soldi!!
    ti sembra giusta una cosa simile!!Bisognerebbe regole tali entrate e contratti!! i 3 cancri del calcio italiano sono GOBBA, MILAN E INTER...tutti mafiosi e pieni di soldi!!20 anni fa, verona, napoli etc. vincevano scudetti...ora ed in futuro non ci saranno mai contrasti di altre squadre perchè tra diritti tv, favoritismi arbitrali etc, vinceranno solo i 3 cancri!!
    un vero schifo!!


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  5. #15
    Vento fresco L'avatar di Jadan
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    Predefinito Re: Calcio e diritti TV

    Citazione Originariamente Scritto da leon

    Ovviamente io la penso come il buon Della Valle.

    Sono Juventinissimo, ma un campionato a due è una palla. Del resto così sta avvendendo in tutta Europa: in ogni nazione emergono tre/quattro squadre che ogni anno partono per la vittoria. A queste, a volte, si aggiunge una sorpresa: un Chievo, per esempio, che fa qualche buon campionato e poi sparisce. E' così, ed è stata la Champions a fare questo. Per cui non pigliamocela sempre con InterMilanJuve, come se solo da noi succedesse questo: è una legge, la legge dell'accumulazione che fa sì che i più ricchi diventano più ricchi (di tifosi, di giocatori, di trofei e di soldi) e i più poveri diventano più poveri.

    Della Valle può aver ragione su qualcosa: discutiamone pacatamente. Ma non dimentichiamo che la Juve e il Milan, da svariati anni, non militano nel campionato di Treviso e Empoli, ma in quello di Real e Chelsea e saranno costrette, ogni anno, a trovare fondi e risorse per competere con Real e Chelsea. Quindi quello dei diritti TV è solo un piccolissimo tassello. La realtÃ* vera è che la disparitÃ* fra queste squadre esiste, esisterÃ* e si allargherÃ*.

    Per finire, mi è parso molto pacato e condivisibile l'articolo di ieri di Tosatti. Ve lo ripropongo integralmente:

    I diritti del pallone, tra realtÃ* e illusione


    Si discute su come ripartire le risorse della serie A ma solo con una
    strategia aziendale si possono eliminare caos e demagogia


    È mortificante notare con quanta ignoranza, demagogia e
    superficialitÃ* si tratti il problema dei diritti tv nel calcio. Sui
    quali sarÃ* opportuno ricordare alcuni punti fermi.

    1 La teletrasmissione in diretta di una partita è, di fatto,
    l'estensione dello stadio reale. Invece di vendere abbonamenti e
    biglietti ai tifosi presenti nell'impianto, li cedi a chi non potendo
    recarvisi (per lontananza e altri motivi) la guarda sullo schermo.

    2 Nessuno in nessun Paese ha mai chiesto che i proventi degli incassi
    allo stadio venissero divisi equamente fra tutte le partecipanti al
    campionato. Perché la loro proprietÃ* è di chi organizza l'evento.
    Perché chi ha circa 170 mila spettatori in un anno (come Brescia e
    Siena nel 2004-05) non può pretendere di fare a metÃ* con Milan
    (1.216.000), Inter (1.083.000) e Roma (850 mila). Proprio il seguito
    del pubblico ha consentito ad alcuni club (Napoli in testa) di
    competere con rivali finanziariamente più ricchi.

    3 Ciò nonostante in Italia il 18 per cento degli incassi viene dato
    alla squadra con meno clienti. In tutti gli altri Paesi chi organizza
    si tiene tutto.

    4 Per logica assonanza lo stadio televisivo si basa sugli stessi
    principi e premia chi ha più utenti. Anche qui viene riconosciuto il
    18 per cento agli ospiti. Percentuale che sarÃ* aumentata - c'è giÃ*
    un abbozzo di accordo - al 19 e poi al 20 per cento. Legittimo
    discutere una ripartizione ancora più favorevole per i club
    medio-piccoli. Ma senza dimenticare che essi nel 1999 depauperarono la
    serie A, destinando ben 200 miliardi (lire) alla B. Decisione presa da
    chi preferiva - pur partecipando alla A - garantirsi un paracadute
    economico in caso di retrocessione. Comprensibile con 4 bocciate
    all'anno su 18. Ora sono solo 3 su 20. Ma fu quella scelta a
    dissestare il sistema, togliendo risorse alla A e ingigantendo i costi
    della B. Il modello Premier League non prevede nessun finanziamento
    alla B. Anche negli altri Paesi europei essa riceve aiuti molto
    ridotti. Non è giusto, quindi, sostenere che nel nostro calcio manchi
    una forte mutualitÃ* interna. Anche per i diritti tv, quale che sia il
    modo di venderli, all'estero non si riconosce una percentuale agli
    ospiti.

    5 Sono favorevole alla cessione collettiva dei diritti tv specie per
    due motivi: stabilire una comune strategia di vendita e uniformare le
    scadenze contrattuali. Ma è semplicistico dire: abroghiamo la legge
    D'Alema per cancellare la soggettivitÃ* dei diritti. Essa fu il
    prodotto di tre situazioni. L'Antitrust proibì la vendita
    collettiva, minacciando Carraro (allora presidente della Lega) di
    rinviarlo a giudizio se proseguiva su quella strada. Fu concessa una
    deroga solo per i diritti in chiaro, previo accordo unanime di tutti i
    club. Diverse sentenze europee stabilirono che i diritti relativi a uno
    spettacolo sono di chi l'organizza. Si cercò di equilibrare il
    mercato, ponendo dei limiti (il 60 per cento) al possesso dei diritti
    tv. Ciò non impedì il monopolio di Sky e l'attuale caos. Solo in
    Italia e Grecia la materia è regolamentata da una legge, in entrambi i
    Paesi si vuole abolirla. Giusto. Ma sarebbe assurdo sostituirla con una
    legge che imponga la vendita collettiva dei diritti. Perché la
    Costituzione garantisce la proprietÃ*. Come imporre una cessione
    forzata a s.p.a. con fine di lucro e persino quotate in Borsa? Si
    codificherebbe una sorta di esproprio. Come annullare contratti
    sottoscritti nel rispetto della legge esistente? Un simile intervento
    non resisterebbe alla prova dei tribunali. Solo una scelta condivisa da
    tutti i club e un accordo rispettoso del diritto può risolvere il
    problema. Né una legge più sbagliata di quella attuale, né la conta
    dei voti.

    6 Conviene sgombrare il campo da tesi non suffragate dalla realtÃ*.
    «Il sistema con cui vengono ceduti i diritti tv non incide sulla
    competitivitÃ*». In Francia vendita collettiva: il Lione ha giÃ* in
    tasca il quinto scudetto consecutivo. Idem in Germania: il Bayern ne ha
    conquistati sei negli ultimi dieci anni e ha ipotecato il settimo. Chi
    cita la Premier League, come perfetto esempio di equitÃ*, dovrebbe
    almeno leggerne l'Albo d'oro. Da quando esiste, il Manchester ha
    vinto 8 campionati, l'Arsenal 3, il Blackburn uno. Poi Paperone
    Abramovich ha ucciso il torneo. In Italia vendita soggettiva, tranne la
    tv in chiaro: nell'ultimo decennio 5 titoli alla Juve (avviata verso
    il sesto), 3 al Milan, uno a Roma e Lazio. Ci sarebbe più
    competitivitÃ* senza l'anomalia Inter: mai vinto, pur incassando
    quanto le altre due grandi. Il problema non è solo di risorse, ma di
    come le si gestisce. Ciò riguarda anche il Real Madrid: solo 3
    scudetti in Spagna (vendita soggettiva con qualche variazione)
    nonostante un investimento economico senza pari nel mondo. Va verso il
    quarto il Barcellona, due sono andati al Valencia, uno a Deportivo e
    Atletico. Come si vede, una discreta alternanza. Cessione individuale
    in Portogallo e dominio (6) del Porto. Vendita collettiva in Olanda (ma
    alcuni club hanno una fetta più grossa): Psv 5, Ajax 4, Feyenoord 1.
    In Grecia l'Olympiacos ha vinto 8 titoli, nella Repubblica Ceca lo
    Sparta Praga 7.

    7 Ciò dimostra che non è il sistema di vendita e neppure la
    ridistribuzione delle risorse nei vari campionati a ridurre la
    competitivitÃ*. Intendiamoci: ovunque ha sempre vinto lo scudetto un
    piccolo gruppo di club. Ma lo squilibrio si è accentuato. «Colpa
    dell'Uefa e della Champions». Fin quando c'erano la Coppa
    Campioni, la Coppa Uefa e la Coppa delle Coppe (tutte a eliminazione
    diretta) il calcio europeo è cresciuto in modo equilibrato: moltissimi
    club avevano la possibilitÃ* di mettersi in luce, di avere spazi
    televisivi liberi, introiti dovuti ai risultati e abbastanza equamente
    divisi. Poi l'Uefa, per tener buoni i grandi club in rivolta, ha
    abolito la Coppa delle Coppe, svilito la Coppa Uefa confinata al
    giovedì, requisito martedì e mercoledì per una Champions a gironi,
    creando un'élite europea che ha letteralmente ricoperto d'oro,
    consentendole di prendere un vantaggio incolmabile (economico e
    agonistico) sulle rivali interne. Una ventina di club hanno un posto
    quasi fisso nella Champions, sono quelli che dominano i rispettivi
    campionati, grazie ai soldi dell'Uefa, la quale vende i diritti
    collettivamente: i partecipanti son ben felici di consentirglielo,
    visto i ritorni. Ma la maggioranza dei club, quelli fuori dal giro, ne
    hanno ricevuto un danno enorme. Ci rifletta chi ritiene la vendita
    collettiva una sorta di panacea. La Champions sta togliendo
    competitivitÃ* ai campionati: basta leggerne le classifiche. Eppure in
    Germania le grandi vogliono ridiscutere la ripartizione interna in
    senso più meritocratico per poter meglio competere a livello europeo.

    8 Si discute, giustamente, di come ripartire le risorse in serie A.
    Nessuno affronta il problema più importante: il confine fra i diritti
    soggettivi e quelli collettivi. Mi spiego. La Lega vende
    collettivamente i diritti in chiaro su A, B e Coppa Italia. Soldi che
    vanno a pagare (con giochi, sponsor e altre voci) l'enorme mutualitÃ*
    concessa alla B. Ma, se il vecchio «Novantesimo Minuto» e l'attuale
    «Serie A» appartengono a tutti, perché similari trasmissioni fatte
    sul satellitare o sul digitale vengono realizzate acquistando diritti
    soggettivi? La trasmissione della partita appartiene al club, i
    programmi sul campionato (dagli highlight alle interviste, da tutte le
    gare vendute insieme agli approfondimenti) appartengono a chi organizza
    il campionato, cioè alla Lega, cioè alla comunitÃ*. In Inghilterra
    questa divisione è chiara, da noi no. Non esiste proprio. Ecco perché
    ci vuole un dirigente esterno che difenda gli interessi di tutti. GiÃ*
    ponendo dei limiti fra ciò che è cedibile dal club e ciò che va
    ceduto insieme, si riequilibrerebbero le risorse. Non basta: ci vuole
    (e manca) una strategia di vendita. Perché il diritto di proprietÃ*
    non significa diritto di cessione. Il digitale terrestre svuota gli
    stadi, abbassa il valore del prodotto, gli nuoce? Non lo si vende. O si
    fa una sperimentazione a tempo. Idem per i telefonini, per Internet
    ecc. Ma chi ha mai pensato in modo strategico? Si litiga
    Maurizio
    Rome, Italy
    41:53:22N, 12:29:53E

  6. #16
    Tempesta L'avatar di Gianluigi
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    Predefinito Re: Calcio e diritti TV

    Magari fosse a due...Qui a quanto pare quest'anno è un campionato a uno!

    Gianluigi D'Onofrio

    Il tempo in Valle d'itria qui

    http://www.meteovalleditria.it/

  7. #17
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    Predefinito Re: Calcio e diritti TV

    Citazione Originariamente Scritto da Andrerus
    ma tu sei matto!!ma cosa centra una partita di calcio con 248 milioni di euro presi dalla juve da mediaset per i diritti tv..squadre come la fiorentina e simili li prendono in 20 anni sti soldi!!
    ti sembra giusta una cosa simile!!Bisognerebbe regole tali entrate e contratti!! i 3 cancri del calcio italiano sono GOBBA, MILAN E INTER...tutti mafiosi e pieni di soldi!!20 anni fa, verona, napoli etc. vincevano scudetti...ora ed in futuro non ci saranno mai contrasti di altre squadre perchè tra diritti tv, favoritismi arbitrali etc, vinceranno solo i 3 cancri!!
    un vero schifo!!

    tipo il rigore+espulsione di ieri non dati al Parma?

    Residenza: Altavilla Vicentina (VI)
    Lavoro: Brendola - casello di Montecchio Maggiore (VI)
    http://meteoaltavillavicentina.altervista.org/

  8. #18
    Banned L'avatar di pio
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    Predefinito Re: Calcio e diritti TV

    il calcio e' uno dei tanti specchi della societa' che cambia................ma la gente non e' stupida avete visto come sono vuoti gli stadi?ci vuole un radicale cambiamento senno' tutto finira'...la equa distribuzione delle risorse deve essere solo un punto di partenza.............

  9. #19
    Tempesta L'avatar di StefanoBs
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    Predefinito Re: Calcio e diritti TV

    Citazione Originariamente Scritto da pio
    il calcio e' uno dei tanti specchi della societa' che cambia................ma la gente non e' stupida avete visto come sono vuoti gli stadi?ci vuole un radicale cambiamento senno' tutto finira'...la equa distribuzione delle risorse deve essere solo un punto di partenza.............
    E' vuoto anche per il decreto Pisanu.
    In attesa che negli anni futuri le famiglie ripopolino gli stadi come un tempo ... i biglietti nominali sono negativi a breve termine, ma nel lungo termine possono essere redditizi ...
    L'alba del 29 Dicembre 2005...
    ...questa meraviglia della natura, colori che sembrano dipinti da una mano divina...questa alba è un soffio che ti entra nell'anima e non può che farti respirare felicità.

  10. #20
    Vento teso L'avatar di solojuve
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    Predefinito Re: Calcio e diritti TV

    purtroppo i signori mediaset e sky stanno uccidendo il calcio...distribuendo palate di soldi ai soliti noti...chiaro che queste emittenti guardano più che altro il bacino d'utenza delle squadre...a loro che i tifosi vadano a non vadano allo stadio non può fregar di meno....poi la storia dei biglietti nominali...altra grana...sembra tutto facile...si..provatelo su di voi! provate per una volta di questi tempi ad andare allo stadio...code chilometriche ai cancelli e alle biglietterie(anche a torino)...nessun rispetto per i tifosi...esempio..mercoledi ero al mio mitico delle alpi insieme ad altri 8350 fratelli gobbi...avevo giÃ* il biglietto in scirea...vado al cancello...sembra veloce..entro...slato la perquisizione..poi ad un punto arriva uno...mi mostra un cartellinoe mi dice:questura! favorisca biglietto e carta d'identitÃ*...prende tutto e ci mette 15 e dico 15 minuti per verificare il tutto al computer...mi ha schedato...poi alla fine mi fa...vabbè va...puoi andare...mi ha liquidato come un delinquente...dopo la gente si chiede perchè c'è sempre meno gente allo stadio...con sto schifo a chi viene più voglia di andare???

    ps:per non ricordare i mitici 50 euro per Juventus-Inter(vergogna)...fortuna che sono abbonato...


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